E’ un dato di fatto che costo di una vacanza aumenta con la tassa di soggiorno. L’imposta, che ora il Ministero del Turismo sta pianificando di portare a un massimo di 25 euro, può oggi raggiungere i 10 euro, a seconda della città e della tipologia di struttura dove si alloggia. La destinazione più costosa è Roma, mentre Otranto (nella provincia di Lecce) e Sorrento sono le più economiche. La scorsa estate era già stato deciso di aumentare il contributo richiesto ai visitatori per il loro soggiorno nella capitale d’Italia. Il provvedimento ha stabilito un livello che va da 3,5 euro per gli ostelli a 10 per gli “alberghi a 5 stelle o a maggiore classificazione”. Il costo per gli affittacamere varia da 5 a 7 euro a seconda della categoria. 6 euro invece sono previsti per i Bed and Breakfast. La Federalberghi di Roma si è detta fermamente contraria all’aumento del costo della tassa di soggiorno nelle strutture ricettive . Il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, ritiene l’orientmento inaccettabile. Ecco le sue parole: “Da un anno a questa parte il turismo di Roma è tornato a creare occupazione, PIL e indotto superando ogni competitor anche in ragione dell’eccezionale sforzo dell’Assessore Onorato, teso a riportare in città concerti ed eventi di ogni tipo ed enorme richiamo: che senso ha vanificare tutto questo lavoro con un’iniziativa che toglie nuovamente competitività alla nostra città sul mercato nazionale ed internazionale? Mentre tutto il mondo parla della nostra mancanza di servizi – dalla raccolta rifiuti, alla carenza di mezzi pubblici, alla mancanza di taxi – diventiamo leader in Europa per la tassazione ai turisti… ”
Non ci vuole molto a fare due conti. In un affittacamere di categoria 1, una famiglia di 4 persone con bimbi che hanno più di 10 anni paga 28 euro al giorno di tassa di soggiorno. Un salasso. Numero sono le disdette che arrivano alle strutture non appena i clienti si accorgono dell’importo della tassa di soggiorno. Una mannaia che sta colpendo questi piccoli imprenditori di cui pochi si occupano. In tanti vedono come un’ingiustizia questi aumenti spropositati.
E’ bene ricordare come alcuni soggetti non sono tenuti a pagare la tassa di soggiorno.
1) La tassa non è applicata ai bambini di età inferiore a dieci anni.
2) Le persone con disabilità o i loro accompagnatori in alcunik casi non pagano la Tassa di Soggiorno.
3) Gli studenti che rimangono a casa per motivi di studio sono esenti .
Ecco la tabella con tutte le tariffe in base alla tipologia di struttura
Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano
TIPOLOGIA STRUTTURA |
TARIFFA
(per persona) |
Albergo a 1 Stella |
Euro 4, 00 |
Albergo a 2 Stelle |
Euro 5, 00 |
Albergo a 3 Stelle |
Euro 6, 00 |
Albergo a 4 Stelle |
Euro 7, 50 |
Albergo a 5 Stelle o superiore |
Euro 10, 00 |
Agriturismi |
Euro 6, 00 |
Residenze turistiche alberghiere |
Euro 6, 00 |
Guest House o Affittacamere Categoria 1 |
Euro 7, 00 |
Guest House o Affittacamere Categoria 2 |
Euro 6, 00 |
Guest House o Affittacamere Categoria 3 |
Euro 5, 00 |
Hostel o Ostelli |
Euro 3, 50 |
Case e Appartamenti per Vacanze Categoria 1 |
Euro 6, 00 |
Case e Appartamenti per Vacanze Categoria 2 |
Euro 5, 00 |
Case per Ferie |
Euro 6, 00 |
Bed and Breakfast |
Euro 6, 00 |
Country house o Residenze di campagna |
Euro 6, 00 |
Rifugi Montani |
Euro 3, 50 |
Rifugi Escursionistici |
Euro 3, 50 |
Case del Camminatore |
Euro 3, 50 |
Alloggi per uso turistico |
Euro 6, 00 |
Immobili destinati alla Locazione Breve |
Euro 6, 00 |