Pomodori. Perfetti e insipidi

tomatoda Aduc – di Primo Mastrantoni

Sono perfetti, tutti uguali, stesso colore, stessa grandezza ma con un difetto: sono insipidi. Segno dei tempi, come le mezze stagioni che non ci sono piu’? No, e’ una scelta mercantile. L’omogeneita’ del colore rosso e’ dovuta ad una mutazione genetica trasferita sulle nuove coltivazioni e cosi’ si sono ottenuti due risultati: il primo e’ quello di offrire alla vista un prodotto omogeneo, privo di macchie verdi, che risulta allettante per il consumatore; il secondo riguarda la coltivazione visto che la maturazione e’ legata al colore uniforme. Il tutto a discapito del sapore connesso alla presenza dei carboidrati, ed ad altre sostanze, la cui produzione, nella pianta, viene limitata proprio dalla mutazione genetica. Insomma, pomodori belli ma insipidi. La scelta finale, pero’, e’ del consumatore: se orientasse i propri acquisti verso i pomodori meno belli ma piu’ gustosi, anche la produzione si adeguerebbe. Come sempre, siamo noi che orientiamo i consumi. O, no?

Il cibo ci costa oltre 6.000 euro l’anno. Le città più care

spesada Adico

Secondo l’Istat, nel 2012 ogni famiglia per mangiare ha speso complessivamente in un mese un quarto del budget mensile complessivo: -2,8% rispetto all’anno precedente. E ora, lasciate ormai alle spalle le vacanze, si torna alla routine quotidiana fatta anche dalla spesa familiare. Ma dove conviene di più riempire il carrello? Ci aiuta a capirlo la ventiquattresima edizione dell’inchiesta annuale sui supermercati svolta da Altroconsumo che ha visitato 907 punti vendita dislocati in 68 città italiane rilevando un milione di prezzi. L’indice di convenienza è stato calcolato sui prezzi di un paniere di 500 prodotti di marca, costruito su 105 tipologie merceologiche che nell’insieme rappresentano, secondo l’indagine Istat sull’inflazione, la spesa comunemente acquistata dalle famiglie italiane. Il paniere include acqua naturale, bibite, detersivi, pasta, biscotti, articoli per la manutenzione e pulizia della casa, per la cura personale, prodotti alimentari freschi (frutta, verdura, carne, formaggi e salumi da banco). Ne emerge una vera e propria mappa della convenienza.

Ossigenoterapia iperbarica. Attenzione agli inganni!

da Aduc – di Primo Mastrantoni

Dovrebbe curare il cancro, il diabete, l’autismo, l’Alzheimer, il Parkinson, i disordini cardiaci, l’epatite, ecc. Dovrebbe, appunto, perche’ non ci sono prove dell’efficacia del trattamento dell’ ossigenoterapia iperbarica, secondo quanto dichiara la FDA americana. Eppure basta farsi un giro in internet per trovare proposte di cura con tale terapia. L’ossigenoterapia iperbarica utilizza ossigeno puro, a pressione superiore a quella atmosferica, in particolari strutture dette camere iperbariche, utilizzate anche in medicina subacquea. Dunque, attenzione agli effetti miracolistici decantati da qualche sito internet!

Pacchetti vacanze ‘week-end’: attenzione, in realtà cosa si compra?

offertada Aduc – di Antonello Polito

Sollecitati da qualche questione presentata presso lo sportello torinese dell’Associazione, abbiamo letto le condizioni di acquisto e di godimento di questi pacchetti “week-end” che vanno per la maggiore presso le grandi catene commerciali, come Feltrinelli o FNAC, con i quali si comprano in genere week-end per due persone in decine di posti in tutt’Italia, e non tutto è chiaro…
A fronte infatti degli innumerevoli (70 – 90 – 120 …) ed incantevoli hotel, masserie, agriturismi, B&B, relais, ‘resort’ proposti nei corposi libretti allegati, vi potrebbe capitare di iniziare a chiamare uno dopo l’altro questi splendidi posti, e nonostante la vostra estrema (eccessiva?) disponibilità a cambiare repentinamente destinazione, potreste (piuttosto realisticamente) non riuscire a trovare alcuna disponibilità… Cosa succede, allora?
Alcuni pacchetti vi danno la possibilità, effettuando un piccolo bonifico di circa 15-20 euro (attenzione: sempre prima della scadenza del pacchetto), di prorogare la validità dello stesso di un anno, ma già questo è un punto di forte criticità: perché l’acquirente-consumatore dovrebbe pagare un ‘surplus’ per sanare una situazione che non dipende certo da una sua mancanza?
Ma cosa succede se in ogni caso, per impossibilità di prorogare il termine o comunque per un’ulteriore impossibilità di trovare posto, il pacchetto scade senza che voi abbiate avuto la possibilità di usufruire del soggiorno?
Per avere la possibilità, un domani, di difendersi nei confronti della società venditrice, ci sentiamo di suggerire qualche utile accorgimento:
– inviate le richieste alle strutture scelte possibilmente sempre via e-mail, in maniera tale che possa sempre essere verificato il tentativo di prenotazione;
– in caso di molteplici ‘rifiuti’, soprattutto in vicinanza della scadenza del pacchetto, inviate una lettera raccomandata r/r alla società venditrice del pacchetto, dando atto dei tentativi effettuati ed invitandoli a dare concreto sèguito alle vs. richieste di soggiorno, ovvero a prorogare la scadenza del pacchetto;
– all’atto di acquisto del pacchetto, andate sul sito della società venditrice e stampate le condizioni di contratto (e di proroga) al momento pubblicate (in quanto nel tempo possono cambiare…!): molte condizioni di servizio, tra le quali la eventuale possibilità di proroga, sono presenti solo sul sito, e non nel libretto cartaceo che trovate nel ‘pacchetto’…!
– all’atto della proroga, verificate attentamente le condizioni per la sua validità: alcune società richiedono, unitamente all’effettuazione del bonifico, una serie di ulteriori incombenti (come l’invio in cartaceo di una serie di documenti).
In ogni caso, sono prodotti dalla regolamentazione giuridica nuova, ed un po’ incerta: segnalate ad ADUC la vostra esperienza…!

Ricotta: consigli sul consumo

ricottada Aduc

Dovrebbe essere un “latticino derivato dalla ricottura del siero del latte, residuato dalla lavorazione del formaggio”. La ricotta (di pecora) e’ un alimento “leggero”, fatto essenzialmente di acqua 74%, di grassi 11,5%, di proteine 9,5% e di zuccheri 4,2%, adatta a chi vuole mangiare leggero perche’ 100 grammi di ricotta forniscono appena 157 kcalorie, cioe’ l’equivalente di un bicchiere e mezzo di vino. Per questo motivo la richiesta di ricotta e’ aumentata e alcune ditte aggiungono al prodotto latte o crema di latte, che rende la ricotta piu’ cremosa e anche spalmabile, con effetti piacevoli ma illusori perche’ viene persa la caratteristica leggerezza del prodotto stesso. Suggeriamo ai consumatori di diffidare da ricotte cremose o “light”. La ricotta e’ di per se’ “light”.

«Il prezzo non è pervenuto» La beffa dei cartelli sulla benzina

prezzoda Corriere.it

Pochi, spenti oppure incompleti. Basta fare un viaggio in autostrada per capire che, sei anni dopo, la «rivoluzione» dei cartelloni elettronici con i prezzi dei carburanti (i cosiddetti «benza-cartelloni») s’è trasformata in decine di totem ingombranti. Che non danno l’informazione più importante: qual è la pompa più conveniente? Certo, bisognerebbe anche chiedersi che fine abbiano fatto quei pannelli. Perché qui, nel tratto che da Milano porta a Brescia – mentre sullo fondo incombono nuvoloni neri che poi diventeranno pioggia, vento e grandine – se ne incontra soltanto uno. In cento chilometri. Non è una cosa da poco. Secondo Altroconsumo se i cartelloni elettronici funzionassero davvero si potrebbe risparmiare il 5% sul prezzo della benzina e il 4% su quello del gasolio. In cifre: quasi 6,4 milioni di euro in meno. Ma dopo una legge sulle liberalizzazioni (nel 2007) e due decreti che impongono una maggiore trasparenza (nel 2013) il risultato non è confortante. Anche in questi giorni. Il pannello lungo la tangenziale Est di Milano, vicino all’uscita Linate, non dà segni di vita. Poco meno di un anno fa all’interno dello stesso dispositivo funzionavano due caselle su sei. Il totem all’altezza di Brescia Ovest, invece, è acceso. Ma sui quattro distributori più vicini soltanto un esercente indica i prezzi. Gli altri risultano tutti «n.p.», «non pervenuto». Stesso destino anche per il cartellone di Brescia Est: tre pompe senza prezzo, soltanto una aggiornata. Va un po’ meglio lungo l’A1 nel tratto Firenze-Bologna: il dispositivo poco dopo lo svincolo di Barberino riporta le cifre di tre distributori su quattro. L’altro, nemmeno a dirlo, «non pervenuto». Più giù la situazione peggiora di nuovo. Ecco la Firenze-Roma: il pannello elettronico indica i prezzi di due distributori (i più vicini) su quattro. Un altro, nei pressi dell’uscita Ponzano/Soratte, segue il destino del fratello di Milano-Linate: spento.

ELETTRICITA’: ZANONATO, RIDURREMO SIGNIFICATIVAMENTE COSTI

zanonatoda Codacons

Nel pacchetto dei provvedimenti economici che verranno varati nel prossimo autunno è previsto un calo significativo del costo dell’energia elettrica. Lo ha annunciato il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, a margine del Meeting di Rimini.
Per il Codacons sarebbe ora, ma non basta. Le famiglie e le imprese italiane, infatti, per colpa delle troppe imposte, hanno anche le bollette del gas, le assicurazioni ed i carburanti più cari d’Europa. Per non parlare dei conti correnti, spese telefoniche …
Tutte spese obbligate che in questi anni di crisi hanno mandato sul lastrico le famiglie italiane, non essendo rinviabili ed essendo difficilmente comprimibili, e ridotto la competitività delle nostre imprese. Ricordiamo che nel 2011 le accise sui carburanti sono aumentate per ben 5 volte.
Per questo il ministro Zanonato dovrebbe intervenire in tutti questi settori riducendo i vari balzelli, imposte, accise ed addizionali che incidono sulle bollette finali. Inoltre dovrebbe aumentare la concorrenza in questi settori, cosa possibile a costo zero per il bilancio dello Stato.