Energia ed incentivi. Come risparmiare 15 miliardi

bollettada Aduc – di Primo Mastrantoni

Si possono risparmiare 15 miliardi? Si’, cancellando gli incentivi al settore energetico, sia al consumo che alla produzione. Nella bolletta che il consumatore paga sono previsti gli “oneri generali del sistema”, che riassumiamo:
* incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate;
* promozione dell’efficienza energetica;
* oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali;
* regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato;
* compensazioni per le imprese elettriche minori;
* sostegno alla ricerca di sistema;
* copertura del bonus elettrico;
* copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica.
A parte le considerazioni relative al settore nucleare che, da piu’ di un quarto di secolo non e’ piu’ attivo ma del quale paghiamo le conseguenze (a memoria degli smemorati), l’attenzione odierna e’ quella relativa ai sussidi per le imprese con forte consumo di energia, che sono stati contestati da quelle a basso consumo di energia, le quali vorrebbero, anche loro, fruire dei sussidi statali, cioe’ del contribuente. Siamo alle solite: il sistema si regge sui sussidi pubblici, come ai bei tempi dell’IRI.
Sarebbe ora di smetterla. Con beneficio delle casse erariali e dei contribuenti.

ELETTRICITA’: ZANONATO, RIDURREMO SIGNIFICATIVAMENTE COSTI

zanonatoda Codacons

Nel pacchetto dei provvedimenti economici che verranno varati nel prossimo autunno è previsto un calo significativo del costo dell’energia elettrica. Lo ha annunciato il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, a margine del Meeting di Rimini.
Per il Codacons sarebbe ora, ma non basta. Le famiglie e le imprese italiane, infatti, per colpa delle troppe imposte, hanno anche le bollette del gas, le assicurazioni ed i carburanti più cari d’Europa. Per non parlare dei conti correnti, spese telefoniche …
Tutte spese obbligate che in questi anni di crisi hanno mandato sul lastrico le famiglie italiane, non essendo rinviabili ed essendo difficilmente comprimibili, e ridotto la competitività delle nostre imprese. Ricordiamo che nel 2011 le accise sui carburanti sono aumentate per ben 5 volte.
Per questo il ministro Zanonato dovrebbe intervenire in tutti questi settori riducendo i vari balzelli, imposte, accise ed addizionali che incidono sulle bollette finali. Inoltre dovrebbe aumentare la concorrenza in questi settori, cosa possibile a costo zero per il bilancio dello Stato.

Luce e gas: meglio rimanere nel mercato tutelato?

da Casa del Consumatore

Dal 1° settembre 2011, nell’ambito del progetto “Energia: Diritti a Viva Voce”, sono attivi su tutto il territorio nazionale, sportelli gestiti dalle Associazioni di consumatori per fornire informazioni, supporto e assistenza ai consumatori titolari di utenze di energia elettrica e gas.

Nei primi cinque mesi di attività gli sportelli sono stati contattati da 3404 consumatori, soprattutto domestici (3141), ed hanno registrato una serie di problematiche riguardanti, nella maggioranza dei casi, il mercato libero (2478 segnalazioni). Più di 1000 sono stati i reclami inoltrati e quasi 100 le conciliazioni attivate.

 

Da questi dati, quindi, sembra che, ad oggi, il mercato tutelato (926 segnalazioni) sia rimasto il più “affidabile” e, nonostante alcune offerte vantaggiose ed allentati proposte dai vari fornitori, anche il più conveniente. Forse, però, l’obiettivo delle liberalizzazioni non era questo…

Con l’ingresso di nuovi operatori nel mercato dell’energia e del gas, si è, infatti, realizzata una concorrenza, positiva per i consumatori, alla quale, tuttavia, si è accompagnata tutta una serie di nuove problematiche che hanno frenato l’entusiasmo verso il mercato libero e che, ancora oggi, fanno scegliere a molti il mercato tutelato. Le principali problematiche sono state: – difficoltà nel passaggio da un fornitore ad un altro; – pratiche commerciali scorrette, con tecniche di promozione “aggressive” e contratti non richiesti; – problemi di doppia fatturazione; – mancato rispetto del diritto di recesso esercitato nel termine di legge (10 giorni dalla stipula); – difficoltà a contattare il venditore.

Gli Sportelli Energia hanno il compito di orientare i consumatori tra le varie offerte commerciali presenti nella loro zona, anche servendosi del “trova offerte” dell’AEEG, ed aiutarli nella risoluzione di eventuali problemi, anche redigendo reclami e attivando le procedure di conciliazione paritetica, quando previste dai protocolli conciliativi.

Gli sportelli della Casa del Consumatore si trovano a: Milano, Via Bobbio 6 Genova, Salita San Leonardo 9/2 Roma, Via Lungo Tevere Sanzio 5

Questi i recapiti per contattarli telefonicamente e via mail: Milano: 02 76316809 – segreteria@casadelconsumatore.it Genova: 010 2091060 – liguria@casadelconsumatore.it Roma: 06 585511 – casadelconsumatoreroma@yahoo.it

Bonus gas “fantasma”: i gestori non applicano il bonus agli utenti che ne hanno diritto

da Unicons

Unicons denuncia il problema del bonus fantasma:
alla nostra associazione, afferma Valentina Garripoli, responsabile per foggia e provincia dell’associazione dei consumatori UniCons sono giunti nelle ultime settimane numerosi casi di utenti, che pur avendo diritto al bonus gas, non trovano in bolletta la riduzione corrispondente al bonus.
Infatti, gli utenti, che hanno regolarmente ricevuto la comunicazione di accettazione della loro istanza di ammissione al bonus da parte del sistema SGATE, sulle fatture non trovano alcuna riduzione; i gestori affermano di non sapere del diritto dell’utente al bonus e quindi applicano le tariffe senza riduzione.
Abbiamo già effettuato diversi reclami ai vari gestori, contestando la mancata applicazione del bonus.
La responsabile invita tutti i gli utenti in questa situazione a contattare l’associazione per ricevere assistenza per i reclami, al numero telefonico 346 5728656 .

Mercato energia e gas: contratti attivati con firme false, doppie fatturazioni, errori in bolletta

da Info Consumatori

Contratti di elettricità e gas attivati con firme false da venditori porta a porta di quasi tutte le società di vendita; doppie fatturazioni; errori nelle bollette; disservizi; telemarketing selvaggio; non riconoscimento del recesso. Spesso si tratta di  pratiche commerciali aggressive o scorrette: l’utente si vede promuovere un’offerta commerciale, parla con una persona che si qualifica come agente promozionale, fa vedere la propria bolletta, rifiuta l’offerta ma dopo un po’ di tempo si ritrova abbonato al nuovo servizio. Contratti attivati spesso con firme apocrife, contraffatte o falsificate.

Una vera e propria giungla nei confronti della quale le principali associazioni dei consumatori italiane hanno chiesto all’Autorità per l’Energia Elettrica e Gas indennizzi per i clienti. “Solo  un deterrente economico a carico delle aziende di vendita può disincentivare tali pratiche”, affermano.

 

 Chiedono inoltre delle misure obbligatorie per tutte le aziende che si avvalgono di agenti promotori o di telemarketing. Tra le misure la redazione di una lettera di benvenuto che informi il cliente del passaggio al nuovo operatore, a cui deve seguire una necessaria conferma scritta, di adesione, da parte del cliente. La lettera dovrebbe riassumere le caratteristiche principali del nuovo contratto, le circostanze in cui è stato proposto e sottoscritto, le condizioni economiche, e dovrebbe informare chiaramente del fatto che si sta cambiando fornitore. In questo modo, affermano le associazioni, il consumatore viene informato dell’attivazione del nuovo contratto e, in caso di sospetta truffa, può tutelarsi.

Ci auguriamo che l’Autorità prenda in considerazione quanto richiesto dalle associazioni consumatori e vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi.

Segnaliamo intanto ai lettori il numero verde 800 821212 per segnalare eventuali disservizi. Il numero è stato attivato dalle associazioni consumatori nell’ambito del Progetto Energia “Diritti a Viva Voce”.