Conciliazioni Paritetiche per risolvere una controversia per bollette ma anche per Vodafone, Wind e Telecom

di Umberto Buzzoni

La conciliazione paritetica è una modalità di risoluzione di una controversia nella quale l’utente è rappresentato da un’Associazione di Consumatori. Grazie a specifici accordi, riconosciuti dalle Authority, sottoscritti tra le Associazioni di Consumatori e le principali Aziende fornitrici di servizi, si può arrivare ad un accordo veloce e vantaggioso per il consumatore.

La conciliazione paritetica si può attivare non solo per controversie con gestori dei servizi idrico, elettrico e gas ma anche per i settori Trasporti (Alitalia, Autostrade, Trenitalia), Credito (Unicredit, Banco Posta, Intesa San Paolo), Turismo, Assicurazioni, Poste e Telecomunicazioni (Vodafone, Wind, Telecom).

Per poter attivare questa procedura bisogna in primo luogo sottoscrivere un Protocollo di conciliazione paritetica con un’Associazione di Consumatori (Adiconsum, Unione Nazionale Consumatori, Codacons, Altroconsumo, etc). Si può presentare la domanda di conciliazione paritetica solo dopo aver presentato reclamo scritto all’esercente ed aver ricevuto una risposta scritta ritenuta insoddisfacente o non aver ricevuto risposta nei termini stabiliti dall’Autorità (il venditore ha 40 giorni solari per rispondere al reclamo).

Solitamente la procedura non comporta oneri di attivazione ma può essere richiesta l’adesione all’Associazione Se il cliente accetta la proposta definita dalla commissione di conciliazione, il verbale che viene sottoscritto ha valore di transazione ai sensi del codice civile, ossia è a tutti gli effetti un contratto fra le parti.

Come chiedere il rimborso, per abbonamenti a servizi non richiesti, a Tim, Vodafone, Wind e 3

di Umberto Buzzoni

L’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha multato Telecom, Wind, Vodafone e H3G per 5,1 milioni di euro grazie alle tante segnalazioni pervenute all’Antitrust nel 2014 da parte delle Associazioni dei consumatori e in generale dagli utenti di telefonia mobile per l’attivazione non richiesta con annesso addebito di servizi a sovrapprezzo.

Quando si contattava l’assistenza comunicando che nel conto telefonico vi erano degli addebiti per servizi definiti premium come giochi, video ed oroscopi l’operatore rispondeva che probabilmente a seguito di un click su un banner o popup navigando in rete si aveva attivato quel determinato servizio a pagamento e che si poteva bloccare ma ormai i soldi addebbitati non erano recuperabili.

L’AGCM ha deciso di multare i quattro operatori di telefonia perché esiste un blocco per impedire la ricezione dei servizi a pagamento ma non è attivo e non viene data informazione in merito infatti quando si sottoscrive un contratto di telefonia mobile viene automaticamente abilitata la sim alla ricezione dei servizi a sovrapprezzo. Ulteriori elementi che hanno portato a questa sanzione sono l’attivazione automatica in assenza di autorizzazione dell’utente e il fatto che “non esiste alcun controllo sulla attendibilità delle richieste di attivazione provenienti da soggetti quali i fornitori di servizi estranei al rapporto negoziale fra utente e operatore”.

Per Wind e Vodafone è stata definita una sanzione di 800.000 euro ciascuno “per aver adottato pratiche commerciali scorrette nell’ambito della commercializzazione dei servizi premium utilizzati via Internet da terminale mobile” mentre per TIM e H3G la sanzione ammonta a 1.750.000 euro ciascuno perché è stato rilevata la “diffusione di messaggi che omettono informazioni rilevanti o che determinano l’accesso e l’attivazione del servizio a sovrapprezzo senza un’espressa manifestazione di volontà da parte dell’utente”. L’AGCM, oltre alle sanzioni, ha inoltre vietato la diffusione o continuazione ed ha stabilto che gli operatori debbono comunicare entro 60 giorni le iniziative assunte per ottemperare alla diffida.

Dopo questa sanzione le associazioni di consumatori stanno preparando delle class action per gli utenti.

Codacons
Per la preadesione alla class action: Modulo

Unione Nazionale Consumatori
Inviare e-mail a consulenza@consumatori.it

Adiconsum
Possibile segnalare sulla pagina Facebook “Come ci succhiano i soldi dal telefonino

Consumi Natale 2014 ridotti del 5% rispetto al 2013 e del 45,5% rispetto al 2007

di Umberto Buzzoni

Il Codacons ha diffuso i dati ufficiali e per il Natale 2014 è stata registrata una riduzione generalizzata dei consumi del 5% rispetto al 2013. La spesa effettuata per regali, viaggi, ristorazione, addobbi e acquisti alimentari in totale ammonta a 9,8 miliardi di euro che rappresenta una contrazione del 5% rispetto all’anno scorso ma se rapportata con la spesa per i consumi natalizi pre-crisi dell’anno 2007 si tratta di un vero e proprio crollo.

Nel 2007 infatti i maggiori consumi per “l’effetto Natale” ovvero le spese natalizie effettuate nel mese di dicembre nei negozi, centri commerciali e grande distribuzione sono stati pari a 18 miliardi di euro che raffrontato alla spesa del 2014 pari a 9,8 miliardi di euro corrisponde in 7 anni ad una riduzione vertiginosa delle spese natalizie di 8,2 miliardi di euro ed in termini percentuali del 45,5%.

Gli italiani in risposta alla crisi hanno ridotto le spese tipiche delle festività natalizie ed in parte responsabile di questa riduzione dei consumi anche la concentrazione delle scadenze fiscali nel mese di dicembre tra Tasi, Tari, Imu, etc. Analizzando i diversi settori non tutti hanno risentito della riduzione come per esempio i settori alimentari, hi-tech e giocattoli che si sono mantenuti stabili rispetto al 2013 mentre si è registrato un calo degli acquisti del 10% per calzature, arredamento, abbigliamento, addobbi e viaggi.

Come tagliare le bollette di luce, acqua e gas fino al 35%

di Umberto Buzzoni

Ridurre gli sprechi e di conseguenza gli importi delle bollette è lo scopo del Progetto Europeo ENCERTICUS (Energy Certification, Information And Communication Technologies For User Satisfaction), co-finanziato con i fondi FESR della Commissione Europea nel quadro del Programma MED e coordinato dal centro di ricerca spagnolo CIMNE.

Il Progetto della durata di ventotto mesi prevede lo sviluppo e ottimizzazione di servizi di monitoraggio all’interno di abitazioni di edilizia sociale in tre siti pilota in Francia, Spagna e in Italia a Prato. Grazie ad un uso consapevole degli elettrodomestici si può arrivare a risparmiare oltre il 35% sui costi mensili per bollette di luce, acqua e gas.

Per il progetto pilota italiano sono stati presi in esame due edifici con un totale di quindici appartamenti in cui le apparecchiature montate potranno leggere in tempo reale i consumi permettendo così di poter calibrare l’uso degli elettrodomestici.

I primi sei mesi monitorati negli appartamenti di Galciana hanno riportato ottimi risultati con una media di risparmio di circa il 10% sulle bollette fino a punte massime del 35%. Per avere maggiori informazioni ci si può rivolgere al Consorzio Nazionale Casa Qualità che coordina il progetto con il supporto del Consorzio Edilcoop e di Estra Clima o visitare il sito www.med-encerticus.eu.

Il Gadget per i Celiaci che rileva il Glutine presente nelle pietanze

di Umberto Buzzoni

Il Gluten Detector chiamato Canary dovrebbe arrivare sul mercato statunitense all’inizio del 2015. Questa nuova tecnologia, lanciata dalla 6Sensorlabs, permette di rilevare, in pochi secondi, la presenza di glutine nei cibi. Canary è stato progettato e realizzato partendo dall’idea di Shireen Taleghani Yates, una giovane affetta da celiachia che ha fondato la start up nel campus universitario del Mit.

Secondo le stime dell’Associazione Italiana Celiachia questa malattia autoimmune è in forte crescita e ad oggi una persona su cento l’ha contratta. Le conseguenze dell’ingestione sono immediati problemi gastrointestinali ma soprattutto nel tempo l’osteoporosi, la difficoltà di coagulazione e l’anemia.

Si tratta di un gadget che potrebbe cambiare la vita dei celiaci che potrebbero così effettuare un’analisi in tempo reale del cibo che vorrebbero mangiare e poter finalmente vivere con serenità anche una cena fuori. Il dispositivo è stato progettato per essere di piccole dimensioni ed essere in grado di comunicare con lo smartphone.

Il sito Web www.6sensorlabs.com

 

Bollette dell’Acqua in aumento del 3,9% nel 2014 e del 4,8% nel 2015

di Umberto Buzzoni

L’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ha approvato le nuove tariffe per l’acqua con un metodo per la prima volta omogeneo per tutta Italia. Si riportano un aggiornamento medio rispetto all’anno precedente con un aumento del 3,9% nel 2014 e del 4,8% nel 2015 per circa 34 milioni di italiani e dall’altra parte pero’ quasi 6 milioni di consumatori godranno di una riduzione del 10% della bolletta.

L’incremento pari quasi al 10% in due anni di media rappresenterà per famiglia una spesa in più di 130 euro all’anno mentre i 6 milioni di utenti di 1.250 gestioni che usufruiranno della riduzione del 10% nelle tariffe sono in realtà coloro che non hanno inviato i dati richiesti ai fini tariffari.

Il Presidente dell’AEEGSI, Guido Bortoni, ha spiegato che l’aumento è legato alla ripresa degli investimenti ”che erano fermi da decenni” da parte delle aziende che erogano i servizi idrici per un valore di 4,5 miliardi pari a quello degli impianti che sono stati realizzati fino ad oggi. Il piano di investimenti previsto in 4 anni è volto alla realizzazione di nuove infrastrutture come acquedotti, fognature e impianti di depurazione, e al miglioramento dei servizi e la tutela ambientale.

Il 50% del Reddito finisce in Tasse secondo uno studio di Federconsumatori e Adusbef

di Umberto Buzzoni

La spesa annuale per le principali forme di tassazione come IVA, Irpef, accise, bolli, tassazione sulla casa, ticket e tasse occulte, raggiungono un ammontare totale di 17.020 euro che per una famiglia media con un reddito di 34.000 euro annui rappresentano quindi il 50,05% del reddito familiare.

 

 

Riportiamo i calcoli di Federconsumatori e Adusbef:

  • oltre 8.300 euro di Irpef, 588 euro di Irpef regionale e 300 euro di Irpef comunale
  • 3.800 euro di IVA
  • 866 euro di accise dei carburanti
  • 415 euro di accise tabacchi
  • mediamente 284 euro di TARI
  • mediamente 260 euro di ticket sanitari
  • 230 euro di TASI
  • 220 euro di bollo auto

Tra i dati rilevanti che emergono da questo studio inoltre si parla di un 90% della tredicesima che dovrà essere spesa per tasse, bollette, mutui e bolli e di un calo delle spese di Natale del 6,7%.