Attenzione: mai abbreviare 2020 in “20” nei documenti legali e non.

Nella compilazione di un documento al momento di inserire la data spesso utilizziamo le abbreviazioni per quanto riguarda l’anno. Un esempio? Il 2018 diventa “18” e così via anche per gli altri. Al 2020 toccherebbe la stessa sorte ma gli esperti suggeriscono di stare in guardia per stare lontani da possibili raggiri. Il problema deriva dalla facilità con cui l’abbreviazione del corrente anno in “20” può essere modificata in qualsiasi altra data. Ad esempio la data 10/04/20 può essere sostituita con 10/04/2017 oppure con 10/04/2016 dando la possibilità ad eventuali truffatori di cambiare sia la valenza temporale che quella giuridica.

La questione ha sollevato un polverone poiché in realtà anche altre date nel corso del tempo si sono prestate a simili problematiche. Una corretta informazione però ci fa aprire gli occhi su questi possibili casi: i sospetti sulla falsità o veridicità di un documento aumenterebbero se lo stesso fosse datato 1998 anziché 2019 o 2021. Inoltre ricordiamo che a livello legale, nonché tributario e prescrittivo, è più facile avere problemi con un atto recante una data attuale o futura rispetto ad uno più datato. Alcuni diritti potrebbe essere ancora validi e determinate scadenze non rispettate. Dunque il suggerimento pratico è quello di scrivere l’anno 2020 per intero al fine di rendere la data non modificabile e di non accettare documenti con solo “20”.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Lo sai perchè?

Sai perchè le scale dei castelli salgono sempre in senso orario? I castelli venivano progettati con lo scopo di difendere gli occupanti da possibili attacchi nemici. Anche le scale hanno quindi una funzione difensiva! Dato che la maggior parte delle persone utilizza principalmente la mano destra, i nemici, salendo le scale in senso orario, si trovavano in condizioni disagiate avendo il pilone centrale dalla parte del braccio che brandiva la spada. Viceversa i difensori, che attendevano in cima alle scale, avevano un angolo di visuale e di manovra più ampio. Non a caso, negli attacchi gli spadaccini mancini erano molto apprezzati e ricercati.

Sai perchè tagliare le cipolle fa piangere? La cipolla contiene i solfuri organici ossia delle molecole composte da uno o più atomi di zolfo. Quando viene tagliata i solfuri di combinano con l’enzima allinasi, una sostanza presente in stati diversi. Si formano così composti volatili che reagiscono con l’acqua presente nella cornea dei nostri occhi trasformandosi in acidi solforici e solforosi. Visto che si tratta di sostanze corrosive l’occhio cerca di liberarsene attivando le ghiandole lacrimali. Un trucco per evitare che questo accada è tagliare la cipolla sotto l’acqua corrente!

Sai perchè alcune piante fioriscono di notte?La fioritura notturna, specie dove il clima è più torrido, ha molti vantaggi rispetto a quella diurna. Di notte la temperatura è minore quindi i fiori non si seccano nè risentono della perdita del nettare per evaporazione. Esistono inoltre gli impollinatori notturni: si tratta di insetti e farfalle con abitudini crepuscolari che, trasferiscono il polline da una pianta all’altra. La maggior parte delle piante notturne vive dove fa più caldo: pensiamo alle piante grasse, al tabacco, all’artemisia. I fiori prodotti sono poco colorati ma dal profumo fortissimo che attrae gli insetti notturni. Esiste inoltre una pianta la “Mirabilis Jalapa” detta anche “bella della notte” che per attirare gli impollinatori notturni utilizza i suoi petali che, al calar del sole, diventano fluorescenti!

Lo sai perchè si sconsiglia di bere tè e caffè in quantità eccessive? Tè e caffè sono sostanze eccitanti che agiscono sul nostro sistema nervoso. Pochi sanno che impiegano circa quindici minuti per cominciare ad agire sul cervello e raggiungono la massima concentrazione nel sangue dopo circa un’ora. Il fegato impiega da tre a sette ore per dimezzare il tasso di caffeina presente nel sangue. Dopo dieci ore, la concentrazione di caffeina è ancora pari al 25% della dose ingerita. Se si berrà un caffè alle cinque del pomeriggio o dopo cena, si andrà quindi a letto con una ricca dose di caffeina in circolo. Si consiglia quindi di limitare l’assunzione specie se si soffre di insonnia!

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Sai perchè? La rubrica curiosa per i nostri lettori.

Sai perché le mele aperte o sbucciate, dopo un po’ diventano scure? La spiegazione è scientifica: la buccia della mela è impermeabile e “cerosa” quindi protegge la polpa della mela dall’aria. Quando togliamo la buccia, invece, la mela comincia a ossidarsi: l’ossigeno contenuto nell’aria attiva una reazione chimica quando entra in contatto con delle molecole, contenute nella mela, chiamate polifenoli. E così, come per magia la mela diventa più scura: è ancora buona ma un po’ meno bella da vedere. Tutta colpa dell’ossidazione!!!

Sai perché le zanzare ci ronzano vicino alle orecchie? In realtà si tratta di una semplice impressione: le zanzare scelgono le “vittime” in base ai loro odori corporei e ronzano intorno al nostro corpo. A causa del bassissimo volume del ronzio, e date le dimensioni ridotte dell’animale, difficilmente le potremo sentire gironzolare ma le avvertiamo quando si avvicinano all’orecchio: quando, cioè, sono vicinissime. Inoltre le zanzare riescono a rilevare l’anidride carbonica fino a trenta metri di distanza. Dal momento che noi emettiamo  anidride carbonica attraverso il naso e la bocca, le zanzare sono attratte dalla nostra testa ed è per questo che ci girano intorno!

Sai perché i conigli muovono continuamente il naso? Le narici del coniglio permettono all’animale di controllare la quantità d’aria inalata: nelle giornate più calde, per regolare la temperatura corporea, il coniglio può far variare la frequenza dei suoi atti respiratori da 30 a 60 al minuto e quella dei battiti cardiaci da un minimo di 130 a un massimo di 325 al minuto.  Inoltre i conigli “vedono” con il naso, con esso scoprono l’ambiente circostante: dal riconoscimento dei membri del proprio gruppo alla scelta del cibo, dalla ricerca del compagno all’individuazione dei possibili pericoli, visto che sono soggetti a essere predati. Anche il labbro superiore, provvisto di lunghi e rigidi peli tattili, si muove in continuazione: un aiuto fondamentale per captare più informazioni.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Sai perchè? La rubrica curiosa per i nostri lettori.

Sai perché si lascia la mancia? La mancia è una piccola somma di denaro che è d’abitudine lasciare, oltre al dovuto, come ricompensa per un servizio ricevuto. In particolare si usa nel settore alberghiero e della ristorazione. L’origine deriva dal francese “manche”, cioè manica, e l’usanza si diffuse in tempi in cui la servitù non riceveva stipendio, ma solo vitto, alloggio e un vestito nuovo da far durare un anno. Le maniche dell’abito, inevitabilmente, erano le prime a consumarsi, perciò il padrone elargiva al servo una “mancia” per permettergli di comprare le maniche di ricambio. Oggi per la mancia ci sono abitudini diverse a seconda del Paese: si può dire che sia obbligatoria negli Stati Uniti e in Canada, mentre in Giappone viene considerata un’offesa, per il motivo che il buon servizio è considerato un dovere, perciò il cameriere non si aspetta alcun ulteriore riconoscimento economico. Nei Paesi europei la mancia è a discrezione dei clienti. Anche in Italia è facoltativa ed equivale a una piccola percentuale del conto del ristorante o dell’albergo, per il facchino o per il personale di pulizia.

Sai perché si dice che le chiocce sono brave mamme? Alcuni ricercatori hanno esposto un gruppo di galline ed i loro piccoli a stimoli disagevoli, per valutare se le chiocce rivelassero uno stato emotivo alterato nel veder soffrire i pulcini. L’esperimento consisteva nello sparare un semplice sbuffo d’aria ai piccoli ed uno alle galline. Agli stimoli le mamme hanno reagito diminuendo il consueto movimento di lisciarsi le penne, mentre si è abbassata la loro temperatura oculare, il che evidenzia uno stato di all’erta. Se l’aria era diretta ai pulcini emettevano invece una vocalizzazione materna anche se i piccoli non sembravano a disagio. La gallina è quindi capace di provare un certo grado di empatia verso i suoi piccoli.

Sai perché i conigli muovono continuamente il naso? Le narici del coniglio permettono all’animale di controllare la quantità d’aria inalata: nelle giornate più calde, per regolare la temperatura corporea, il coniglio può far variare la frequenza dei suoi atti respiratori da 30 a 60 al minuto e quella dei battiti cardiaci da un minimo di 130 a un massimo di 325 al minuto.  Inoltre i conigli “vedono” con il naso, con esso scoprono l’ambiente circostante: dal riconoscimento dei membri del proprio gruppo alla scelta del cibo, dalla ricerca del compagno all’individuazione dei possibili pericoli, visto che sono soggetti a essere predati. Anche il labbro superiore, provvisto di lunghi e rigidi peli tattili, si muove in continuazione: un aiuto fondamentale per captare più informazioni.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Feng Shui: architettura e colori per rendere confortevole la nostra casa.

Per rendere gli ambienti della nostra casa accoglienti e confortevoli possiamo affidarci al Feng Shui un’antica disciplina orientale che unisce i colori all’architettura: i due elementi in questione sono la chiave per progettare al meglio il nostro living. L’obiettivo del Feng Shui è relazionarci all’armonia della natura per trarre beneficio dalle energie positive.

La scelta parte quindi dai colori: per ambienti come cucina , studio e salotto secondo la filosofia Feng Shui, i colori più indicati sono quelli tenui quali il giallo o il verde chiaro che stimolano la tranquillità e la convivialità. I colori possono essere anche abbinati all’esposizione delle varie stanze: l’acqua è l’elemento legato al blu ed orientato a Nord;il legno è l’elemento legato al verde ed orientato ad Est; il fuoco è l’elemento legato al rosso ed orientato a Sud mentre la terra è l’elemento legato al giallo ed orientato a Ovest.

Secondo il Feng Shui si dovrebbe dormire con la testa rivolta a Nord pertanto le stanze destinate alle ore di sonno possono avere pareti nelle sfumature del blu per migliorare la zona del relax. Difficile invece abbinare i toni del rosso: il Feng Shui considera tale colore un sinonimo di vitalità. Istinto e passione ma va dosato con moderazione pertanto può essere utilizzato per i tessuti, i suppellettili, i tappeti ed i quadri. La scelta del colore diventa una punto importante proprio perché si sta imponendo il dissolvimento dei confini tra la cucina e la classica zona giorno. Ciò significa anche che i mobili del soggiorno e quelli della cucina sono destinati a diventare sempre più simili, sia per quanto riguarda lo stile che per quanto riguarda i materiali. La parola d’ordine per la cucina moderna diventa quindi, in linea con il Feng Shui, una vera e propria “combinazione” di materiali diversi, tra cui vetro, acciaio e legno, e colori neutri in grado di creare continuità .

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Nuova rubrica, piccolo chimico. Il giardino sommerso.

Oggi inseriamo una nuova rubrica. Il piccolo chimico. Si tratta di piccoli esperimenti curiosi da spiegare ai nostri lettori. Il Primo esperimento di cui parliamo oggi è il giardino sommerso. Questo esperimento vi sbalordirà: stiamo parlando della creazione di un giardino subaqueo che verrà costruito non con piante ma utilizzando i prodotti chimici. Vi saranno necessari un mezzo litro di soluzione di silicato di sodio (quella sostanza che serve per conservare le uova), circa 15 grammi di solfato di rame in cristalli, circa 250 grammi di sabbia pulita (l’ideale sarebbe la sabbia bianca da giardino), qualche frammento di alluminio (lavate qualche tappo di bottiglia da latte e tagliatelo in sottili striscioline) e un po’ di chiodini di ferro lunghi 2-3 centimetri. Una volta radunati questi articoli e vi servirà un recipiente di vetro, quanto più fondo e largo possibile. A questo punto potete cominciare a fare il giardino.

Si mette uno strato di sabbia sul fondo del recipiente per uno spessore di circa quattro centimetri. Poi si mescola il silicato di sodio con un litro e mezzo d’acqua, tenendolo pronto per versarlo nel recipiente. A questo punto si spargono qua e là sulla sabbia i chiodini di ferro, le striscioline di alluminio e una parte dei cristalli blu di solfato di rame che andranno spinti bene sotto la superficie, che andrà spianata. Conclusa questa operazione bisogna versare nel recipiente la soluzione di silicato di sodio: fate molta attenzione in modo da non smuovere la sabbia. Infine ponete il tutto sul davanzale di una finestra o in qualche altro posto dove possa rimanere tranquillo.

Nel giro di circa tre giorni vedrete crescere dalla sabbia delle bellissime piante: saranno piante leggiadre dai colori sgargianti, ma per ora non saranno visibili in modo perfetto perché la soluzione di silicato di sodio è parecchio torbida.
Per ottenere la limpidezza, il recipiente va portato con delicatezza sul lavandino per far entrare nel vaso un pò di acqua fredda. L’acqua non deve fluire rapidamente, se si vuole evitare che gli “alberi” si rovinino. Una precauzione utile potrebbe essere quella di legare per un estremo uno straccio attorno al rubinetto in modo che l’altro estremo risulti immerso nel recipiente; poi si apre lentamente il rubinetto. Dopo circa mezz’ora l’acqua pulita avrà sostituito il silicato di sodio e si potrà vedere il giardino in tutto il suo splendore.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Bonus cultura 2018.

I giovani che hanno appena compiuto 18 anni possono usufruire del bonus cultura consistente in 500 euro. Per ottenerlo basta una semplice registrazione sul sito web 18app, entro e non oltre il 30 giugno 2018, che da l’accesso a buoni da spendere presso gli esercenti abilitati. Tali buoni potranno essere utilizzati durante tutto il 2018, fino al 31 dicembre per acquisti relativi a: libri, ebook, audiolibri, cd musicali, dischi in vinile, dvd musicali (non cinematografici), musica registrata (mp3 acquistati da store online), cinema (biglietti o abbonamenti), concerti (biglietti o abbonamenti) teatro o danza (biglietti o abbonamenti), eventi culturali come festival o fiere, corsi di musica, teatro, danza, corsi di lingua straniera.

Come accedere al bonus? Per scaricare e stampare i buoni basta collegarsi al sito web 18app oppure utilizzare l’applicazione per smartphone. Bisogna inoltre possedere la SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) per accedere ai siti della pubblica amministrazione.

L’identità digitale SPID viene fornita dai cosiddetti identity providers, che attualmente sono Poste, Tim, Infocert, Intesa, Aruba, Namirial. Per maggiori informazioni sulla procedura di richiesta basta visitare il sito www.spid.gov.it/richiedi-spid.

Una volta ottenuta la SPID, ad autenticazione avvenuta sul provider di riferimento, si tornerà automaticamente sul sito 18app, per completare la registrazione dei dati ed entrare nella parte privata della piattaforma con il proprio bonus a disposizione.

Per usare il bonus si clicca su “genera nuovo buono” che rimanda ad una serie di scelte tra cui la tipologia di negozio, fisico o online, la tipologia di acquisto, e l’importo del buono da generare. Verrà così generato un codice buono che potrà essere inserito online negli appositi spazi oppure potrà essere mostrato al commerciante, il quale lo validerà tramite il proprio terminale. Per poter accettare i buoni relativi al bonus cultura, l’esercente deve essere registrato al portale in modo da avere un proprio punto di accesso per validare i buoni in tempo reale e ricevere gli importi dovuti. L’elenco delle attività che accettano i buoni è posto sulla pagina www.18app.italia.it/BeneficiarioWeb/#/ mentre, se nella propria città non dovessero tesserci negozi abilitati basta comprare online dove anche le spese di spedizione verranno incluse nel buono stesso. In caso di dubbi si possono chiedere informazioni ai negozianti, cercare sulle sezioni apposite presenti nei siti internet dei negozi online ma, soprattutto, si può fare riferimento al PDF con tutte le principali domande e risposte presente sul sito ufficiale 18app.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile