Guadagnare vendendo oggetti di seconda mano: Mercato dell’usato vale 18 miliardi di euro

di Umberto Buzzoni

La vendita di oggetti di seconda mano è sempre più frequente tra gli italiani e nel 2014 si parla di un volume di affari di 18 miliardi di euro. Comprare l’usato permette principalmente di risparmiare ma anche di trovare oggetti vintage e introvabili.

In casa spesso si accumula una grande quantità di oggetti ed indumenti che non si utilizzano e che rappresentano solo un ingombro ma che se venduti possono rappresentare una fonte di guadagno.

Gli articoli più venduti sono oggetti per la casa e l’arredamento, i prodotti tecnologici e l’abbigliamento ma si può vendere praticamente di tutto inoltre secondo il quadro normativo vigente si può vendere un oggetto personale senza dover adempiere ad alcuna formalità sia che le vendita avvenga online che offline.

Per quanto riguarda la vendita offline ci si può rivolgere ai mercatini dell’usato locali affidando gli oggetti in conto vendita oppure affittare uno spazio nel mercatino rionale ma la soluzione più semplice e da gestire direttamente da casa è la vendita sul web (siti come eBay e Subito.it). Un’altra soluzione è il baratto che permette di avere quello che ci serve, e che altrimenti dovremmo comprare, disfacendoci di quello che non utilizziamo più.

Facebook: Truffe e Inganni da conoscere

di Umberto Buzzoni

Truffe e inganni si celano in App, video e post creati appositamente dagli hacker proprio per carpire i dati dei malcapitati che possono inoltre diventare ignari propagatori di spam con la il sistema del “likejacking” che fa circolare i like all’insaputa e senza il consenso di chi clicca.

Passiamo in rassegna le tecniche più famose e potenzialmente pericolose.

Chi ha visitato il tuo profilo?

Fantomatica App che permette di sbirciare in modo anonimo e segreto nel profilo altrui e scoprire chi è, invece, a visitare il nostro. Seppure sia chiaramente impossibile secondo una ricerca condotta dagli esperti di Bitdefender rappresenta il 30 per cento degli inganni da Facebook.

Cambia colore a Facebook – Facebook color changer

In apparenza è un’app che permette di cambiare colore al social network ma in realtà chi la installa cede tutti i dati del proprio profilo ai creatori del finto servizio e se si scarica la videoguida si infetta anche il proprio computer o smartphone con del malware.

I video sexy di Rihanna

I video falsi della cantante americana Rihanna, sempre con un partner diverso, vengono utilizzati per catturare i dati di chi clicca e attivare il clickjacking cioè quel meccanismo che ripubblica e propaga automaticamente quel click tra le nostre cerchie.

Altri inganni sono il link per ottenere la t-shirt ufficiale Facebook, l’App Ri-cambia colore a Facebook, i finti video virali e al settimo posto l’App “Scopri chi ti ha cancellato da Facebook” che in realtà è impossibile proprio perché violerebbe la privacy online.

Infine l’App fraudolenta, che ha fatto registrare più danni, che induce a pensare si possa sapere chi ha visitato il nostro profilo con frasi “Il/la tuo/a ex visita sempre il tuo profilo!”.

Dalla Polizia Postale l’allarme per un nuovo virus su Facebook

di Umberto Buzzoni

La Polizia Postale ha comunicato l’allarme per un nuovo virus che si sta propagando su Facebook, il social con un miliardo e 390 milioni iscritti. Non sono stati forniti dettagli sul tipo di virus e sul funzionamento ma è un pericolo per tutti in quanto sembra possa colpire sia Windows, Mac, smartphone e tablet, perché è attivo all’interno del social e non nel sistema operativo del computer.

Nel caso in cui si riceve una notifica per un tag su una foto più o meno esplicita o si riceve un link sospetto la Polizia Postale esorta a non cliccare poiché potrebbe nascondere un programma malevolo che si insinua nel computer per carpire i dati sensibili.

Nel profilo Facebook della Polizia di Stato creato come “l’Agente Lisa” vi sono indicazioni in merito «Se risultate taggati in un video o in una foto, in genere con contenuti pornografici, da un vostro amico e per curiosità, cliccate sul link, potreste infettare il vostro pc. Non per colpa del vostro amico, che è sicuramente ignaro di tutto, ma per un programma malevolo che si insinua nel computer per carpire i dati sensibili». «Questo virus, inoltre, si può trasmettere da contatto a contatto, quindi se chattate con un amico infetto, potreste essere infettati anche voi. Fate attenzione poi anche agli smartphone, perché si può diffondere pure sui telefonini». Il post ha già superato le 45 mila condivisioni e quasi 4 milioni di visualizzazioni.

Inoltre si consiglia di «evitate di cliccare su link che vi sembrano strani, installate un buon antivirus aggiornato e poi usate il passaparola con i vostri contatti di Facebook. Una buona idea è quella di scrivere un post sulla vostra bacheca dicendo a tutti gli amici che non avete taggato nessuno e di non aprire link inviati a vostro nome perché si tratta di un virus».

Email con falsi ordini o fatture: Virus da allerta massima

di Umberto Buzzoni

Il nuovo virus che sta invadendo le caselle di posta elettronica ad un primo sguardo può sembrare una normale email generata a seguito di un ordine online invece nasconde un pericolo notevole per il proprio pc. Nell’email ci sono informazioni riguardo un ordine effettuato in un negozio online o una lista di prodotti resi e per avere informazioni più dettagliate si viene rimandanti ad un allegato che contiene un virus in grado di criptare i file e il pc, rendendoli inutilizzabili. L’allerta è massima e in questi casi si consiglia di non aprire l’allegato per nessun motivo e cestinare la mail.

Seppure abbia le sembianze di un messaggio attendibile in quanto sono riportati dettagli come il numero dell’ordine, presunta fattura ed è scritto in un italiano corretto, in realtà si tratta di un virus della famiglia dei “ransomware“, una tipologia di malware che cripta gran parte dei file presenti nel computer tanto da rendenderlo inutilizzabile. Il file allegato solitamente ha un’estensione di tipo .cab,.zip o.scr e, una volta aperto, installa nel pc un virus di difficile rimozione.

Per inviare una segnalazione online alla Polizia postale https://www.commissariatodips.it/
Nella sezione “Collabora” cliccare su “Segnala online”