Passi avanti nella Ricerca grazie a modelli di ossa e organi in 3D

Un osso fratturato, i polmoni o il cuore ricostruiti e stampati in 3 dimensioni, in modo che il chirurgo possa provare l’intervento prima sulla copia e poi sul paziente. Di questo e altri possibili sviluppi della stampa 3D in campo biomedico, già protagonista dei ‘medical drama’ in tv, si è discusso oggi al JOBday, organizzato dal Campus Biomedico di Roma.

La 3D Medical, start up italiana che realizza queste copie tridimensionali, ha incontrato i giovani laureati in medicina ed illustrato le nuove possibilità offerte dalla tecnologia. “Grazie all’uso della modellazione tridimensionale e delle stampanti 3D siamo in grado di produrre, a partire da immagini Tac o Risonanza magnetica, parti anatomiche” specifiche per i singoli pazienti. “I modelli sono realizzati sull’esatta anatomia del soggetto e rappresentano in dettaglio la parte da trattare. Il chirurgo potrà così avere un modello stampato ancora prima della chirurgia”, ha spiegato Massimiliano Romiti, amministratore di 3D Medical, principale start up del settore nel nostro Paese.

Oltre agli effetti positivi sulla cura dei pazienti, sono attesi importanti risultati anche nel campo dell’occupazione. “Il settore cresce a una velocità frenetica tanto che, secondo gli analisti di Canalys, potrebbe generare un giro di affari superiore ai 20 miliardi di dollari entro il 2020. C’è moltissimo interesse, visto che la stampa 3D ha portato una ondata di innovazione che non si vedeva da molti anni”, aggiunge.

Quali sono, dunque, le occupazioni del futuro legate alla stampa 3D in campo biomedicale? “Verranno create categorie completamente nuove, come, per esempio, quella di Modellatore 3D; chi sarà pronto ad apprendere le nuove competenze richieste dal mercato, sarà anche in grado di crescere professionalmente in un’industria che rappresenta il futuro”, aggiunge Romiti. Medical 3D ne è convinta, tanto da assumere personale: “Ci siamo costituiti da tre settimane e già abbiamo la necessità di allargare il nostro organico: ci sono posizioni aperte per tecnici di radiologia, ingegneri biomedici e biologi. Presto serviranno professionisti in grado di costruire, vendere e riparare le stampanti 3D; ogni innovazione tecnologica ha sempre creato più posti di lavoro di quanti ne abbia cancellati”, dice ancora Romiti.

Intanto è stato creato il primo osso identico all’originale. “Lo studio ha come nucleo centrale la modellazione tridimensionale della trabecolatura ossea, finalizzata alla stampa 3D, per fornire un valido ausilio diagnostico-operatorio per il chirurgo ortopedico. Grazie a questo modello il chirurgo ortopedico potrà avere tra le mani un modello anatomico sezionato”, spiega Luca Borro, esperto di modellazione tridimensionale della società. Il risultato è stato presentato al primo Meeting italiano di stampa 3D nel medicale e in ortopedia e traumatologia, che si è tenuto alla FieraMilanoCity lo scorso marzo.

Reflusso gastroesofageo: la possibilità di curarsi con una tecnica ad ultrasuoni

Chi soffre di reflusso gastroesofageo può tirare un sospiro di sollievo: una nuova cura andrà presto a trattare il tanto odiato disturbo. In occasione del workshop internazionale EndoLive 2015 di Roma, infatti, è stata presentata la nuova tecnica ad ultrasuoni che va ad agire come una sorta di “cucitrice” per andare di risolvere i sintomi causati dal reflusso gastroesofageo come bruciori di stomaco, rigurgito e acidità.

Questo nuovo metodo, chiamato MUSE (Medigus Ultrasonic Surgical Endostapler) unisce una cucitrice chirurgica con onde ultrasuoni e una videocamera in miniatura in un unico strumento: questo ovviamente dovrà passare per il cavo orale andando a “ricostruire” la valvola esofagea.

“Studi preliminari eseguiti con questa nuova tecnica” ha spiegato il direttore dell’Unità operativa di Endoscopia digestiva chirurgica del Policlinico universitario A. Gemelli di Roma, Guido Costamagna, “hanno dimostrato che a tre anni la procedura rimane efficace nel migliorare la qualità della vita nei pazienti con Mrge moderata-grave.” Grazie a questa procedura, l’uso dei farmaci normalmente assunti dai pazienti che vengono sottoposti a questa operazione è stato eliminato del tutto o ridotto almeno al 73% di coloro sottoposti al trattamento.

Sempre in occasione dell’incontro lo stesso Costamagna ha evidenziato come la malattia da reflusso gastroesofageo sia in fondo molto comune. “il 20% della popolazione normale” ha dichiarato lo stesso “riferisce di avere almeno un episodio di bruciore allo stomaco alla settimana. Si parla di malattia quando il reflusso causa sintomi, bruciore e rigurgito, o quando , con la gastroscopia, si scoprono lesioni infiammatorie dell’esofago, esofagite, o ulcere o trasformazione metaplastica della mucosa.” Per questo motivo il trattamento in genere è medico “tuttavia, se i sintomi sono seri e scarsamente controllati dalla terapia medica, può essere indicato il ricorso alla chirurgia”.

Apple ha intenzione di offrire il servizio di telefonia mobile per iPhone e iPad

Quando l’iPhone invia un SMS, si scarica una pagina web o viene effettuata una chiamata, viene utilizzata la rete di un operatore esterno. Apple ha pero’ intenzione di offrire un proprio servizio di telefonia “affittandospazio sulle reti di altri operatori mobili.

In pratica si tratterebbe di creare un Mobile Virtual Network Operator (MVNO) che in italiano equivale ad un “Operatore virtuale di telefonia mobile” che sarebbe una rete controllata dall’azienda a cui collegarsi con una Apple SIM.

Ssecondo alcune indiscrezioni Apple avrebbe avviato una fase di test avanzati negli USA per poi estendere il tutto anche all’Europa.

Per l’utente iPhone vi sarebbero diversi vantaggi dato che il network Apple potrebbe offrire in ogni momento la migliore ricezione disponibile e la connessione a Internet più veloce. L’utente potrebbe pagare l’abbonamento dall’iPhone ed Apple potrebbe offrire piani tariffari altamente competitivi.

L’avvio dei test pero’ non significa che verra realmente realizzato questo progetto per le variabili che intervengono. Inoltre i tempi necessari affinchè si passi dai test ad un discorso tangibile non sono quantificabili.

di Umberto Buzzoni

Negli Usa Via Libera al farmaco prodotto con Stampante 3D

Primo via libera negli Stati Uniti alla commercializzazione di un farmaco prodotto con una stampante 3D e non con i tradizionali processi. L’approvazione, dell’ente americano per il controllo dei farmaci Fda (Food and Drug Administration) è arrivata per il medicinale usato per il trattamento delle convulsioni che può essere prodotto in dosaggi differenti in base all’esigenza del paziente. Questa decisione potrebbe aprire la strada all’era dei farmaci «su misura».

Il dispositivo, spiega in un comunicato l’azienda produttrice del farmaco, permette di ottenere una pastiglia molto porosa che si disintegra istantaneamente non appena il paziente beve un sorso d’acqua. La pastiglia può essere “caricata” con diverse quantità di principio attivo e, dopo l’approvazione da parte della Fda, potrebbe entrare in commercio per la prima metà del 2016.

Precedentemente l’Fda aveva approvato le protesi stampate in 3D ma questa è la prima volta che viene approvato un farmaco prodotto con questa tecnica e dche dovrà poi essere ingerito. L’azienda produttrice ha dichiarato «questo è solo il primo di una serie di farmaci che vogliamo produrre con questa tecnologia. Vogliamo trasformare il modo in cui i pazienti prendono i farmaci».

Il Profilo Google Plus non sarà più obbligatorio per i servizi Google

La compagnia ha annunciato che i servizi come YouTube e Gmail, non saranno più legati a Google+. Ciò comporta che sarà più semplice eliminare contenuti del proprio account Google+ se non si desidera più mantenerlo attivo dato che non sarà più necessario per poter accedere ad altri servizi Google.

fonte Ansa

Sul blog di Google il vice presidente dei servizi streaming, foto e condivisione, Bradley Horowitz, ha dichiarato “Abbiamo dovuto ripensare a delle scelte riferendosi al fatto che il colosso californiano aveva legato l’uso di alcuni suoi servizi, come la mail e la piattaforma YouTube, all’iscrizione sul social network Google+, che pero’ non è mai decollato. A partire dai prossimi mesi per usare i prodotti Google sarà necessario avere solo un account Google.

In passato la piattaforma Google Foto era stata slegata dall’account Google Plus ed ora tocca a YouTube da subito con i commenti ai video e piano piano per altre funzioni quindi ancora non si può cancellare l’account Google+ altrimenti si cancellerà anche il canale YouTube. Horowitz ha aggiunto che Google+ non è un progetto che verrà abbandonato bensì continuerà ad essere potenziato come luogo in cui condividere interessi comuni.

di Umberto Buzzoni

Smart Angel, l’app che aiuta le persone con sindrome di down a muoversi in città

Nasce la piattaforma cloud mobile chiamata Smart Angel per aiutare le persone con sindrome di down che vivono in città, per facilitarne gli spostamenti.

L’idea di quest’app per smartphone collegata con una consolle è di supportare chi è affetto da sindrome di down per raggiungere agevolmente diversi posti della città come l’ufficio, la propria casa ma anche luoghi di svago.

fonte Ansa

Questo innovativo progetto di ricerca, realizzato a Genova dal consorzio SoftJam, è stato sperimentato su 15 disabili ed è stato premiato da Microsoft come Miglior prodotto Software.

L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi, ha commentato che «è un progetto avveniristico che dimostra la capacità di collegare conoscenza e integrazione tra società e tecnologia».

Il progetto del valore di un milione di euro, è stato cofinanziato dalla Regione Liguria con oltre 500mila euro ed è il frutto dell’idea nata nel 2013 nel Polo regionale di Ricerca sulle Scienze della vita, in collaborazione col Centro italiano Down, l’Istituto delle Tecnologie didattiche del Cnr e il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Genova.

di Umberto Buzzoni

Skype Translator disponibile per tutti: traduzione in tempo reale e 50 lingue disponibili

Il traduttore universale di Microsoft si apre a tutti: Skype Translator può essere provato ed utilizzato liberamente da parte di chiunque, senza il bisogno di effettuare registrazioni o ricevere inviti.

E’ finalmente terminata la fase di preview di Skype Translator e agli utenti, ora, non resta che metterla subito in pratica trovando nuovi amici nelle parti più disparate del mondo. Per dialogare con gli altri, l’appgratuita e disponibile per Windows 8.1 e Windows 10 – supporterà gli utenti per l’italiano, il mandarino, l’inglese e lo spagnolo. Se ci si accontenta però della lingua scritta, allora, Skype Translator mostra tutta la sua efficienza con la possibilità di essere tradotti in ben 50 lingue diverse.

Senza alcun bisogno di registrarsi, in pratica, gli utenti, dopo aver scaricato l’app, possono scrivere un messaggio di testo nella loro lingua, e recapitarlo al destinatario nella lingua da lui scelta. Attraverso quella che Microsoft chiama ‘rete neurale’, il sistema analizza la voce trasformandola in formato testuale. Il risultato è un testo che viene tradotto, anche con il confronto tra i vari modi di dire nelle differenti lingue, e viene riprodotto vocalmente nell’altro idioma. Per evitare errori, comunque, accanto al testo tradotto Skype lascerà anche l’originale scritto nella chat. Può anche essere isolato, con il tasto mute, il parlato originale in modo da seguire solo il tradotto.