Bollette a 28 giorni: attivo il servizio per ottenere il rimborso.

Buone notizie per i clienti delle compagnie telefoniche Tim, Wind, Tre, Vodafone e Fastweb che hanno ricevuto bollette con fatturazione a 28 giorni. La recente sentenza del Consiglio di Stato ha infatti stabilito in via definitiva la legittimità delle richieste di rimborso da parte degli utenti. Adiconsum precisa che i clienti la cui fatturazione a 28 giorni effettuata a partire dal 23 giugno 2017 fino al ripristino di quella mensile per contratti di linea fissa o mobile dovrebbero ricevere in automatico il rimborso degli importi non dovuti.

Le aziende di telefonia tuttavia hanno proposto ai propri clienti offerte di prodotti e servizi gratuiti, attraverso facili adesioni, riservando, invece, procedure più complesse per recuperare sulle bollette successive quanto ingiustamente pagato. Per questo motivo Adiconsum ha attivato un servizio gratuito online: collegandosi al sito si può scaricare il modulo da compilare per richiedere il rimborso.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Sicurezza bambini: la nuova app per non dimenticarli in auto!

Recenti fatti di cronaca hanno dimostrato che a volte, per distrazione o altri motivi, i figli vengano dimenticati chiusi in auto sotto il sole. Gli epiloghi di questi fatti sono quasi sempre tragici pertanto si è pensato a sistemi che salvaguardino la sicurezza dei bambini. La legge che obbliga l’uso in auto di seggiolini “smart” dotati di un sistema d’allarme è al momento arenata pertanto l’alternativa è Waze, un app di proprietà Google. Si tratta del sistema “Promemoria bimbo in auto” una funzione d’avanguardia che indica la presenza di bambini, o animali, a bordo. Waze è un’app totalmente gratuita e funziona con tutti gli smartphone: può essere scaricata dall’App Store per iPhone che da Play Store per Android.

L’app è molto semplice ed intuitiva: appena giunti a destinazione Waze ci ricorda che i sedili posteriori del veicolo sono occupati da bambini con delle emissioni sonore. Dopo aver scaricato l’app dallo store, effettuate il login e cliccate sull’icona a forma di lente d’ingrandimento. Nella finestra che si apre cliccate sull’icona a forma di ingranaggio e, tra le voci visualizzate, scegliete Impostazioni. Cliccate su Promemoria ed infine su Promemoria bimbo in auto. Tra le varie opzioni disponibili compare anche quella di registrare un vocale personalizzato. Una volta attivato il promemoria i vostri bimbi saranno al sicuro ed il pericolo di lasciarli chiusi in auto sarà un lontano ricordo.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Novità sui rimborsi delle compagnie telefoniche.

Il ricorso effettuato dalle compagnie telefoniche in merito alle bollette conteggiate a 28 giorni non ha avuto esito positivo. Il Consiglio di Stato ha bocciato la pratica pertanto Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb dovranno preparare un piano di storno entro il 4 luglio data in cui il Consiglio di Stato emetterà la sentenza. Si tratta dell’ennesima sconfitta per gli operatori del settore che saranno costretti a rimborsare i propri clienti. A tal proposito sarà data ai clienti la possibilità di scegliere le modalità di rimborso: in contanti oppure ricevendo in maniera gratuita dei servizi proposti dalle stesse compagnie.

Le bollette a 28 giorni apparvero per la prima volta nel giugno del 2017 e scoppiò subito la polemica. La rimodulazione delle tariffe comportava il pagamento di una bolletta in più all’anno e sollevò immediatamente le proteste delle associazioni di consumatori, dell’Agcom e del governo che emanò una legge per vietare la fatturazione a 28 giorni. Il 4 luglio verrà decisa la data entro la quale gli operatori telefonici dovranno rimborsare i clienti: le modalità verranno comunicate a tempo debito. Seguiranno aggiornamenti.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Problemi con la compagnia telefonica? Ricorri al Corecom.

Se si hanno problemi con una compagnia telefonica si può ricorrere al Corecom (comitato regionale per le comunicazioni) un organo previsto dalla legge Maccanico istitutiva dell’Agcom,  con funzioni di organo di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale. Oggi nello specifico vediamo l’analisi degli indennizzi:

1)Indennizzo per omessa o ritardata attivazione del servizio In caso di ritardo nell’attivazione del servizio rispetto al termine massimo previsto dal contratto, ovvero di ritardo nel trasloco dell’utenza, gli operatori sono tenuti a corrispondere un indennizzo pari ad euro 7,50 per ogni giorno di ritardo.   

2)Indennizzo per sospensione o cessazione del servizio . Nel caso di sospensione o cessazione amministrativa di uno o più servizi avvenuta senza che ve ne fossero i presupposti, ovvero in assenza del previsto preavviso, gli operatori sono tenuti a corrispondere un indennizzo, per ciascun servizio non supplementare, pari ad euro 10,00 per ogni giorno di sospensione, e comunque non inferiore ad euro 100,00.

3) Indennizzo per malfunzionamento del servizio . In caso di completa interruzione del servizio per motivi tecnici sarà dovuto un indennizzo, per ciascun servizio non supplementare, non inferiore ad euro 5,00 per ogni giorno di interruzione.

4) Indennizzo per omessa o ritardata portabilità del numero. Comma 1. Nelle ipotesi di procedure di portabilità del numero non concluse nei termini stabiliti dalla disciplina di settore, l’operatore responsabile del ritardo sarà tenuto a corrispondere all’utente interessato un indennizzo pari ad euro 5,00 per ogni giorno di ritardo, ferma restando l’applicazione degli articoli 5 e 6 in caso di sospensione o cessazione del servizio.

5) Indennizzo per attivazione o disattivazione non richiesta della prestazione di carrier selection o carrier pre-selection. Comma 1. In caso di attivazione o disattivazione non richiesta della prestazione di carrier selection o carrier pre-selection, l’operatore responsabile sarà tenuto a corrispondere all’utente interessato un indennizzo pari ad euro 2,50 per ogni giorno di attivazione o disattivazione, fermo restando il diritto allo storno dei corrispettivi addebitati per il traffico generato con l’operatore responsabile ed il rimborso

6) Indennizzo per attivazione di servizi non richiesti. Comma 1. Nel caso di attivazione di servizi accessori o di profili tariffari non richiesti, fatto salvo il diritto degli utenti ad ottenere lo storno o il ricalcolo degli addebiti fatturati, gli operatori sono tenuti a corrispondere un indennizzo pari ad euro 1,00 per ogni giorno di attivazione, e comunque non inferiore ad euro 50,00.

7) Indennizzo in caso di perdita della numerazione.  Comma 1. Nel caso in cui l’utente perda la titolarità del numero telefonico precedentemente assegnato per fatto imputabile all’operatore avrà diritto ad un indennizzo, fatto salvo il riconoscimento del maggior danno, pari ad euro 100,00 per ogni anno di precedente utilizzo.

8) Indennizzo per mancata o errata indicazione negli elenchi telefonici pubblici.Comma 1. L’omesso o errato inserimento dell’utente negli elenchi di cui all’articolo 55 del Codice comporta il diritto ad un indennizzo, fatto salvo il riconoscimento del maggior danno, pari ad euro 200,00 per ogni anno di disservizio.

9) Indennizzo per mancata o ritardata risposta ai reclami.Comma 1. Qualora l’operatore non fornisca adeguata risposta al reclamo, anche ai sensi dell’articolo 3, comma 5, entro i termini stabiliti dalla carta dei servizi o dalle delibere dell’Autorità sarà tenuto a corrispondere al cliente un indennizzo pari ad euro 2,00 per ogni giorno di ritardo, e comunque non inferiore ad euro 20,00 e non superiore ad euro 400,00.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Telefonia mobile: stop ad aumenti.

La decisione di porre un freno al rialzo delle tariffe del settore telefonia mobile viene presa dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea per salvaguardare i diritti dei consumatori. Il blocco del prezzo viene inoltre affiancato da specifiche riforme che stabiliscono in primis il costo fisso delle chiamate e dei messaggi destinati ai paesi europei. Nel dettaglio è stato stabilito che il costo di tali chiamate sarà pari a 19 centesimi al minuto mentre, quello dei messaggi sarà pari a 6 centesimi.

Tali riforme faranno seguito all’abolizione del roaming per chi viaggia all’interno dell’Unione, entrata in vigore nel 2017. Al momento il costo per minuto delle chiamate nell’Unione Europea varia da operatore ad operatore, con costi che variano dai 5 agli 80 centesimi al minuto, scatto alla risposta escluso. La nuova normativa stabilisce un blocco del prezzo pertanto dalla sua in vigore gli utenti che effettueranno chiamate, o manderanno sms, all’interno dell’UE dovranno pagare la nuova tariffa. Le altre riforme prevedono l’aumento dei servizi radio 5G entro la fine del 2020 e promuovono campagne di sensibilizzazione per nuove compagnie che si inseriranno per la prima volta nel settore.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Bollette a 28 giorni: rimborsare gli utenti con un bonus!

In merito alla questione della tariffazione dei cellulari a cadenza non mensile ma di 28 giorni l’Agicom,
associazione da sempre in prima linea per la difesa dei diritti dei consumatori, ha proposto agli utenti di
ottenere il rimborso. In che modo? Usufruendo di un bonus di giorni gratuiti che consentirà il recupero dei
soldi spesi nelle precedenti bollette. La soluzione è stata proposta per risolvere definitivamente la lunga
diatriba con gli operatori di telefonia mobile.

Lo sconto sul canone mensile dovrebbe avvenire, secondo le fonti, da aprile per Tim, Vodafone, Wind e
Fastweb. La proposta dell’Agcom è stata resa nota con quattro delibere di diffida, una per ogni società
telefonica, nonostante a febbraio il Tar del Lazio avesse sospeso i rimborsi sino all’udienza del 14
novembre prossimo. I consumatori però non possono attendere così a lungo pertanto, l’Agcom ha trovato
un modo per mettere in pratica la sentenza del Tar e costringere gli operatori al rimborso. Lo sconto
dovrebbe essere calcolato in base al numero di giorni tolti agli utenti, a partire dal 27 giugno 2017,
considerando la differenza fra la bolletta di 28 giorni e quella mensile.

Il rimborso dunque cambierebbe
da un utente all’altro in base al piano tariffario: un meccanismo studiato appositamente per stabilire con
precisione i conti aggirando di fatto le motivazioni del Tar, che li aveva sospesi proprio a causa delle loro
indeterminatezza. L’ultima parola spetta agli operatori del settore! Potrebbero accettare la proposta
dell’Agcom oppure fare ricorso ancora una volta.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Stop alle bollette da 28 giorni: scatta però l’aumento delle tariffe!

Lo stop alle bollette telefoniche con la tariffazione a 28 giorni sembrava un ottima soluzione per ripristinare le vecchie abitudini degli operatori tornando al conteggio originario che aveva il “mese intero” come unità di misura. Recentemente però i principali gestori hanno comunicato ai propri clienti, on line e tramite sms, che la tariffazione tornerà a 30 giorni mentre il piano tariffario subirà un aumento pari all’ 8,6%. In sostanza, per ricavare gli stessi importi, le compagnie telefoniche alzano i prezzi!

Qualche esempio? Vodafone ha comunicato, tramite sms ai propri clienti, le modifiche contrattuali: “dal prossimo 25 marzo per i clienti ricaricabili, dal 5 aprile per coloro che hanno un abbonamento mobile o uno alla rete fissa scattano gli aumenti dell’ 8,6% con bollette a 30 giorni da pagare mensilmente e non ogni due mesi”. Tim invece ilcinvita a cliccare un link dove è possibile simulare la nuova tariffa: “pagate 10 euro al mese? Dal 5 marzo, se siete clienti del mobile e dal 1 aprile per la telefonia fissa, la vostra tariffa passerà a 10,86 euro mensili.” Anche Wind-Tre è dello stesso avviso: sul fronte della telefonia fissa ha così annunciato il ritorno ai 30 giorni a partire dal 5 aprile, ovvero il limite massimo fissato dalla legge per adeguarsi. Sul fronte del mobile per i clienti della stessa società invece il cambiamento partirà dal 24 marzo. La domanda nasce spontanea: chi si occupa in questi casi della tutela del consumatore?

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile