La serietà e la professionalità fanno sempre la differenza

Ho trascorso oltre un decennio a sottopormi alle cure mediche in ambito specialistico urologico senza riceverne alcun beneficio, eppure gli specialisti che mi hanno seguito – uno dopo l’altro – erano considerati luminari di questa branca medica, fino a quando, poco più di due anni fa, mi sono rivolto al dottor Anastasios Asimakopoulos, giovane medico di origine greca, specialista in Urologia e Dirigente medico presso il Policlinico Tor Vergata di Roma.

Il dottor Asimakopoulos, esaminata la mia storia medica, attraverso i documenti sanitari che conservavo delle cure pregresse, ha rilevato – con estremo stupore – che non mi era mai stato prescritto l’esame urodinamico. Prescrittomi detto esame, il dottor Asimakopoulos ha esaminato il risultato, giungendo ad un quadro esaustivo del mio stato di salute, e all’esito mi ha consigliato di sottopormi ad un intervento chirurgico risolutivo, previa la somministrazione di una specifica cura farmacologica.

Durante la terapia farmacologica, il dottor Asimakopoulos, vincitore di concorso, in qualità di dirigente medico, si è trasferito presso l’Ospedale di Arezzo. Ovviamente, lo avrei raggiunto anche ad Arezzo per eseguire l’intervento, se ciò si fosse reso necessario, ma provvidenzialmente il dottor Asimakopoulos è ritornato presso il Reparto di Urologia del Policlinico Tor Vergata, e così, a fine gennaio scorso, mi sono sottoposto, con successo, all’intervento stabilito.

A distanza di poco più di due mesi, posso affermare – senza alcuna ombra di dubbio – di aver risolto con soddisfazione un serio problema di salute che mi portavo dietro da oltre dieci anni.

Devo tale risultato, esclusivamente, alla professionalità, alla serietà e alla dedizione del dottor Anastasios Asimakopoulos, il quale- nonostante la sua giovane età – ha mostrato una competenza ed una diligenza nell’arte medica che non conosce paragoni tra i colleghi della stessa branca – sia per età anagrafica sia per età professionale – ai quali mi ero rivolto per anni e che, a dispetto della loro “fama”, non hanno saputo o ritenuto di dovermi prescrivere un semplice esame quale l’urodinamica.

Da questa mia esperienza, posso rilevare che in questi ultimi trent’anni in cui si parla continuamente di malasanità, a causa di grosse falle nel sistema sanitario pubblico e privato, anche determinato dalle imperizie e dalle negligenze di alcuni sanitari, vi sono, comunque, medici che sono dediti al proprio lavoro, lavoro che svolgono con abnegazione e spirito di sacrificio, e tra questi vi è il dottor Anastasios Asimakopoulos, degno Collega del Padre della Medicina Ippocrate di cui non solo ne condivide le origini, ma ne ha prestato il Giuramento nel suo più vero e alto significato.

di Umberto Buzzoni

Oncologia di precisione

A cura del Dr. Mancuso Petricca Andrea

Alla fine degli anni Settanta solo poco più del 30% delle persone colpite dal cancro sconfiggeva la malattia. Negli anni Novanta quasi il 47%, oggi circa il 60% (il 68% nel caso dei tumori più frequenti). Rispetto a solo un decennio fa, la lotta al cancro ha conosciuto importanti risultati: da male incurabile è diventato guaribile o spesso cronico, almeno per molte forme (seno, prostata, colon retto, testicolo ecc.).

Questo grazie alla diagnosi precoce che permette di individuare tumori di piccolissime dimensioni, alle nuove tecnologie e all’innovazione terapeutica che ha portato a nuovi farmaci sempre più efficaci e con ridotti effetti collaterali e all’immuno-oncologia.

L’oncologia di precisione e l’immuno-oncologia sono ormai caratteristiche dell’oncologia. In particolare l’oncologia di precisione valorizza il ruolo dell’oncologo medico nella gestione del team (biologo molecolare, anatomopatologo, radioterapista, chirurgo, psicologo ecc.) che viene messo in campo per vincere la neoplasia. Il team si deve allargare anche al paziente e alla famiglia nel momento della diagnosi e nelle fasi successive della malattia. Un team che può vincere grazie al gioco di squadra e all’intervento di tutti gli attori che di volta in volta sono chiamati ad intervenire. Un processo straordinario che deve essere compreso dal cittadino, dal paziente, dai suoi familiari perché – lo hanno dimostrato numerosi studi scientifici – diventa più facile vincere il cancro se è forte la motivazione e la “voglia di farcela”.

Ogni paziente presenta caratteristiche che lo differenziano dagli altri e deve essere curato con una terapia su misura. Per questo si parla di oncologia di precisione: l’obiettivo di questo nuovo modo di intendere la ricerca è migliorare la vita dei malati e sconfiggere il tumore. Infatti, grazie a dati biologici e clinici, è possibile individuare con la massima precisione le caratteristiche del cancro che colpisce la singola persona e costruire la strategia di trattamento migliore per ognuno.

Oggi sappiamo, infatti, che non esiste “il” tumore ma “i” tumori, e che la malattia si sviluppa e progredisce diversamente in ogni persona. Sappiamo inoltre che il patrimonio genetico, unico per ogni individuo, interagisce con l’ambiente in maniera altrettanto unica: la somma della genetica e dell’epigenetica producono come risultato una singolarità, che tale rimane anche di fronte alla malattia e nella risposta alle terapie. Per questo il medico deve guardare a ogni paziente come già aveva suggerito Ippocrate  cercando di capire cosa sia meglio per quella singola persona.

L’oncologia di precisione si basa su un’analisi molecolare del tumore e da qui il disegno di terapie mirate. Il sequenziamento genico tumorale può essere eseguito sia direttamente sul tessuto tumorale sia su sangue mediante lo studio del DNA tumorale circolante o quello contenuto nelle cellule tumorali circolanti che oggi possono essere recuperate e sequenziate.

Il laboratorio B-MAT ILAB si occupa di disegnare la terapia oncologica in base alla “mappa genomica” del tumore indipendentemente dal sito di origine in accordo con le linee guida internazionali più avanzate

58% dei giovani colpiti da minacce di Cyberbullismo

cyRoma. In occasione del Safer Internet Day durante l’incontro “Educazione civica 4.0: vivere bene con gli altri anche in Rete”, organizzato da Microsoft Italia e Fondazione Mondo Digitale, De Agostini Scuola e Polizia Postale e delle Comunicazioni, con il patrocinio dell’Assessorato Roma semplice. I partecipanti sono stati oltre 250 studenti e docenti di varie scuole italiane. La ricerca ha esaminato l’esposizione degli intervistati a 17 rischi online in quattro aree: di reputazione , di comportamento, invadenze sessuali e personali. Il Risultato è che il 65% degli intervistati è stato vittima di almeno uno dei principali rischi online, in particolare di contatti indesiderati (43%) e molestie (41%). Si sale al 78% se si includono anche esperienze di amici e familiari. Il 62% ha inoltre dichiarato di non sapere dove trovare aiuto quando si imbatte in un rischio online, mentre il 48% dei giovani ha dichiarato di sapere a chi rivolgersi in caso di necessità. Tra le conseguenze principali dell’aver corso dei rischi online, oltre ad un generale aumento del livello di stress (il 23% si dichiara più stressato), la ricerca evidenzia due reazioni rilevanti: il 30% degli intervistati dice di aver perso fiducia nelle persone nella vita reale, il 18% ha perso un amico. Infine, il 42% ha ristretto le impostazioni relative alla privacy sui social media, mentre il 21% ha ridotto la condivisione di informazioni personali. Aumentare le attività di formazione dedicata e di sensibilizzazione degli studenti, ma anche dei genitori e dei docenti è essenziale per fornire tutti quegli strumenti utili ad evitare le insidie che la Rete può nascondere e fare in modo che Internet possa rappresentare un’opportunità e non un limite”, spiega Nunzia Ciardi, Direttore del servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. Secondo l’assessore Flavia Marzano, il digitale impone una nuova educazione civica e una nuova consapevolezza degli strumenti utilizzati. La vera sfida educativa  è usare la tecnologia per sviluppare atteggiamenti e comportamenti coerenti, rispettosi, sostenibili. 

Festival di San Remo, controllo territorio della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia

IMG-20170207-WA0022A Sanremo, per i servizi predisposti dalla Questura di Imperia in occasione del Festival della Canzone Italiana,  il Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine, ha messo a disposizione un Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto (drone) guidato da due piloti della Polizia di Stato.

Il drone,  munito dei certificati di sicurezza rilasciati dall’Enac,  sarà utilizzato in sostituzione delle attività che potrebbero essere effettuate da un comune elicottero, ma con costi enormemente inferiori, e permetterà il controllo dall’alto sull’area del Teatro Ariston, rimandando le immagini, grazie a sofisticati sensori in grado di riprendere nitidamente anche in ore notturne,  alla sala operativa dedicata all’evento del  Commissariato di Polizia di Sanremo.

Si tratta della prima sperimentazione sul campo effettuata dalla Polizia di Stato a coronamento di  un percorso avviato dalla Segreteria del Dipartimento della P.S. che ha affidato, nel luglio 2015,al Servizio Controllo del Territorio il compito di verificare l’ipotesi di impiego dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto nei servizi di Polizia (con specifico riferimento alle attività di controllo del territorio e di ordine pubblico).

Grazie ad una azione di partenariato con le aziende sono stati certificati – a costo zero per l‘Amministrazione –  piloti della  Polizia di Stato. Con l’emanazione del Decreto Interministeriale 29 aprile 2016  sono stati individuati i requisiti (come la certificazione ENAC) degli apparecchi impiegabili per tale attività.

Il sistema utilizzato a Sanremo è un esacottero (sei eliche rotanti) che trasporta in volo una telecamera con zoom ottico particolarmente performante capace di individuare un volto o una targa a centinaia di metri di distanza, con un sistema di stabilizzazione del volo che, anche in condizioni di tempo avverso e senza illuminazione, consente una ottima risoluzione delle immagini.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Ai medici del Consumatore:

fotodrDi fronte ai dubbi, soprattutto di carattere medico, spesso non sappiamo trovare una risposta. Per questo abbiamo messo a disposizione un equipe di esperti che ogni giorno si prende cura di tutti i visitatori con consigli e pareri utili. Grazie a queste persone abbiamo sperimentato la presenza di un professionista sempre pronto al nostro fianco per aiutarci ad affrontare al meglio qualsiasi difficoltà.
Attraverso queste righe vorremmo esprimere la nostra gratitudine a tutti gli specialisti operanti nel nostro Giornale. Un ringraziamento particolare va al Dott. Roberto Antoni Medico Chirurgo – Specialista in Odontostomatologia e Chirurgia Generale Dirigente I Livello Osp. G. Eastman di Roma; che rendendosi disponibile con la sua competenza, accompagnata da umanità ed alta professionalità, ha trasmesso protezione e sicurezza, condividendo le paure e partecipando in maniera attiva e dinamica alle richieste dei lettori, dalle più semplici alle più complesse.
Questa collaborazione ci dona speranza e ottimismo per il futuro.

Direttore Umberto Buzzoni

Hai pagato le tasse? Ecco come il fisco pignora il conto corrente

Hai Il fisage1co come creditore?
Ora il tuo conto corrente può essere pignorato in maniera automatica
, senza bisogno di un procedimento in tribunale, davanti al giudice. Questo quanto riportato su laleggepertutti.it. Basta solo che l’Agente per la riscossione, “ex Equitalia”, è notificare la cartella di pagamento al contribuente, attendere almeno 60 giorni e poi notificare l’atto di pignoramento alla banca e al debitore. Decorsi altri 60 giorni dalla notifica del pignoramento senza che, nel frattempo, il debito sia stato saldato o sia stata presentata la domanda di dilazione, le somme bloccate vengono accreditate sul conto corrente dell’esattore.
Quando il creditore è un soggetto privato il pignoramento del conto corrente avviene essenzialmente in tre passaggi:
la notifica al debitore dell’atto di precetto, un’intimazione cioè ad adempiere al più presto al pagamento delle somme indicate (maggiorate delle spese legali). Se il debitore non paga entro 10 giorni, il creditore può passare al gradino successivo. Ma se trascorrono più di 90 giorni, il precetto ‘scade’ e va nuovamente notificato. L’atto di precetto non specifica quale sarà il tipo di pignoramento che verrà eseguito: il creditore può, dunque, decidere anche all’ultimo minuto;
la notifica al debitore e alla banca del vero atto di pignoramento: questo ha lo scopo di “vincolare” le somme presenti sul conto corrente nageei limiti d
ell’importo. Dunque il correntista non potrà più prelevarle, né la banca potrà pagare eventuali Rid o assegni con tali somme. La banca deve comunicare al creditore via Pec o con raccomandata, se sul suo conto corrente sono presenti somme di denaro quindi, ne conferma il blocco;
l’atto di pignoramento contiene anche una citazione, ossia l’invito a presentarsi davanti al giudice del tribunale nella sezione esecuzioni forzate, in una specifica data. Il giudice verifica se la banca ha già comunicato al creditore la presenza di somme sul conto. In tal caso si emette un provvedimento con cui assegna il denaro pignorato al creditore.
Quando il creditore è il fisco, le cose cambiano. I passaggi da tre diventa uno soltanto. Da una parte la cartella di pagamento è anche atto di precetto, quindi, non c’è bisogno di una seconda notifica. D’altra parte, l’Agente per la riscossione “ex Equitalia” è infatti autorizzato a procedere in autonomia, senza bisogno dell’autorizzazione del giudice.

di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo

Epifania, arriva il gelo artico anche in Italia

geloL’inizio del nuovo anno, avvisa ilmeteo.it, sarà caratterizzato da un peggioramento delle condizioni del tempo. Durante questa settimana sono previsti temporali, piogge e neve sopra i 1200 metri dalla Liguria di Levante, Emilia Romagna meridionale, Toscana, Umbria e Marche fin verso il Sud. Mentre il Nord potrà contare sul bel tempo, dopo la ‘pausa asciutta’ del 4 gennaio inizierà velocemente il flusso artico che colpirà l’Italia per alcuni giorni.
L’aria gelida porterà l’Italia a temperature notturne fino a -8° al Nord, fino a -20° sulle Alpi, -4° al Centro-Sud in pianura, come a Roma, e arriverà la neve. La neve cadrà fin sulle coste e in pianura su Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e addirittura Sicilia. Possibilità di bufere e temporali di neve in particolare lungo le coste adriatiche. In queste ore l’alta pressione si sposterà temporaneamente verso la Francia e il Regno Unito, favorendo così la discesa di aria nordatlantica, che entrando nel Mediterraneo formerà una bassa pressione che dal mar Ligure si sposterà velocemente verso il Centro Italia, quindi basso Adriatico per poi dirigersi verso la Grecia. Il tempo peggiora a causa dell‘azione di venti di Libeccio. Cielo coperto al Centro-Nord, precipitazioni che conquistano la Toscana centro-settentrionale e la Liguria di Levante. Entro sera piovaschi sul Lazio e coste della Campania. In nottata piogge diffuse al Centro e in Emilia Romagna. Neve in Appennino sopra i 1200/1300 metri. In nottata maltempo in Romagna con neve a 1200 metri.
di Umberto Buzzoni e Renato D’Angelo