La decisione di porre un freno al rialzo delle tariffe del settore telefonia mobile viene presa dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea per salvaguardare i diritti dei consumatori. Il blocco del prezzo viene inoltre affiancato da specifiche riforme che stabiliscono in primis il costo fisso delle chiamate e dei messaggi destinati ai paesi europei. Nel dettaglio è stato stabilito che il costo di tali chiamate sarà pari a 19 centesimi al minuto mentre, quello dei messaggi sarà pari a 6 centesimi.
Tali riforme faranno seguito all’abolizione del roaming per chi viaggia all’interno dell’Unione, entrata in vigore nel 2017. Al momento il costo per minuto delle chiamate nell’Unione Europea varia da operatore ad operatore, con costi che variano dai 5 agli 80 centesimi al minuto, scatto alla risposta escluso. La nuova normativa stabilisce un blocco del prezzo pertanto dalla sua in vigore gli utenti che effettueranno chiamate, o manderanno sms, all’interno dell’UE dovranno pagare la nuova tariffa. Le altre riforme prevedono l’aumento dei servizi radio 5G entro la fine del 2020 e promuovono campagne di sensibilizzazione per nuove compagnie che si inseriranno per la prima volta nel settore.
Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile