Angelo Fossaceca. Un ottimo impianto di distribuzione carburanti e GPL a Trivento (CB)

Quando un imprenditore è capace di credere in una idea, visualizzarla quando non esiste ancora e realizzarla nel migliore dei modi con entusiasmo e ottimismo allora è sicuramente un ottimo imprenditore. Nel 2018 il sig. Angelo Fossaceca ha realizzato con tenacia il  suo sogno, ovvero un importante impianto di distribuzione carburanti e GPL allo stesso tempo molto bello, nella cittadina di Trivento in Molise nella provincia di Campobasso. Il suo impegno e la sua dedizione sono state ripagate con soddisfazioni economiche e con la gratitudine dei suoi clienti ai quali ha offerto un ottimo servizio attuando anche una politica di risparmio.

Angelo Fossaceca infatti è il solo che offre il carburante (che proviene dal fornitore Eni) servito al prezzo del self-service avvalendosi di un collaboratore assunto che lo coadiuva esclusivamente per lo svolgimento dell’esercizio. Gli automobilisti sanno che quei centesimi che risparmiano ogni volta che si servono presso il distributore di Angelo alla fine dell’anno alleggeriscono il bilancio familiare. Come si può osservare nella foto all’interno di questo articolo l’impianto è uno dei più moderni, molto sicuro e ospitale. Con coraggio e molta volontà i sig. Angelo Fossaceca ha realizzato qualcosa che ama di sicuro raggiungendo il successo con molto coraggio, quello che si addice ai veri imprenditori. La prossima e interessantissima sfida di Angelo sarà quella di aprire un centro gomme con una vastissima fornitura per tutti gli autoveicoli. Una grande sfida per un grande imprenditore.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Prezzi più bassi per diesel e benzina.

Una bella notizia per gli automobilisti italiani che vedranno diminuire nei prossimi giorni i prezzi di benzina e diesel. La novità è dichiarata in un comunicato stampa dal presidente della Figisc Confcommercio. Nell’ annuncio in cui si legge che nei prossimi giorni le condizioni saranno favorevoli alla diminuzione dei prezzi medi relativi ai carburanti.

Il greggio di riferimento è infatti fortemente diminuito sul mercato, con una variazione di -5,32 euro al barile pertanto la quotazione internazionale dei prodotti lavorati è scesa di 4,7 centesimi al litro per il gasolio, e di 5,1 centesimi al litro per la benzina. Con l’aggiunta dell’Iva, le variazioni per i prodotti sono, rispettivamente pari a -5,7 e -6,2 centesimi al litro. Una buona notizia visto che nell’ultimo periodo il costo dei carburanti era notevolmente cresciuto soprattutto presso i rifornitori in autostrada dove il prezzo della benzina sfiorava i due euro al litro.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

L’anidride carbonica diventerà presto un carburante

L’anidrida carbonica diventerà un carburante grazie alla scoperta dei ricercatori dell’Università della California del Sud che sono riusiti a trasformare il 79% di anidride carbonica in metanolo mediante un processo che avviene a temperature relativamente basse e che è alimentato da energie rinnovabili.

Lo studio è stato pubblicato sul Journal of The American Chemical Society. Per riuscire nell’impresa, i ricercatori hanno immesso aria in una soluzione acquosa di un composto chiamato pentatilenesammina, aggiungendo un catalizzatore in rutenio per aiutare l’idrogeno a legarsi alla CO2 sotto pressione. Quindi hanno riscaldato la soluzione tra i 125 e i 165 gradi centigradi. In questo modo è avvenuta la conversione del 79% dell’anidride carbonica in metanolo, un eco-carburante per motori a combustione interna. A differenza di altri sistemi, spiegano gli scienziati, il nuovo metodo funziona anche con basse concentrazioni di CO2 come quella presente nell’aria (400 parti per milione, ovvero lo 0,04% del volume). Il vantaggio è duplice: da un lato la capacità di attivare il processo a temperature notevolmente più basse consente l’utilizzo di energie verdi, dall’altro si fa concreta la possibilità di ridurre le quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera.

E’ ancora lunga la strada per rendere il sistema operativo su larga scala. “Dobbiamo imparare a gestire il carbonio, questo è il futuro”, ha osservato il chimico Surya Prakash, autore dello studio. Il metanolo così ottenuto “oggi di certo non farà concorrenza al petrolio, che è a circa 30 dollari al barile. Questo è il futuro”, spiega Prakash. I tempi però non saranno brevi ma gli esperti contano di portare questo sistema a un uso industriale nel giro di 5-10 anni.

di Umberto Buzzoni

Ridotta del 20% la spesa energetica italiana ma il prezzo della benzina non scende per l’effetto delle tasse

di Umberto Buzzoni

Secondo le stime dell’Unione petrolifera nel 2014 la fattura energetica italiana, cioè la spesa sostenuta per le forniture dall’estero, subirà una riduzione di circa il 20% rispetto al 2013 pari a 11 miliardi di euro. Un vero e proprio crollo dovuto in particolare nella prima parte dell’anno al calo dei consumi per il caro prezzi e dall’inizio dell’estate alla diminuzione delle quotazioni del greggio che comporteranno una fattura petrolifera di 25 miliardi che rappresenta una riduzione del 18% rispetto al 2013.

Il prezzo del greggio è tornato ai livelli del mese di novembre del 2010 ma la benzina costa circa 27 centesimi in più (23 per tasse e 4 per l’effetto cambio) e il gasolio circa 33 centesimi in  più (28 per tasse e 5 per l’effetto cambio). L’aumento della componente fiscale ha annullato i vantaggi per gli automobilisti infatti al netto degli aumenti fiscali il gasolio meno di 1,20 euro e la benzina costerebbe meno di 1,40 euro al litro.

In Italia la tassazione sulla benzina è pari al 63% del prezzo finale mentre la media europea è del 58% e sono inoltre previsti altri aumenti fino al 2021 per un totale di oltre 3,2 miliardi di euro che sarebbe pari a 10 -12 centesimi.

La contrazione della domanda di energia in Italia rispetto al 2013 riguarda praticamente tutte le fonti ad eccezione delle rinnovabili che registreranno un aumento del 3,9% e anche nel 2014 si conferma il petrolio come principale fonte di energia.

«Il prezzo non è pervenuto» La beffa dei cartelli sulla benzina

prezzoda Corriere.it

Pochi, spenti oppure incompleti. Basta fare un viaggio in autostrada per capire che, sei anni dopo, la «rivoluzione» dei cartelloni elettronici con i prezzi dei carburanti (i cosiddetti «benza-cartelloni») s’è trasformata in decine di totem ingombranti. Che non danno l’informazione più importante: qual è la pompa più conveniente? Certo, bisognerebbe anche chiedersi che fine abbiano fatto quei pannelli. Perché qui, nel tratto che da Milano porta a Brescia – mentre sullo fondo incombono nuvoloni neri che poi diventeranno pioggia, vento e grandine – se ne incontra soltanto uno. In cento chilometri. Non è una cosa da poco. Secondo Altroconsumo se i cartelloni elettronici funzionassero davvero si potrebbe risparmiare il 5% sul prezzo della benzina e il 4% su quello del gasolio. In cifre: quasi 6,4 milioni di euro in meno. Ma dopo una legge sulle liberalizzazioni (nel 2007) e due decreti che impongono una maggiore trasparenza (nel 2013) il risultato non è confortante. Anche in questi giorni. Il pannello lungo la tangenziale Est di Milano, vicino all’uscita Linate, non dà segni di vita. Poco meno di un anno fa all’interno dello stesso dispositivo funzionavano due caselle su sei. Il totem all’altezza di Brescia Ovest, invece, è acceso. Ma sui quattro distributori più vicini soltanto un esercente indica i prezzi. Gli altri risultano tutti «n.p.», «non pervenuto». Stesso destino anche per il cartellone di Brescia Est: tre pompe senza prezzo, soltanto una aggiornata. Va un po’ meglio lungo l’A1 nel tratto Firenze-Bologna: il dispositivo poco dopo lo svincolo di Barberino riporta le cifre di tre distributori su quattro. L’altro, nemmeno a dirlo, «non pervenuto». Più giù la situazione peggiora di nuovo. Ecco la Firenze-Roma: il pannello elettronico indica i prezzi di due distributori (i più vicini) su quattro. Un altro, nei pressi dell’uscita Ponzano/Soratte, segue il destino del fratello di Milano-Linate: spento.

Con gli sconti del weekend Eni quadruplica le vendite: esaurite le scorte

fonte: ilsalvagente.it

“Riparti con Eni” è un successo, e lo dimostrano gli automobilisti che questo weekend hanno fatto rifornimento dal cane a 6 zampe. Grazie all’iniziativa che dalle 13 di sabato 23 giugno (fino alle 7 di questa mattina) ha fatto abbassare benzina e diesel rispettivamente a 1,580 e 1,480 euro al litro. Oltre due milioni i clienti solo nella giornata di sabato, mentre più in generale i volumi di vendita delle stazioni aderenti sono stati in media pari a 4 volte il livello medio antecedente l’avvio della promozione, in crescita del 30% rispetto al primo week end di lancio della campagna. Il flusso ininterrotto di clienti ha portato circa 120 stazioni di servizio (meno del 5% del totale aderenti) a sospendere le vendite per esaurimento scorte.

Resiste solo Q8

A “seguire” gli sconti del finesettimana di Eni rimane solo Q8, che ha fissato prezzi simbolicamente inferiori di un millesimo, dalle 24 di venerdì alle 7 di oggi, sugli impianti self pre-pay Q8easy e su parte di quelli a marchio Q8. La settimana scorsa era scesa in campo anche Esso con sconti perfino superiori ma su un numero più limitato di impianti. Questa volta, invece, la compagnia americana ha deciso di restare più defilata, probabilmente giudicando non sostenibili a lungo i costi della promozione Eni e limitandosi a interventi inferiori (in genere fino -10,5 cent su impianti SelfPiù).

 

Benzina, è guerra di sconti: Esso e Q8 rispondono a Eni

da Adico

Dopo la mossa di Eni con i forti ribassi su Iperself nel weekend (l’iniziativa “Riparti con Eni” prevede riduzione del prezzo di benzina a e gasolio pari a circa 20 centesimi al litro rispetto al prezzo praticato in modalità servito) sugli impianti self-service è scattata la guerra di sconti con la risposta di altre compagnie. Come emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it, se Eni ha portato fra sabato e domenica benzina e diesel rispettivamente a 1,600 e 1,500 euro/litro su circa 3.000 punti vendita, Q8 ha risposto con ribassi su Q8Easy a 1,495 e 1,595 euro/litro per benzina e diesel.

Anche Esso abbassa il prezzo

Oltre ad Eni e Q8, anche Esso ha praticato uno sconto nel weekend: almeno 21 cent euro/litro in meno rispetto al prezzo provinciale consigliato servito.

In alcune centinaia di impianti Esso il prezzo minimo della benzina è stato portato a 1,595 euro/litro e quello del disel a 1,495.

Anche le pompe no-logo, già tradizionalmente competitive, hanno risposto con prezzi al ribasso: 1,499 e 1,599 euro/litro per disel e benzina.

La guerra dei prezzi

Il risultato a tutto vantaggio dei consumatori, che hanno fatto il pieno a prezzi ridotti e non solo da Eni, Esso e Q8. Ma è solo l’inizio: la prossima settimana anche gli altri saranno costretti a promuovere iniziative a difesa delle rispettive quote di mercato.

I prezzi medi nazionali sul servito intanto restano a 1,821 euro/litro per la benzina, 1,708 per il diesel e 0,811 per il Gpl. Punte massime per la benzina sotto a 1,900 euro/litro (1,898), diesel a 1,746 e Gpl 0,840.

Da sabato e per tutta l’estate, Eni fa uno sconto speciale per i clienti che nel fine settimana (quindi solo sabato e domenica) si riforniranno nelle stazioni iperself.

L’operazione si chiama “Riparti con Eni” e si realizzerà con una riduzione del prezzo di benzina e gasolio pari a circa 20 centesimi al litro rispetto al prezzo praticato in modalità servito, equivalente ad un risparmio di 10 euro su un pieno da 50 litri.

Secondo le stime della stessa compagnia petrolifera, lo sconto per litro sarà pari a circa 2 volte quello massimo finora praticato dalle stazioni no logo e dalla grande distribuzione, e sarà il più basso d’Europa.

Q8 rilancia: “Da noi sconti superiori”

Un’operazione accolta da un coro di polemiche.

“Iniziativa incomprensibile”: commenta infatti Q8, perché “sottocosto”. Ma la compagnia ribatte: il nostro taglio dei prezzi “sarà persino superiore per entità e durata nei weekend”.

Assopetroli chiede verifiche all’Antitrust

Più dura, invece, la reazione di Assopetroli Assoenergia, che chiede verifiche all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

“L’Antitrust verifichi se lo sconto di 20 centesimi sui carburanti annunciato da Eni sia compatibile con la concorrenza”: chiede il presidente Franco Ferrari Aggradi. “Questa campagna – sottolinea – benchè ad un primo impatto sembrerebbe avere solo effetti positivi per il consumatore, dovrebbe invece essere passata sotto la lente di ingrandimento dell’Antitrust per le ricadute sul mercato della distribuzione dei carburanti”.