Padroni di cani nel mirino!

Se hai un cane e lo porti in giro devi stare attento ai suoi bisogni, non solo solidi ma anche liquidi! Norme recenti in materia degli amici a quattro zampe prevedono multe salate in caso di mancata osservanza. Nel mirino non solo le feci di fido ma anche la pipì che, una volta fatta, va pulita. Il proprietario deve controllare che il suo amico a quattro zampe non solo non importuni le persone ma anche che non faccia i bisogni nei punti sbagliati. Evitare di raccogliere gli escrementi del proprio cane non è soltanto un atto di inciviltà ma anche un vero e proprio reato penale punito con una contravvenzione fino a 103 euro, che può lievitare fino a 3000 euro se le feci finiscono per imbrattare monumenti storici ed opere d’arte.

Il cane inoltre deve essere tenuto al guinzaglio ed il suo padrone deve essere sempre munito degli appositi sacchetti da mostrare in caso di richiesta da parte degli agenti di Polizia Municipale. Le pene in Piemonte sono più aspre: i padroni devono portare con sé non solo i sacchetti per le feci ma anche una bottiglietta d’acqua per igienizzare il suolo pubblico. Chi viene colto in flagranza di reato rischia una multa che va dai 25 euro fino a un massimo di 500 euro.

Unione Europea: lotta ai grassi saturi.

Beuc, l’organizzazione europea che rappresenta gli interessi dei consumatori, chiede una maggiore trasparenza sull’etichettatura di dolci, snack, biscotti, margarine e simili in merito alla presenza dei cosiddetti grassi trans. Si tratta di sostanze nocive pericolose per il nostro organismo, fonte di molti decessi e causa di malattie cardiovascolari tra cui anche il colesterolo. La richiesta del Beuc mira a porre un limite massimo di due grammi di grassi trans per ogni 100 grammi di grasso presente nei sopracitati prodotti alimentari venduti su tutto il territorio europeo. L’inserimento di tale limite in particolare si è rivelato molto efficace in Danimarca al punto tale da estendere la sperimentazione in altri paesi.

La Commissione Europea ha preso a cuore la questione pubblicando una delibera volta a diminuire la quantità di grassi saturi presente negli alimenti venduti in Europa. Benché si tratti di un problema non molto presente sul territorio italiano si tratta di un’iniziativa valida e molto apprezzata che sicuramente avrà effetti positivi per la tutela della salute di consumatori. A tal proposito ricordiamo che una campagna simile è stata avviata anche dall’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, che mira ad eliminare, entro il 2023, i grassi trans dagli alimenti di origine industriale per abbattere il numero di decessi annui correlati a causa di malattie cardiovascolari.

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Buzzoni Umberto

Imballaggi di carta accoppiata: informazioni sul corretto smaltimento.

Gli imballaggi di carta accoppiata, composti cioè da un doppio strato sottile di carta e plastica, sono tra i più difficili da riciclare. Pensiamo ad esempio ad una confezione di grissini: l’imballaggio vuoto è da considerarsi  carta, plastica o cosa? Spesso sulle confezioni non è indicato il modo per smaltire il rifiuto pertanto ci viene in aiuto la legislazione. La legge prevede che su tutte le tipologie di imballaggio debba essere indicata la natura del materiale utilizzato per facilitare il consumatore nelle corrette procedure di smaltimento. Alcuni imballaggi riportano semplicemente il simbolo del triangolo con il numero corrispondente, altri soprattutto merendine, snack e biscotti, riportano simboli più chiari che indicano esattamente dove debba essere smaltita ogni singola parte della confezione stessa.

Nel caso di involucri composti da carta e plastica è difficile stabilire quale sia il metodo corretto: se lo strato di carta è troppo sottile l’involucro potrà essere gettato nell’indifferenziata poiché il recupero delle fibre di cellulosa non può essere possibile mentre, se prevale la presenza di carta il riciclo diventa più fattibile pertanto il bidone bianco è ideale.

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Buzzoni Umberto

Aziende unite per sostenere l’ambiente.

Anche le aziende si schierano contro l’inquinamento ambientale introducendo nuove tipologie di imballaggi per contenere i propri prodotti. In particolare Nestlè, azienda produttrice del famoso Nesquik, sceglie un packaging di cartone per contenere la preziosa polvere di cioccolato. In questo caso la strategia mira a rendere il 100% degli imballaggi riciclabili o riutilizzabili entro il 2025.

Un’altra novità riguarda gli ingredienti della ricetta del Nesquik che prevede la riduzione del 20% degli zuccheri. A breve anche lo snack Yes! e gli Smarties svilupperanno confezioni senza plastica. La battaglia contro l’inquinamento viene affrontata con misure ad hoc anche da altre aziende: ad esempio la compagnia navale MSC Crociere annunciò  tempo fa l’eliminazione delle cannucce in plastica a bordo delle sue navi e l’azienda Lego ha già presentato al mondo intero il suo primo set di costruzioni green. In particolare i mattoncini che rappresentano alberi e foglie sono realizzati in plastica vegetale proveniente da canna da zucchero.

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Buzzoni Umberto

Economia sostenibile in difesa dell’ambiente.

Molte aziende sono attente al tema dell’ambiente anche in materia di sostenibilità creando prodotti, involucri ed imballaggi che riescono ad essere smaltiti con più facilità. I sacchetti impiegati per congelare gli alimenti sono in Mater-BI compostabili: possono essere utilizzati più volte e smaltiti nel bidone dell’umido. La pellicola in alluminio è invece composta da materiale riciclato e, dopo l’uso, si ricicla nuovamente. Forse non tutti sanno che la pellicola di alluminio va gettata nel bidone dei metalli.

La carta forno invece proviene da foreste certificate sostenibili: lo scopo di questa scelta è di ridurre l’impatto con l’ambiente. Tutti gli imballi sono ottenuti con cartone riciclato pertanto possono essere gettati nel bidone della carta. Ricordiamo che “l’usa e getta” non è alleato dell’ambiente quindi, per fare scelte più sostenibili, è bene preferire contenitori con coperchio al posto di utilizzare l’alluminio, la carta forno ed i sacchetti per congelare i cibi. Le nostre abitudini di consumatori sono radicate al punto tale che è praticamente impossibile non utilizzare tali prodotti, pertanto ben vengano scelte mirate a ridurre l’inquinamento ambientale.

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Buzzoni Umberto

Capri plastic free: multe salate ai trasgressori.

La tutela dell’ambiente è un tema molto sentito anche in Italia soprattutto a Capri dove un’ordinanza del sindaco vieta l’uso della plastica. A partire dal primo maggio l’isola diventerà plastic free. L’ordinanza mira a ripulire le spiagge e la fascia costiera dall’inquinamento dovuto all’abbandono di oggetti in plastica. Una recente indagine condotta da Legambiente ha rilevato che tra il nord ovest di Capri e Punta Campanella la densità  di simili rifiuti risultava essere quattro volte superiore rispetto alla media nazionale.

I trasgressori verranno puniti con multe dai 25 ai 500 euro: le sanzioni saranno applicate non solo ai commercianti ma anche agli stessi isolani nonché ai turisti. Vietata quindi la vendita di plastica di contenitori in plastica, sacchetti, posate, bicchieri e persino cannucce.  I turisti dovranno munirsi di bottiglie, piatti, posate e contenitori eco-friendly  e prestare molta attenzione allo smaltimento dei propri rifiuti. Il prossimo passo per Capri sarà far riconoscere l’area marina protetta visto che l’isola è piccola e l’impatto degli afflussi da diporto, soprattutto nelle prime ore del giorno, è molto forte. Anche altre località turistiche seguendo l’esempio di Capri hanno adottato ordinanze simili: l’isola di Procida ed Ischia sono nell’elenco per liberarsi dalla plastica.

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Buzzoni Umberto

In arrivo sul mercato Biovitae una lampadina molto speciale.

Biovitae è la nuova lampadina made in Italy che strizza l’occhio all’ambiente sia per i consumi sia per la tecnologia d’avanguardia di cui è dotata. Biovitae infatti è stata pensata per rispettare i principi dell’economia circolare ma soprattutto per eliminare i batteri presenti nei vari ambienti. Si tratta di una lampadina a led che, grazie alla sua composizione, riesce ad agire sul metabolismo dei germi siano essi funghi spore o muffe,

garantendo un ambiente sterile e purificato grazie all’eliminazione delle cariche batteriche.

Il tutto è reso possibile dalle frequenze di cui è munita questa lampadina così particolare, particolare al punto tale da essere considerata un elemento di prevenzione soprattutto per quanto riguarda le malattie infettive trasmesse da microrganismi patogeni. Biovitae non è assolutamente nociva né per gli uomini né per gli animali pertanto può essere installata senza rischi in spazi molto affollati quali scuole, palestre, mezzi di trasporto, allevamenti, ma anche strutture ospedaliere ed uffici. Biovitae rappresenta una vera e propria rivoluzione che ha alla base il rispetto dell’ecosistema, grazie alle bassissime emissioni di Co2 ed alla composizione con materiali riciclabili, ed in più opera una sanificazione degli ambienti in cui viviamo.

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Buzzoni Umberto