Cosa cambieresti? Change.org il portale di petizioni online

di Umberto Buzzoni

“Change.org è la più grande piattaforma di petizioni al mondo che incoraggia le persone, dovunque si trovino, a realizzare il cambiamento che loro vogliono vedere.” come spiegano nella versione italiana del portale https://www.change.org/it.

Questo portale on-line gratuito di campagne sociali è stato fondato nel 2007 negli Stati Uniti e dal luglio del 2012 è stato lanciato anche in Italia. La piattaforma trova la sua fonte di finanziamento nella pubblicità sotto forma di petizioni sponsorizzate della stessa logica dei video sponsorizzati di YouTube.

Nel sito dichiarano “Ci sono oltre 70 milioni di utenti in 196 Paesi (2.3 milioni solo in Italia) che ogni giorno usano Change.org per trasformare le proprie comunità a livello locale, nazionale e globale. Che si tratti di una madre che combatte contro il bullismo nella scuola di sua figlia, di clienti che fanno pressione sulle banche per eliminare una tassa ingiusta o di cittadini che denunciano funzionari corrotti, migliaia di campagne lanciate da persone come te sono state vinte grazie ai nostri strumenti. E molte altre vengono vinte ogni settimana. Stiamo vivendo un momento eccezionale, in cui la possibilità di fare la differenza è più grande che mai. Se prima unire le persone dietro una causa richiedeva fatica, soldi, tempo e infrastrutture complesse, oggi la tecnologia ci ha reso più connessi.”

Una petizione non è altro che un documento che viene sottoscritto da tante persone e che è indirizzato ad uno specifico ente pubblico o privato. Non avendo valore legale, per raccogliere le firme non è necessario presentare un documento d’identità quindi si può sottoscrivere anche on-line. Il vero valore delle petizioni è in realtà rappresentato dal numero di persone che le sottoscrivono dato che una singola voce spesso viene ignorata ma il volere di migliaia di persone viene preso in considerazione anche dalle grandi imprese.

Una petizione italiana presentata da Stefano Corradino, che chiedeva l’espulsione dell’europarlamentare Mario Borghezio dal Parlamento europeo, a seguito delle offese razziali nei confronti del Ministro Kyenge, dopo aver raggiunto le 130 mila firme, è stata consegnata al Presidente del Parlamento Europeo Martin Shulz e quello stesso giorno Borghezio è stato espulso dal gruppo parlamentare Egf di cui faceva parte.

Grazie al lavoro fatto dai fondatori Ben Rattray, Darren Haas e Adam Cheyer, tutti noi possiamo creare una petizione o sottoscrivere una già esistente e mobilitare in poco tempo centinaia di persone localmente o centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, rendendo governi e associazioni più reattivi e responsabili.

Alcune Vittorie

>>Licenziata per il cancro; chiedo di tornare a lavorare
Questa petizione ha creato un cambiamento con 80.320 sostenitori!
https://www.change.org/p/licenziata-per-il-cancro-chiedo-di-tornare-a-lavorare

>>No alla depenalizzazione dei reati contro gli animali
Questa petizione ha creato un cambiamento con 73.332 sostenitori!
https://www.change.org/p/no-alla-depenalizzazione-dei-reati-contro-gli-animali

Alcuni esempi di Petizioni sottoscrivibili

>>Controlli psichiatrici regolari per i piloti
Mancano ancora 603 firme per raggiungere 15.000
https://www.change.org/p/controlli-psichiatrici-regolari-per-i-piloti

>>Introduzione del reato di omicidio stradale
Mancano ancora 40.042 firme per raggiungere 200.000
https://www.change.org/p/all-assassino-di-mia-figlia-stella-non-deve-esser-concesso-il-patteggiamento

Come disattivare il servizio Sms My Wind diventato a pagamento

di Umberto Buzzoni

MyWind è il servizio che tramite SMS informa delle chiamate ricevute mentre il cellulare è spento, non raggiungibile o occupato in un’altra conversazione. Per ogni chiamata persa si riceve un messaggio con il numero di chi ti ha chiamato e la data e l’ora della chiamata.

Quando si compra una scheda ricaricabile il servizio My Wind viene attivato in automatico ma come si legge nel sito Wind dal 15 Dicembre 2014 è divenuto a pagamento per tutti i clienti ricaricabile.

Sms inviato da Wind agli utenti ricaricabile:
“Gentile Cliente, dal 25/02/15 cambiano le condizioni di My Wind, il servizio che la informa con un sms su chi l’ha cercata. Il costo sarà di 19cent per 7gg incluso quello di ricezione del primo sms e sarà addebitato solo in caso di fruizione del servizio. Può disattivare al 403020 o recedere dai servizi Wind senza costi entro il 24/02/15. Info su Wind.it

Il 30 dicembre Wind ha comunicato nel sito ufficiale il cambio delle condizioni. “Il 15 dicembre 2014 il servizio diventa a pagamento per i clienti con ricaricabile e piano tariffario “Wind 1″ e “Wind al secondo. Il 23 gennaio 2015 diventerà a pagamento per i tutti gli altri piani tariffari, ad eccezione di “Wind 12″, per il quale seguirà un SMS informativo sulla data effettiva di applicazione del costo. A seguito della presente proposta di modifica delle condizioni contrattuali puoi esercitare il diritto di recesso da tutti i servizi Wind, senza penali né costi di disattivazione, come previsto dall’art. 70 comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, inviando comunicazione entro la data riportata nel messaggio ricevuto, con lettera raccomandata A.R. al seguente indirizzo: Wind Telecomunicazioni SpA – Servizio Disdette – Casella Postale 14155 – Ufficio Postale Milano 65 – 20152.”

Dopo aver chiamato il 403020 per richiedere la disattivazione bisogna tenere in conto che in caso di portabilità del numero il servizio è attivo sia sulla SIM provvisoria che sulla SIM su cui sarà trasferito il numero richiesto quindi la disattivazione si deve richiedere sia per la SIM provvisoria che per quella definitiva.

Il costo del servizio si applica anche con credito zero e segreteria telefonica attiva ma non funziona se è impostato il trasferimento di chiamata verso un altro numero di telefono. Inoltre il servizio si riattiva quando viene disabilitato il trasferimento di chiamata verso la segreteria telefonica o altro numero e in tal caso si dovrà richiedere nuovamente la disattivazione.

Una giornata nella Pontificia Fonderia di Campane Marinelli

di Umberto Buzzoni

Recentemente sono stato invitato a visitare la famosa Pontificia Fonderia di Campane Marinelli dal proprietario Armando Marinelli. Insieme ad Armando ho potuto assaporare il trascorrere dei secoli nell’antica Fonderia, ove i profumi del bronzo, l’accurata artigianalità, e i suoni prodotti dalle campane sembrano aver fermato il tempo. Mille anni di storia avvolgono la Pontificia Fonderia, famosa in tutto il mondo per le campane costruite per tantissime occasioni.

Fiore all’occhiello della nostra Italia, l’unica Fonderia di quello che un tempo era un vasto settore occupato da molti “campanari”, ed oggi, ma ormai da decenni, è rimasta la sola a detenere il privilegio di costruire le campane apprezzate e richieste in ogni angolo del mondo. Come dimenticare le campane del Santuario di Lourdes e ancora, del Santuario di Medjugorje, e ciò solo per citare alcuni dei luoghi in cui le campane di Agnone fanno vibrare il loro suono e ricordare che la Fonderia Marinelli già agli inizi del secolo scorso, per la sua dedizione al settore religioso, ha ottenuto il titolo di Pontificia dal Papa Pio XI, oltre ad aver avuto il privilegio di ricevere le visite di diversi Pontefici, in ultimo Giovanni Paolo II, che si recò anche a visitare l’annesso Museo della Fonderia.

Biase Totaro, Umberto Buzzoni e Alberto Iaciancio

Biase Totaro, Umberto Buzzoni e Alberto Iaciancio

La visita – guidata direttamente dal proprietario Armando Marinelli – ha visto la presenza di Mauro Marinelli, cugino di Armando. Mauro Marinelli è Comandante della Polizia Stradale di Agnone che con spirito di grande abnegazione ha portato aiuto a tantissimi automobilisti in serie difficoltà durante le recenti nevicate, insieme agli uomini della sua squadra. Lavoro svolto con estrema passione dimenticando persino i giorni di festa. Altra presenza è stata quella di Alberto Iaciancio, Assistente Capo della Squadra Mobile di Isernia, giovane, ma già pluriencomiato per il lavoro svolto, grazie al grande intuito investigativo che lo contraddistingue, oltre ad essere da sempre in prima linea contro la criminalità organizzata.

E per concludere, la comitiva in visita alla Pontificia Fonderia è stata partecipata anche dal mio caro amico Biase Totaro, imprenditore, conosciuto nell’ambiente molisano per le sue spiccate doti di progettazione, di cordialità e disponibilità nei confronti di coloro che costantemente gli si rivolgono per il suo operato.

Una giornata, dunque, all’insegna della distensione, del profumo del tempo cristallizzato nel suono intramontabile delle campane di Angone, e oggi come ieri, come un millennio fa, Agnone fa risuonare l’antica Pontificia Fonderia Marinelli nello scenario mondiale, come se il tempo non fosse mai trascorso.

Un salto nella realtà virtuale con i Video a 360 gradi di YouTube

di Umberto Buzzoni

YouTube ha aggiunto il supporto per i video a 360 gradi e al momento è disponibile soltanto su dispositivi Android e con una ridotta sezione di filmati che possono essere sfruttati per la visione a 360 gradi. Gli utenti che possiedono l’app YouTube per Android mentre guardano il video semplicemente muovendo il telefono o il tablet potranno cambiare l’angolazione di visualizzazione. Questa funzione si potrò utilizzare anche su youtube.com o con i video incorporati muovendo il mouse per cambiare il punto di vista. Secondo le dichiarazioni rilasciate a breve sarà disponibile anche su iPhone, iPad e altri dispositivi.

“Per esempio, si può mostrare ai fan non solo il vostro concerto, ma anche il palco e la folla che vi circonda, il cielo e la curvatura della Terra mentre siete in caduta libera con la vostra WingSuit. Oppure si può realizzare un video presentando agli spettatori storie diverse a seconda di dove dirigono il loro sguardo. Solo voi conoscete i limiti della vostra fantasia.” ha dichiarato Google Italia.

Per quanto riguarda la creazione di questi video, le videocamere a 360 gradi attualmente compatibili con YouTube sono 360cam di Giroptic, Allie di IC Real Tech, SP360 di Kodak e Theta di Ricoh. Inoltre come si legge nel Centro di Assistenza, “YouTube al momento supporta i video a 360 gradi con 24, 25 o 30 fotogrammi al secondo. Presto saranno supportate frequenze fotogrammi più elevate. Oltre alle videocamere indicate qui sopra, i video a 360 gradi possono essere creati utilizzando sostegni per videocamere personalizzati e software per lo stitching di terze parti come Kolor Autopano.”

>> Video disponibili a 360 gradi

Chiamate gratuite con WhatsApp: ricevere l’invito per attivarlo

di Umberto Buzzoni

WhatsApp conta 465 milioni di utenti attivi al mese e il 19 febbraio è stato comprato da Facebook per 19 miliardi di dollari. A gennaio fu annunciata l’uscita della versione PC del servizio (WhatsApp Web), compatibile con tutti i telefonini Android, Windows Phone e BlackBerry ma non con i dispositivi Apple.

Durante il Mobile World Congress a Barcellona, il fondatore di WhatsApp, Jan Koum, ha annunciato che entro l’estate sarà disponibile la nuova funzione di Chiamate gratuite su piattaforma iOS (Apple) e Android ed in un secondo momento anche su Windows Phone e Blackberry. L’aggiunta del Voice Over Ip permetterà di effettuare chiamate gratuite sfruttando una connessione dati sia con rete WiFi sia con rete cellulare 3G.

Il servizio non è più in versione beta ed è arrivato finalmente in Italia, ma l’attivazione non è automatica bensì funziona per invito. Per ora è disponibile solo per Android e per poterlo utilizzare è necessario aggiornare WhatsApp ( almeno versione 2.11.561) e soprattutto ricevere una telefonata da chi già dispone del servizio. Al momento il numero di utenti a cui viene concesso il servizio è limitato e si sconsiglia di inserire il proprio numero di telefono in siti che garantiscono la ricezione dell’invito per il rischio spam e malware.

Apple Research Kit il nuovo programma per la ricerca medica

di Umberto Buzzoni

Il colosso Apple ha ideato Research Kit una piattaforma open source realizzata con l’obiettivo di dare alla ricerca medica un’ampia platea di volontari per effettuare alcune tipologie di test. I dati forniti dai volontari vengono poi filtrati e resi disponibili per i ricercatori che possono così analizzarli e migliorare la ricerca.

La quantità di persone che possiede uno smartphone o un tablet e che potrebbe prestarsi come volontario rappresenta il punto di forza di questa innovativa piattaforma in confronto con il numero di persone nettamente inferiore che partecipano agli studi tradizionali ed in particolare se si pensa alla eterogeneità dei dati che possono provenire da qualunque paese nel mondo.

Dal momento in cui è stato presentato, nell’evento dedicato ad Apple Watch e il nuovo MacBook, nelle prime 24 ore si sono registrati 11 mila utenti come volontari per un programma di studi per problemi cardiovascolari.

Vi sono perplessità riguardo l’anonimato dell’utente che sembra non sia realmente garantito poiché anche se le applicazioni inviano i dati in forma totalmente anonima pero’ chi si occupa della gestione delle app può concedere autorizzazioni a ricercatori qualificati esterni.

Si presenta inoltre il dubbio sulla qualità dei dati raccolti dato che non si tratta di misurazioni effettuate con apparecchiature certificate e gli utenti possono inviare dati che non sono stati sottoposti a controlli ma come ha dichiarato Todd Sherer, CEO della Michael J.Fox Foundation per la ricerca sul Parkinson, attualmente può rappresentare un valido complemento alle metodologie tradizionali.

Una pillola tecnologica per scoprire le malattie dell’intestino

di Umberto Buzzoni

Il gas presente nel nostro intestino potrebbe nascondere informazioni importanti per diagnosticare precocemente diverse patologie come il cancro al colon e la sindrome dell’intestino irritabile. Un gruppo di ricercatori australiani della Rmit University di Melbourne, partendo da queste considerazioni, ha sviluppato una pillola tecnologica in grado di fornire una panoramica senza precedenti dei gas presenti nel corpo al fine poi di individuare le eventuali malattie.

“Sappiamo che i microrganismi intestinali producono gas come un sottoprodotto del metabolismo, ma si sa molto poco su come questo influenzi la nostra salute”, ha detto Kalantar-Zadeh, ingegnere elettronico della Rmit University di Melbourne. “Essere in grado di misurare con precisione i gas intestinali potrebbe accelerare la nostra conoscenza di come specifici microrganismi dell’intestino contribuiscono a disturbi gastrointestinali e all’efficienza dell’assunzione di cibo”.

La tecnopillola, dopo essere stata deglutita, arriva nell’intestino dove esegue un monitoraggio dei gas presenti ed invia segnali a un telefono cellulare. La capsula e’ lunga 10 millimetri e costa 10 dollari. Il dispositivo, ora in sperimentazione, è composto da un involucro protettivo, una membrana permeabile, un sensore per i gas, un microprocessore, una piccola batteria e un trasmettitore wireless.