Lo sai perchè? tante piccole curiosità per i nostri lettori.

Lo sai perchè le pentole più sane sono quelle in acciaio inossidabile, in ghisa e in vetro? Le padelle con fondo spesso diffondono meglio il calore, permettendo una cottura con meno grassi. Se il coperchio chiude bene il calore ed il vapore non si disperderanno e manterranno intatte le proprietà nutritive dell’alimento, riducendo i tempi di cottura. Nel caso vogliate bollire delle verdure occorrerà meno acqua: un risparmio notevole!

Lo sai perchè il cioccolato viene usato come ingrediente per la preparazione di cosmetici e prodotti per il corpo? Il cioccolato contiene polifenoli e bioflavoni sostanze che proteggono dalle aggressioni esterne e contribuiscono a rallentare il processo di invecchiamento cellulare. Inoltre il cioccolato è ricchissimo di proteine, sali minerali e vitamine dalle proprietà nutritive, emollienti ed elasticizzati. Un vero toccasana!

Lo sai perchè l’uso eccessivo del cellulare può velocizzare l’insorgere delle rughe? E’ dimostrato scientificamente che la nostra pelle è sensibile all’uso del telefono. In che modo? Ad esempio per mettere a fuoco lo schermo, mentre scriviamo un sms, corrughiamo le sopracciglia, creando tensione intorno agli occhi e nella zona frontale. In questo modo il nostro volto assume una posizione innaturale che, a lungo andare, accellera la comparsa di fastidiosi solchi. Il pericolo è maggiore se si tratta delle donne di mezza età la cui pelle è particolarmente sensibile.

Lo sai perchè le posizioni che assumiamo durante il sonno possono darci indizi sulla nostra personalità? Si dice che la posizione fetale rivela la nostalgia del grembo materno: la persona che dorme rannicchiandosi è emotivamente fragile e sente il bisogno di protezione. La posizione a stella appartiene invece alle persone sicure di sé, un pò invadenti, molto estroverse e razionali. Dormire in posizione supina è indice di  una struttura mentale rigida, che fatica ad abbandonarsi alle emozioni. Abbracciare il cuscino durante il sonno rivela un forte bisogno di affetto, mentre, al contrario, respingere il cuscino è tipico delle persone anticonformiste.

Lo sai perchè è importante struccare le ciglia? I tempi di ricrescita delle ciglia sono molto lunghi: ci vogliono ben centoventi giorni per farle allungare. E’ quindi una buona abitudine prendersi cura di loro e struccarle ogni sera. Il mascara infatti, con il passare del tempo, inaridisce le ciglia rendendole fragili, aumentando il rischio di spezzarle facilmente!

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Sana alimentazione elisir lunga vita, nonni Cilento testimonial

“La pastina e il brodino? No, quelle le mangiano gli ammalati. Noi stiamo bene, non abbiamo problemi di salute e a pranzo prepariamo pasta, quando è possibile fatta in casa, con pomodoro fresco, coltivato e raccolto nei nostri terreni”. Parola di Giovannina, 85 anni, e Maria, 90, vivaci nonnine di Pioppi di Pollica (Sa), testimonianze viventi di come la giusta alimentazione possa essere l’elisir di una vita lunga e in salute.

La dieta mediterranea, nei territori in cui la ricerca scientifica su questo regime alimentare è nata e si è sviluppata, è uno dei temi del workshop “Dentro la neurologia del territorio – Workshop point of care su epilessia, Parkinson, Alzheimer e depressione“, che si è svolto a Pollica (Sa), organizzato da Ainat (associazione dei neurologi ambulatoriali).

“Il segreto della nostra longevità? Tanto lavoro nei campi e una sana alimentazione con i prodotti della nostra terra, a partire dalla colazione”, raccontano le lucidissime Giovannina e Maria, il cui stile di vita, insieme a quello dei cosiddetti grandi anziani del Cilento, è ormai oggetto di studi e ricerche in tutto il mondo. “Riunendoci a Pollica, abbiamo voluto rendere omaggio alla dieta mediterranea e ai suoi effetti benefici anche nella prevenzione delle patologie neurologiche – spiega Gennaro Barbato, responsabile scientifico del workshop – L’ottimo stato di salute delle nonnine è un ulteriore riscontro, dal punto di vista pratico, degli studi scientifici sul rapporto tra longevità, sana alimentazione e qualità della vita. Mente sana in corpo ben nutrito, si potrebbe sintetizzare parafrasando un antico adagio”.

WhatsApp rafforza la sicurezza e la privacy: tutti i messaggi ora saranno criptati

WhatsApp aumenta le misure per la tutela della privacy degli utenti. L’app di messaggistica, controllata da Facebook, ha rafforzato il sistema di criptazione dei messaggi, in modo che solo chi lo invia e lo riceve possa vedere i contenuti. Come si legge in una nota sul blog del gruppo, WhatsApp era al lavoro dalla fine del 2014 per fare in modo che il criptaggio funzionasse su varie piattaforme di telefinia mobile e per i diversi tipi di messaggio, ora, come ha fatto sapere la societa’, il sistema e’ disponibile per tutti gli utenti dell’app, circa un miliardo in tutto il mondo.

La decisione di WhatsApp arriva in un momento molto delicato, in cui la dicotomia tra tutela della privacy degli utenti e sicurezza nazionale e’ stata portata agli onori delle cronache dal braccio di ferro tra Apple e l’Fbi sulla necessita’ di sbloccare l’iPhone del killer di San Bernardino (la Giustizia americana aveva chiesto a Apple di sbloccarlo, ma questa si e’ rifiutata, e alla fine l’Fbi e’ riuscito a sbloccarlo senza l’aiuto di Cupertino). “Riconosciamo l’importante lavoro fatto dalle autorita’ per garantire la sicurezza delle persone, ma indebolire i sistemi di criptaggio rischi di esporre le informazioni delle persone ad abusi da parte di cybercriminali, hacker e stati nemici”, ha detto Jan Koum, amministratore delegato di WhatsApp.

fonte Il Corriere della Sera

Fiber Phone, Google reinterpreta il telefono fisso

“CHE SI TRATTI di chiamare la mamma o ordinare un cibo a portar via, ci basiamo sui nostri telefoni per aiutare raggiungere le persone e le cose che contano. E mentre i telefoni cellulari ci hanno spinto verso il futuro, il servizio di telefono di casa è ancora importante per molte famiglie”. E’ con queste parole che John Shriver-Blake, product manager di Google Fiber, introduce l’omonimo servizio che Big G ha deciso – in chiara controtendenza – di lanciare in alcune zone degli Stati Uniti. Un servizio di telefonia fissa nel quale per 10 dollari al mese si hanno chiamate illimitate a numeri locali e nazionali e ci sono le tariffe di Google Voice (certamente più convenienti di quelle degli operatori tradizionali) per le chiamate internazionali.

Insomma, Fiber Phone è un servizio di telefonia fissa in piena regola, che arriva dal gigante dell’innovazione soprattutto in chiave mobile. Con questo contratto, fa sapere Mountain View, è possibile mantenere il vecchio numero di telefono o averne uno nuovo. C’è l’avviso di chiamata, ID del chiamante e tutti i servizi canonici degli altri operatori. Fiber Phone, poi, per l’utente i messaggi contenuti in casella vocale e li invia come testo oppure email. Il router che entra nelle case degli americani funziona con tutti i telefoni in possesso dell’utente. Il servizio è basato sul cloud con tutte le opportunità che questa opzione apre.

“Il telefono fisso può essere essere familiare, affidabile e fornire un servizio di alta qualità, ma la tecnologia in questo settore non sempre ha tenuto il passo dell’innovazione”, spiega Shriver-Blake. “Ecco perché oggi vogliamo aiutarti a rimanere in contatto ovunque ci si trovi. Puoi restare sempre connesso, Fiber Phone può aiutarti a sfruttare al massimo il tuo telefono di casa, anche quando non sei a casa. Il tuo numero di telefono fibra vive nel cloud, il che significa che lo può utilizzare su quasi qualsiasi telefono, tablet o laptop.

Fiber Phone è la naturale estensione di Google Fiber che da qualche tempo offre la fibra ottica ad alta qualità (fino a 1000 Mbps) in quattro città americane ma punta a espandersi in breve tempo. Il servizio costa 70 dollari al mese e la tariffa del telefono Fiber PHone si aggiungerebbe, per ora, a quello che già si paga per la connessione.

fonte La Repubblica

Le sette molecole della giovinezza

Okinawa è un’isola giapponese famosa perché detiene il record mondiale di centenari e ultra-centenari. Malattie come cancro e Alzheimer hanno un’incidenza bassissima tra la popolazione e molto si deve all’alimentazione, moderata, varia, ricca di verdure e di antiossidanti. È la famosa dieta studiata dal Centro di ricerca sulla longevità che ha sede sull’isola e descritta nel libro “Okinawa l’isola dei centenari” di Bradley Willcox, Craig Willcox e Makoto Suzuki. Una dieta non molto diversa da quella mediterranea, con moltissima verdura, frutta e carboidrati. Soprattutto tè, cetrioli, insalata, arance, mele, zucchine, yogurt magri e alghe. Adesso un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Scienza e Tecnologia di Okinawa, con sede a Onna, ha fatto un passo avanti sulla conoscenza che abbiamo dell’invecchiamento, iniziando a catalogare le principali molecole presenti (o carenti) nel sangue quando invecchiamo e confrontandole con quelle presenti (o carenti) nel sangue di giovani.

Antiossidanti e funzionalità dei muscoli

Una “carta d’identità molecolare” tracciata nel sangue, i cui risultati sono stati pubblicati su Proceedings of the National Academy of Sciences. Come spiega Mitsuhiro Yanagida, primo autore dello studio, sono stati identificati composti carenti nel sangue degli anziani e abbondanti in quello dei giovani, in particolare antiossidanti e molecole importanti per la forza dei muscoli. Ciò suggerisce che sviluppando sistemi volti ad aumentare le concentrazioni di queste sostanze nel sangue si potrebbe rallentare l’invecchiamento, aumentare la longevità e soprattutto garantire una lunga vecchiaia in buona salute. Yanagida e colleghi hanno confrontato la composizione del sangue di 15 giovani (età media 29 anni) e 15 anziani (età media 81 anni) con una particolare tecnica (cromatografia liquida-spettrometria di massa) per misurare la concentrazione di alcune sostanze. Quindi hanno isolato 14 metaboliti (prodotti o componenti del metabolismo), di cui 7 abbondanti nel sangue dei giovani ma non in quello degli anziani e 7 abbondanti nel sangue degli anziani ma non in quello dei giovani.

Sette molecole dei giovani, sette degli anziani

Le “sette molecole della giovinezza” sono soprattutto antiossidanti e composti fondamentali per la salute dei muscoli, per esempio carnosina (legata all’attività fisica svolta dall’individuo), N-acetil glucosamina, NAD+ (uno dei mattoni fondamentali del metabolismo ossidativo, che è la “centrale elettrica” che produce energia), 1,5-anidroglucitolo, leucina (un aminoacido). Gli studiosi di Okinawa hanno poi trovato 7 molecole più abbondanti nel sangue degli anziani. Si tratta soprattutto di sostanze legate a una ridotta funzione di reni e fegato: tra queste la citrullina (aminoacido raro che fa parte degli istoni che stanno intorno al Dna), l’acido pantotenico (o vitamina B5, che viene assunta esclusivamente dalla dieta ed è indispensabile per la sintesi di proteine), la N-acetil arginina.

L’importanza del metabolismo nella salute

«È un lavoro che promette molto, anche se non c’è una scoperta diretta sui principali obiettivi della ricerca attuale, che sono riconoscere in anticipo i segni delle future malattie e rallentare il processo di invecchiamento – spiega PierGiuseppe Pelicci, Direttore della Ricerca all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano -. Lo studio giapponese ha però in sé elementi di novità che aprono un filone, i cui risultati preliminari sono estremamente promettenti». Al centro del lavoro, aggiunge Pelicci, c’è il funzionamento del metabolismo, «che non è solo il “motorino” che produce l’energia di cui abbiamo bisogno, ma un sistema biologico importantissimo che può essere manipolato e modificato e che influenza l’insorgenza delle malattie. Un apparato che è al centro della vita della cellula, i cui compiti sono immagazzinare energia, renderla disponibile e costruire i “mattoni” di qualsiasi molecola che forma il nostro organismo. È una macchina modulabile, a rischio di malfunzionamento ma anche passibile di modifiche a favore della salute e della longevità».

Conoscerlo per poterlo modificare

Per poter intervenire sul metabolismo del singolo individuo, continua il professor Pelicci, è necessario conoscerlo e questo studio è utile proprio in questo senso. «Finora non avevamo strumenti di misurazione accurati dei metaboliti – continua l’esperto -; gli scienziati giapponesi sono invece riusciti, tramite una metodica molto avanzata, a misurare con precisione i livelli di alcuni metaboliti nel sangue che danno un quadro delle caratteristiche dell’individuo. Si apre un’autostrada per future ricerche sull’invecchiamento. Anche perché in questo studio sono stati presi in considerazione anziani di Okinawa (attenzione, non centenari, che hanno caratteristiche completamente diverse) e dunque sarà poi possibile confrontare i dati di questi soggetti con quelli di ottantenni che vivono in altre zone del mondo, meno fortunate in quanto a longevità».

Un apparato complesso (e importantissimo)

Ma perché il metabolismo è così importante? «Abbiamo bisogno di trasformare il cibo in energia e questo è ciò che fa il metabolismo – spiega Pelicci -, ma il processo è ancora più complesso. Un individuo non può dipendere dall’energia fornita dagli alimenti per ogni attività quotidiana svolta e dunque il cibo deve essere trasformato in energia accumulabile (le riserve si trovano nel tessuto adiposo). Il secondo livello di complessità è dato dal fatto che gli stessi apparati usano l’energia presa dal cibo e alcuni componenti del cibo stesso per sintetizzare nuove molecole (proteine, zuccheri e lipidi) che vanno a formare il nostro organismo. È un lavoro incessante, importantissimo». Quali sono i fattori esterni che incidono di più su questo sistema? «In primo luogo il cibo, ma anche l’esercizio fisico. Ed esistono molti farmaci che agiscono sul sistema metabolico». La strada per future ricerche è aperta e l’invecchiamento sarà, si spera, un mondo sempre meno misterioso.

fonte Il Corriere della Sera

Salute: contro la calvizie biostimolazione delle staminali dei follicoli

L’arma della medicina rigenerativa per una chioma nuova. In Italia sono più di 18 milioni gli uomini che soffrono di alopecia androgenetica e circa 4 mln le donne: arretramento dell’attaccatura dei capelli per lui, diradamento diffuso su tutta la testa per lei. Sotto accusa ci sono soprattutto fattori genetici, ma pesano anche l’ambiente, l’alimentazione, gli stili di vita. Per affrontare il problema senza chirurgia c’è la biostimolazione delle cellule staminali del follicolo pilifero. Con un protocollo medico ad hoc, la ‘Rigenerazione cellulare bSBS‘, disponibile anche in Italia.

Come dimostrato da recenti studi – ricordano gli esperti – l’alopecia androgenetica è provocata dalla sofferenza del bulbo pilifero, che rende sempre più difficoltosa l’attività rigenerativa del follicolo che a sua volta diventa sempre più piccolo, fino a chiudersi. La stimolazione rigenerativa delle cellule follicolari cerca di contrastare proprio questo processo.

La parola chiave è dunque “medicina rigenerativa: un insieme di attività interdisciplinari volte a rigenerare cellule, organi e tessuti compromessi da malattie o dall’invecchiamento cellulare. L’obiettivo non è quello di sostituire il tessuto, ma di rigenerarlo biologicamente. Le terapie a base di fattori di crescita piastrinici ad alta qualità e le cellule ad alta capacità rigenerativa (autologhi del paziente stesso), associati a una cura ad personam, possono regolare l’attività di vita dei bulbi, promuovere una crescita migliore dei fusti dei capelli e una stimolazione da parte delle cellule staminali che ancora rimangono all’interno del cuoio capelluto, e quindi ottenere una significativa ricrescita di capelli e un aumento della densità globale”.

Il protocollo medico non chirurgico di ‘Rigenerazione cellulare bSBS‘ viene proposto da HairClinic e sfrutta le cellule staminali e i fibroblasti del paziente, escludendo il ricorso all’intervento chirurgico. Il protocollo bSBS interviene sulla biostimolazione delle staminali del follicolo pilifero e si popone come “una terapia che si adatta ad ogni paziente, a prescindere dall’età. Nella prima fase viene prelevato un campione di plasma delle cellule ad alta capacità rigenerativa con un metodo che, dopo aver centrifugato gli elementi contenuti nel campione, li separa in maniera automatizzata grazie a un lettore laser, in modo da poter usufruire di tutte le potenzialità di ricrescita solo delle cellule migliori estratte. Quindi si procede con micro-iniezioni localizzate nel cuoio capelluto, con i fattori di crescita estratti e con il pool cellulare selezionato”.

“L’alopecia rappresenta oggi una vera e propria problematica che coinvolge più del 15% della popolazione italiana – spiega Mauro Conti, direttore scientifico del gruppo biomedico HairClinic, specializzato nella cura dell’alopecia e dei problemi legati all’indebolimento dei capelli – manifestandosi con una serie di fenomeni tra i quali i più comuni sono un lento e progressivo diradamento dei capelli, un considerevole aumento della caduta dei capelli stessi e molto spesso un loro evidente assottigliamento”.

“Poiché non esiste una diagnosi classica a cui un paziente affetto da alopecia possa sottoporsi – precisa Conti – diventa fondamentale prestare attenzione a zone che risultano diradate o stempiate. Al di là di questo si può procedere con una ‘profilazione clinica del paziente’ mediante una serie di esami, e proprio nel caso di alopecia aerata o androgenetica è imprescindibile il raccolto anamnestico del paziente da cui arrivare successivamente alla valutazione di terapie mirate”, proprio perché “la perdita dei capelli ha cause tra le più diverse e variabili ampiamente da un soggetto all’altro”.

fonte AdnKronos Salute

Arriva Apa, tecnologia made in Italy che purifica l’aria con l’acqua /Video

Abbattere l’inquinamento, purificare l’aria che respiriamo con l’acqua. Grazie ad Apa, Abbattimento polveri atmosferiche (Air Pollution Abatement), tecnologia tutta italiana certificata dalla Commissione Europea come progetto di eccellenza nell’ambito del programma Horizon 2020. Apa è commercializzata, a partire da quest’anno, dalla startup Is Clean Air, controllata da Is Tech. L’azienda – spiega una nota – propone un approccio con impatto ambientale limitato, vicino allo zero: gli impianti Apa, distribuiti nelle aree d’utilizzo, creano delle bolle di aria purificata nello spazio circostante al sistema, per un raggio di aria depurata dagli inquinanti pari a circa 25-28 metri. Si tratta di una tecnologia di depurazione (depolverazione, degassificazione, disodorazione) che, attraverso l’integrazione di tre differenti processi chimico-fisico-meccanici, riesce ad abbattere gran parte degli inquinanti presenti in atmosfera, come Pm, NOx, SOx, CO, O3, CH4, benzene, alcol, acetilene, Gpl, ecc…. Ha costi di manutenzione contenuti, non utilizza filtri e non produce rifiuti speciali. Può essere impiegata tra mura di una fabbrica, negli uffici pubblici, nelle scuole, nelle piazze e nelle strade delle nostre città. Il tutto si basa sull’utilizzo di acqua, senza alcuna sostanza aggiuntiva, con consumi d’energia molto contenuti. Tra gli altri vantaggi: semplicità di produzione, installazione, gestione e manutenzione, dimensioni ridotte e flessibili in base all’ambito di utilizzo e alle prestazioni richieste, modularità, scalabilità e flessibilità d’impiego.

Is Clean Air, società costituita a febbraio 2015 e impegnata in queste settimane nel road show di presentazione del piano industriale ai principali investitori istituzionali, aprirà entro l’estate un impianto produttivo anche a Trento. Il presidente Pietro Calò ha firmato l’intesa per l’insediamento dell’impresa a Rovereto, nell’area tecnologica e produttiva di ‘Progetto Manifattura‘ (di proprietà di Trentino Sviluppo), polo green della Provincia autonoma di Trento. Oltre all’attività di produzione, nell’insediamento di Rovereto saranno svolte le funzioni di R&D evolutiva, di design, di progettazione industriale e di commercializzazione per le azioni di sviluppo operativo sul mercato italiano e sulle aree più interessanti di prossimità (Italia, Nord ed Est Europa).

“Abbiamo avviato un progetto, a Roma, – ha annunciato l’amministratore delegato di Is Tech Giuseppe Spanto – per realizzare la prima scuola ‘clean air’: grazie a un protocollo di intesa firmato da Is Tech e dal Municipio XI di Roma Capitale (a fine gennaio 2016), installeremo nella prima metà di aprile 2016 tre dispositivi Apa Large presso l’istituto scolastico Bagnera, nelle aree esterne della scuola dedicate alle attività ricreative dei bambini. L’intervento, nel suo complesso, mira a sensibilizzare insegnanti, alunni e genitori sull’importanza di respirare aria pulita, e sulla necessità di essere attenti, attivi e propositivi per non subire i danni da smog, oltre che quelli derivanti dal mancato agire che influenzano negativamente pure altri aspetti sociali”.

fonte adnkronos.com