Curiosità sulle coccinelle e le loro macchie nere.

Molti insetti hanno colori sgargianti e particolari che usano come arma di difesa contro i loro predatori. I colori infatti, nel regno animale, hanno la funzione di arma passiva e psicologica per indicare un segnale di avvertimento. E le coccinelle non sono da meno: spesso infatti sul loro dorso le macchie coccinelladisegnano forme precise con anche più di un colore. Oltre l’arma passiva della colorazione le coccinelle utilizzano anche altre strategie tra cui spiccano la lentezza dei movimenti e l’emissione di un particolare liquido giallo dall’odore poco piacevole. Inoltre, nel sangue della coccinella è presente, in grande quantità, una sostanza che causa nausea e vomito.

Quindi un predatore affamato cambierà target in quanto, dopo varie esperienze negative, avrà associato alla colorazione delle coccinelle delle sensazioni di disgusto e pericolo. C’e’ ancora un’altra curiosità su questo piccolo insetto: solitamente siamo abituati a vedere coccinelle rosse con le tradizionali macchie nere ma, in natura, esistono altre specie con colori diversi. E’ il caso delle coccinelle gialle, le “Thea Puntata”, una specie che divora insetti ed acari nocivi quindi utilissima per le piante in generale.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Roma, “Emergenza Smog” 3 giorni di stop per i veicoli inquinanti

Rende noto il Campidoglio che nelle giornate di domani, di martedì 3 gennaio e di mercoledì 4 gennaio è in vigore il divieto di circolazione privata all’interno della fascia verde per i veicoli più inquinanti. È quanto prevede un’ordinanza sindacale firmata oggi. smog
Come stabilito dalla delibera n.76 del 28 ottobre 2016, i rilevamenti hanno, infatti, evidenziato livelli di inquinamento elevati e risulta quindi necessario inte
rvenire con efficacia.
Come già stabilito dall’ordinanza n.87 del 2016, sono bloccate dal lunedì al venerdì, h 24, tutti gli autoveicoli “Euro 0”, euro 1 e diesel euro 2, il Campidoglio spiega che il provvedimento si applica nei prossimi giorni alle seguenti categorie veicolari nella fascia oraria 7.30-20.30: autoveicoli a benzina euro 2, ciclomotori e motoveicoli euro 0 ed euro 1, a due, tre e quattro ruote, dotati di motore a 2 e 4 tempi. Altre specifiche deroghe sono riportate nell’atto pubblicato sul sit
o istituzionale di Roma Capitale. Il Campidoglio sottolinea che “La salute è il bene preminente da tutelare”.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Gli alberi per l’acqua: senza foreste avremmo più sete

Ogni volta che aprite il rubinetto dell’acqua per riempire una teiera o una pentola per cuocere del riso o della pasta, pensate a chi lo ha reso possibile: una foresta. Potrebbe essere lontana cento o più chilometri dal luogo in cui vi trovate, ma è assai probabile che dobbiate la vostra tazza di the, almeno in parte, agli alberi che hanno contribuito a catturare l’acqua, e che l’hanno fatta filtrare per un lungo viaggio sino a voi.

L’importanza delle foreste per il ciclo dell’acqua non può essere sottovalutata. Esse rallentano il flusso dell’acqua, facendola filtrare delicatamente attraverso il suolo, garantendo stabili forniture per tutto l’anno, anche durante le stagioni più aride. Allo stesso tempo, le foreste filtrano l’acqua che entra nei fiumi, nei laghi, nei corsi d’acqua e nelle falde sotterranee, aumentando la qualità di questa risorsa vitale. Una ricerca in Burkina Faso ha dimostrato che un singolo albero può aiutare a ricaricare le falde acquifere, facendo sì che l’acqua non evapori dal suolo, grazie alle radici che consentono all’acqua piovana di filtrare più profondamente nel terreno, fornendo così acqua potabile pulita e sicura.

Lo stretto ed essenziale rapporto tra le foreste e l’acqua è il tema della Giornata internazionale delle Foreste di quest’anno, che si celebra il 21 marzo. La FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, coglie quest’occasione per evidenziare il ruolo cruciale che le foreste svolgono nella fornitura di acqua di buona qualità per una popolazione mondiale in continua crescita. Oltre a garantire l’approvvigionamento di acqua potabile, la gestione delle foreste riduce la povertà mediante la creazione di posti di lavoro, aiuta a prevenire gli incendi boschivi, protegge i bacini idrografici e fornisce altri servizi, come la rimozione dell’anidride carbonica dall’aria che respiriamo.

fonte La Repubblica

Arriva Apa, tecnologia made in Italy che purifica l’aria con l’acqua /Video

Abbattere l’inquinamento, purificare l’aria che respiriamo con l’acqua. Grazie ad Apa, Abbattimento polveri atmosferiche (Air Pollution Abatement), tecnologia tutta italiana certificata dalla Commissione Europea come progetto di eccellenza nell’ambito del programma Horizon 2020. Apa è commercializzata, a partire da quest’anno, dalla startup Is Clean Air, controllata da Is Tech. L’azienda – spiega una nota – propone un approccio con impatto ambientale limitato, vicino allo zero: gli impianti Apa, distribuiti nelle aree d’utilizzo, creano delle bolle di aria purificata nello spazio circostante al sistema, per un raggio di aria depurata dagli inquinanti pari a circa 25-28 metri. Si tratta di una tecnologia di depurazione (depolverazione, degassificazione, disodorazione) che, attraverso l’integrazione di tre differenti processi chimico-fisico-meccanici, riesce ad abbattere gran parte degli inquinanti presenti in atmosfera, come Pm, NOx, SOx, CO, O3, CH4, benzene, alcol, acetilene, Gpl, ecc…. Ha costi di manutenzione contenuti, non utilizza filtri e non produce rifiuti speciali. Può essere impiegata tra mura di una fabbrica, negli uffici pubblici, nelle scuole, nelle piazze e nelle strade delle nostre città. Il tutto si basa sull’utilizzo di acqua, senza alcuna sostanza aggiuntiva, con consumi d’energia molto contenuti. Tra gli altri vantaggi: semplicità di produzione, installazione, gestione e manutenzione, dimensioni ridotte e flessibili in base all’ambito di utilizzo e alle prestazioni richieste, modularità, scalabilità e flessibilità d’impiego.

Is Clean Air, società costituita a febbraio 2015 e impegnata in queste settimane nel road show di presentazione del piano industriale ai principali investitori istituzionali, aprirà entro l’estate un impianto produttivo anche a Trento. Il presidente Pietro Calò ha firmato l’intesa per l’insediamento dell’impresa a Rovereto, nell’area tecnologica e produttiva di ‘Progetto Manifattura‘ (di proprietà di Trentino Sviluppo), polo green della Provincia autonoma di Trento. Oltre all’attività di produzione, nell’insediamento di Rovereto saranno svolte le funzioni di R&D evolutiva, di design, di progettazione industriale e di commercializzazione per le azioni di sviluppo operativo sul mercato italiano e sulle aree più interessanti di prossimità (Italia, Nord ed Est Europa).

“Abbiamo avviato un progetto, a Roma, – ha annunciato l’amministratore delegato di Is Tech Giuseppe Spanto – per realizzare la prima scuola ‘clean air’: grazie a un protocollo di intesa firmato da Is Tech e dal Municipio XI di Roma Capitale (a fine gennaio 2016), installeremo nella prima metà di aprile 2016 tre dispositivi Apa Large presso l’istituto scolastico Bagnera, nelle aree esterne della scuola dedicate alle attività ricreative dei bambini. L’intervento, nel suo complesso, mira a sensibilizzare insegnanti, alunni e genitori sull’importanza di respirare aria pulita, e sulla necessità di essere attenti, attivi e propositivi per non subire i danni da smog, oltre che quelli derivanti dal mancato agire che influenzano negativamente pure altri aspetti sociali”.

fonte adnkronos.com

Nasa: il 2015 l’anno più caldo degli ultimi 136 anni

Il clima cambia molto rapidamente infatti se un decennio fa un mutamento climatico richiedeva una gestazione molto lunga, oggi le stagioni cambiano in continuazione con inverni che sembrano primavere ed estati sempre più africane. Secondo i dati Nasa il 2015 è stato l’anno più caldo in assoluto degli ultimi 136 anni e il primo mese del 2016 ha stabilito un nuovo primato dato che era dal 1880 che il mese di gennaio non fosse così caldo.

Per misurare l’andamento delle temperature viene considerato l’aumento della temperatura globale del pianeta terra che è di 1,13 gradi rispetto alle media trentennale 1951-1980, uno sbalzo di temperatura dalla media più alta mai registrato nella storia ed è la quarta volta consecutiva in cui la temperatura sale di oltre un grado sopra la media dopo ottobre (+1.06 gradi), novembre (+1.02) e dicembre (+1,11).

Una delle cause dell’aumento delle temperature è l’anticiclone El Niño che riscalda le acque del Pacifico ma come spiegato da Stefan Rahmstorf, studioso del Potsdam Institute, El Niño ed altri anticicloni simili possono comportaere un aumento della temperatura di 0,2 gradi centigradi al massimo, mentre “oltre l’80% dell’aumento è dovuto al riscaldamento climatico”. Con l’affievolirsi del Niño nei prossimi mesi potrebbero scendere in parte le temperature globali ma “il trend di riscaldamento andrà avanti finché non elimineremo i combustibili fossili”.

L’anidride carbonica diventerà presto un carburante

L’anidrida carbonica diventerà un carburante grazie alla scoperta dei ricercatori dell’Università della California del Sud che sono riusiti a trasformare il 79% di anidride carbonica in metanolo mediante un processo che avviene a temperature relativamente basse e che è alimentato da energie rinnovabili.

Lo studio è stato pubblicato sul Journal of The American Chemical Society. Per riuscire nell’impresa, i ricercatori hanno immesso aria in una soluzione acquosa di un composto chiamato pentatilenesammina, aggiungendo un catalizzatore in rutenio per aiutare l’idrogeno a legarsi alla CO2 sotto pressione. Quindi hanno riscaldato la soluzione tra i 125 e i 165 gradi centigradi. In questo modo è avvenuta la conversione del 79% dell’anidride carbonica in metanolo, un eco-carburante per motori a combustione interna. A differenza di altri sistemi, spiegano gli scienziati, il nuovo metodo funziona anche con basse concentrazioni di CO2 come quella presente nell’aria (400 parti per milione, ovvero lo 0,04% del volume). Il vantaggio è duplice: da un lato la capacità di attivare il processo a temperature notevolmente più basse consente l’utilizzo di energie verdi, dall’altro si fa concreta la possibilità di ridurre le quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera.

E’ ancora lunga la strada per rendere il sistema operativo su larga scala. “Dobbiamo imparare a gestire il carbonio, questo è il futuro”, ha osservato il chimico Surya Prakash, autore dello studio. Il metanolo così ottenuto “oggi di certo non farà concorrenza al petrolio, che è a circa 30 dollari al barile. Questo è il futuro”, spiega Prakash. I tempi però non saranno brevi ma gli esperti contano di portare questo sistema a un uso industriale nel giro di 5-10 anni.

di Umberto Buzzoni

A Saccolongo in provincia di Padova: il Riciclo si trasforma in Sconto

A Saccolongo, in provincia di Padova, il riciclo si trasforma in sconto grazie al progetto con slogan “Dove il riciclo è ricchezza”, promosso dal sindaco Elisa Maggiolo e dell’assessore al Commercio Andrew Feltre.

Come previsto nel progetto è stato installato un’ecocompattatore, in piazza Mercato, accanto al distributore dell’acqua e al bidone di raccolta dell’olio da cucina, e i cittadini infilandovi bottiglie di plastica vuote e lattine di alluminio riceveranno dei buoni sconto utilizzabili negli esercizi commerciali locali. I rifiuti in questo modo non sono più una spesa, ma una risorsa, trasformandosi in denaro che si può spendere per risparmiare. L’ecocompattatore entrarà in funzione non appena sarà terminata l’installazione e il processo di adesione degli sponsor.

L’assessore al Commercio Andrew Feltre ha spiegato «Questo tipo di distributore è presente all’estero e inizia a prendere piede in diverse città italiane e anche l’amministrazione di Saccolongo ha ritenuto potesse essere un buon incentivo al commercio e al riciclo. I negozi che aderiranno all’iniziativa stabiliranno a quanto può corrispondere un determinato punteggio, tipo sconti in euro o percentuali di scontistica sugli acquisti. Un caso che ci ha illustrato l’installatore, ad esempio, era quello di una pizzeria che in un giorno settimanale in cui l’affluenza della clientela è più bassa offriva la pizza gratis a chi aveva determinati punteggi, facendo pagare solo le bibite: la pizzeria attira clienti, i quali però risparmiano sulla cena».

di Umberto Buzzoni