Da oggi si può giocare a Pacman sulle strade di Google Maps

di Umberto Buzzoni

Oggi Google ha lanciato una nuova configurazione in Google Maps che trasforma la mappa nel campo di gioco di PAC-MAN. Il bottone per iniziare il gioco arcade si trova nell’angolo in basso a sinistra del browser di fianco a Earth.

Cliccando sull’icona del gioco si apre una schermata in blu, in cui a sinistra viene visualizzato il menu di gioco con la possibilità anche di attivare l’audio tipico del gioco, nella mappa le strade diventano nere intervallate dal grigio dei quartieri e appaiono tutti i protagonisti del videogioco compresi i fantasmini e i puntini gialli da far mangiare a PAC-MAN.

Nel caso in cui il luogo visualizzato non si può trasformare nel videogame si apre una finestra con il messaggio “Sembra che PAC-MAN non possa giocare qui. Quest’area non dispone di strade sufficienti per far circolare PAC-MAN. Sposta la mappa oppure tenta la fortuna in una località a caso” con il bottone “Mi sento fortunato”. Inoltre su dispositivi mobile si può giocare solo in certi luoghi che sono riportati sotto forma di indizi e relativi link nella pagina di supporto in inglese https://support.google.com/maps/answer/6178227?hl=en#hints.

Cosa cambieresti? Change.org il portale di petizioni online

di Umberto Buzzoni

“Change.org è la più grande piattaforma di petizioni al mondo che incoraggia le persone, dovunque si trovino, a realizzare il cambiamento che loro vogliono vedere.” come spiegano nella versione italiana del portale https://www.change.org/it.

Questo portale on-line gratuito di campagne sociali è stato fondato nel 2007 negli Stati Uniti e dal luglio del 2012 è stato lanciato anche in Italia. La piattaforma trova la sua fonte di finanziamento nella pubblicità sotto forma di petizioni sponsorizzate della stessa logica dei video sponsorizzati di YouTube.

Nel sito dichiarano “Ci sono oltre 70 milioni di utenti in 196 Paesi (2.3 milioni solo in Italia) che ogni giorno usano Change.org per trasformare le proprie comunità a livello locale, nazionale e globale. Che si tratti di una madre che combatte contro il bullismo nella scuola di sua figlia, di clienti che fanno pressione sulle banche per eliminare una tassa ingiusta o di cittadini che denunciano funzionari corrotti, migliaia di campagne lanciate da persone come te sono state vinte grazie ai nostri strumenti. E molte altre vengono vinte ogni settimana. Stiamo vivendo un momento eccezionale, in cui la possibilità di fare la differenza è più grande che mai. Se prima unire le persone dietro una causa richiedeva fatica, soldi, tempo e infrastrutture complesse, oggi la tecnologia ci ha reso più connessi.”

Una petizione non è altro che un documento che viene sottoscritto da tante persone e che è indirizzato ad uno specifico ente pubblico o privato. Non avendo valore legale, per raccogliere le firme non è necessario presentare un documento d’identità quindi si può sottoscrivere anche on-line. Il vero valore delle petizioni è in realtà rappresentato dal numero di persone che le sottoscrivono dato che una singola voce spesso viene ignorata ma il volere di migliaia di persone viene preso in considerazione anche dalle grandi imprese.

Una petizione italiana presentata da Stefano Corradino, che chiedeva l’espulsione dell’europarlamentare Mario Borghezio dal Parlamento europeo, a seguito delle offese razziali nei confronti del Ministro Kyenge, dopo aver raggiunto le 130 mila firme, è stata consegnata al Presidente del Parlamento Europeo Martin Shulz e quello stesso giorno Borghezio è stato espulso dal gruppo parlamentare Egf di cui faceva parte.

Grazie al lavoro fatto dai fondatori Ben Rattray, Darren Haas e Adam Cheyer, tutti noi possiamo creare una petizione o sottoscrivere una già esistente e mobilitare in poco tempo centinaia di persone localmente o centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, rendendo governi e associazioni più reattivi e responsabili.

Alcune Vittorie

>>Licenziata per il cancro; chiedo di tornare a lavorare
Questa petizione ha creato un cambiamento con 80.320 sostenitori!
https://www.change.org/p/licenziata-per-il-cancro-chiedo-di-tornare-a-lavorare

>>No alla depenalizzazione dei reati contro gli animali
Questa petizione ha creato un cambiamento con 73.332 sostenitori!
https://www.change.org/p/no-alla-depenalizzazione-dei-reati-contro-gli-animali

Alcuni esempi di Petizioni sottoscrivibili

>>Controlli psichiatrici regolari per i piloti
Mancano ancora 603 firme per raggiungere 15.000
https://www.change.org/p/controlli-psichiatrici-regolari-per-i-piloti

>>Introduzione del reato di omicidio stradale
Mancano ancora 40.042 firme per raggiungere 200.000
https://www.change.org/p/all-assassino-di-mia-figlia-stella-non-deve-esser-concesso-il-patteggiamento

Dominio più vecchio .com ha compiuto 30 anni

Il più vecchio dominio .com ha compiuto 30 anni il 15 marzo. Si parla del primo dominio .com, registrato nel 1985 dalla Symbolics, un’azienda statunitense che si occupava di informatica ora non più in attività e che cedette il dominio nel 2009 per un importo non reso noto. L’acquisto è stato oneroso ma il primato di dominio più costoso della storia spetta a sex.com che è stato comprato nel 2010 per 13 milioni di dollari.

Il 15 marzo 1985 è una vera e propria data storica infatti solo nell’anno successivo, nel 1986, aziende del calibro di Ibm e At&T registrarono il loro dominio. L’azienda Apple registrò il proprio dominio nel 1987 mentre per il dominio Microsoft bisognerà attendere il 1991, anno importante in cui nacque il World Wide Web grazie all’intuizione di Tim Berners Lee, ricercatore del Cern di Ginevra.

Quando venne registrato il dominio Symbolics.com ancora non esisteva l’Icann cioè l’organismo che regola i domini che fu creato nel 1998 in sostituzione allo Iana. Precedentemente era un singolo ricercatore di Arpanet (rete di computer creata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti), Jon Postel, ad occuparsi della regolamentazione dei domini.

Col passare degli anni, grazie ad un’apertura dell’Icann, oltre ai domini di primo livello come .com e .it si è potuto registrare anche domini nuovi e di secondo livello come .money e ad oggi si contano 120 milioni di domini registrati (91 milioni di domini nel 2010).

Un salto nella realtà virtuale con i Video a 360 gradi di YouTube

di Umberto Buzzoni

YouTube ha aggiunto il supporto per i video a 360 gradi e al momento è disponibile soltanto su dispositivi Android e con una ridotta sezione di filmati che possono essere sfruttati per la visione a 360 gradi. Gli utenti che possiedono l’app YouTube per Android mentre guardano il video semplicemente muovendo il telefono o il tablet potranno cambiare l’angolazione di visualizzazione. Questa funzione si potrò utilizzare anche su youtube.com o con i video incorporati muovendo il mouse per cambiare il punto di vista. Secondo le dichiarazioni rilasciate a breve sarà disponibile anche su iPhone, iPad e altri dispositivi.

“Per esempio, si può mostrare ai fan non solo il vostro concerto, ma anche il palco e la folla che vi circonda, il cielo e la curvatura della Terra mentre siete in caduta libera con la vostra WingSuit. Oppure si può realizzare un video presentando agli spettatori storie diverse a seconda di dove dirigono il loro sguardo. Solo voi conoscete i limiti della vostra fantasia.” ha dichiarato Google Italia.

Per quanto riguarda la creazione di questi video, le videocamere a 360 gradi attualmente compatibili con YouTube sono 360cam di Giroptic, Allie di IC Real Tech, SP360 di Kodak e Theta di Ricoh. Inoltre come si legge nel Centro di Assistenza, “YouTube al momento supporta i video a 360 gradi con 24, 25 o 30 fotogrammi al secondo. Presto saranno supportate frequenze fotogrammi più elevate. Oltre alle videocamere indicate qui sopra, i video a 360 gradi possono essere creati utilizzando sostegni per videocamere personalizzati e software per lo stitching di terze parti come Kolor Autopano.”

>> Video disponibili a 360 gradi

Chiamate gratuite con WhatsApp: ricevere l’invito per attivarlo

di Umberto Buzzoni

WhatsApp conta 465 milioni di utenti attivi al mese e il 19 febbraio è stato comprato da Facebook per 19 miliardi di dollari. A gennaio fu annunciata l’uscita della versione PC del servizio (WhatsApp Web), compatibile con tutti i telefonini Android, Windows Phone e BlackBerry ma non con i dispositivi Apple.

Durante il Mobile World Congress a Barcellona, il fondatore di WhatsApp, Jan Koum, ha annunciato che entro l’estate sarà disponibile la nuova funzione di Chiamate gratuite su piattaforma iOS (Apple) e Android ed in un secondo momento anche su Windows Phone e Blackberry. L’aggiunta del Voice Over Ip permetterà di effettuare chiamate gratuite sfruttando una connessione dati sia con rete WiFi sia con rete cellulare 3G.

Il servizio non è più in versione beta ed è arrivato finalmente in Italia, ma l’attivazione non è automatica bensì funziona per invito. Per ora è disponibile solo per Android e per poterlo utilizzare è necessario aggiornare WhatsApp ( almeno versione 2.11.561) e soprattutto ricevere una telefonata da chi già dispone del servizio. Al momento il numero di utenti a cui viene concesso il servizio è limitato e si sconsiglia di inserire il proprio numero di telefono in siti che garantiscono la ricezione dell’invito per il rischio spam e malware.

Apple Research Kit il nuovo programma per la ricerca medica

di Umberto Buzzoni

Il colosso Apple ha ideato Research Kit una piattaforma open source realizzata con l’obiettivo di dare alla ricerca medica un’ampia platea di volontari per effettuare alcune tipologie di test. I dati forniti dai volontari vengono poi filtrati e resi disponibili per i ricercatori che possono così analizzarli e migliorare la ricerca.

La quantità di persone che possiede uno smartphone o un tablet e che potrebbe prestarsi come volontario rappresenta il punto di forza di questa innovativa piattaforma in confronto con il numero di persone nettamente inferiore che partecipano agli studi tradizionali ed in particolare se si pensa alla eterogeneità dei dati che possono provenire da qualunque paese nel mondo.

Dal momento in cui è stato presentato, nell’evento dedicato ad Apple Watch e il nuovo MacBook, nelle prime 24 ore si sono registrati 11 mila utenti come volontari per un programma di studi per problemi cardiovascolari.

Vi sono perplessità riguardo l’anonimato dell’utente che sembra non sia realmente garantito poiché anche se le applicazioni inviano i dati in forma totalmente anonima pero’ chi si occupa della gestione delle app può concedere autorizzazioni a ricercatori qualificati esterni.

Si presenta inoltre il dubbio sulla qualità dei dati raccolti dato che non si tratta di misurazioni effettuate con apparecchiature certificate e gli utenti possono inviare dati che non sono stati sottoposti a controlli ma come ha dichiarato Todd Sherer, CEO della Michael J.Fox Foundation per la ricerca sul Parkinson, attualmente può rappresentare un valido complemento alle metodologie tradizionali.

Come Pubblicare un Libro Gratis e Venderlo Online

di Umberto Buzzoni

Far pubblicare un libro dalle case editrici non è facile ma grazie ad Internet è possibile pubblicare il proprio libro gratis raggiungendo facilmente un pubblico molto vasto.

I siti di riferimento sono Lulu (www.lulu.com) e Amazon (www.amazon.it). Lulu è un sito web che consente di pubblicare libri decidendone il prezzo di vendita e scegliendo tra il libro classico in formato cartaceo e gli ebook. Dopo la creazione dell’account gratuito saranno disponibili due opzioni: Inizia a pubblicare il tuo libro (libro stampato su richiesta quando viene ordinato) e Inizia a creare il tuo ebook (libro in formato digitale consigliato per diffusione e guadagno). Il sistema prevede diversi strumenti utili come la creazione della copertina e per poter pubblicare è necessario scegliere: Categoria, Lingua, Licenza, parole chiave, breve descrizione, postilla del copyright e specifica dell’Edizione.

Per pubblicare un libro su Amazon si può utilizzare il servizio di direct publishing che permette di creare il libro in formato elettronico, definirne il prezzo e renderlo disponibile sullo store di Kindle. Dopo essersi registrati gratuitamente ad Amazon è necessario preparare il libro perché rispetti i parametri richiesti per la sua impaginazione. Della vendita si possono incassare royalties del 70% sulle vendite se il prezzo è compreso tra 2,60 e 9,70 euro (solo in Italia) o del 35% se il prezzo è compreso tra 0,86 e 173,91 euro (in tutti i mercati).