Attacco hacker agli amanti degli animali!

Amanti dei vostri amici a quattro zampe state attenti poichè rischiate di essere ingannati. Su internet proliferano come funghi siti che propongono immagini con maltrattamenti di animali spesso violente e raccapriccianti al punto tale da suscitare le nostre emozioni. Sui social network, ad esempio, la presenza di un’ampia fetta di utenti rende possibile la velocissima diffusione di questo materiale perchè, grazie ai commenti, tutti possono partecipare alla discussione.

Prestate attenzione però: non sempre le storie raccontate corrispondono al vero. In alcune circostanze si tratta di vere e proprie bufale messe in circolazione al fine preciso di sfruttare la risonanza che gli amanti degli animali, in buona fede, finiscono per dare a questo genere di materiale. Addirittura, in qualche caso, la “falsità” della condivisione è resa evidente da titoli del tipo “il sito in questione donerà cinque centesimi alle associazioni animaliste ogni volta che qualcuno condividerà il contenuto”. In questi casi non cliccate sul link poichè è il classico espediente di spam. Non solo: queste condivisioni “artificiali” possono avere un duplice scopo: dallo scherzo di cattivo gusto, in cui l’autore è solo in cerca di notorietà, a veri e propri attacchi hacker, dove si cerca di fare scaricare virus all’ignaro utente. Virus che, una volta installato, può controllare il vostro computer e mettere a rischio i dati sensibili.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Un mazzo di fiori per festeggiare il compleanno… è una truffa!

Attenzione a questa truffa che può facilmente trarci in inganno. Prima di essere attuata infatti, i malviventi studiano le abitudini della vittima che, ignara del raggiro, può non avere sospetti immediati. Il meccanismo funziona così: un uomo ed una donna seguono la vittima per scoprire il suo indirizzo e la data di nascita. Il giorno del compleanno del malcapitato scatta l’inganno: la donna acquista un mazzo di fiori e si presenta alla porta fingendosi una fioraia. “Buongiorno sono la fioraia, un suo conoscente mi ha detto di consegnarle questi fiori perchè oggi lei compie gli anni”.

La vittima, per nulla insospettita, e contenta di aver ricevuto una sorpresa inaspettata, fa entrare la donna che lascia socchiusa la porta dell’appartamento. A quel punto, con la scusa di compilare la ricevuta, la finta fioraia distrae la vittima e, proprio in quel momento, entra in scena il complice che, di soppiatto, fa il suo ingresso in casa rubando tutto ciò che trova. La vittima ovviamente non si accorge di nulla perchè la donna è abile nell’intavolare una conversazione amichevole. Quando il complice ha ripulito l’appartamento, fa uno squillo alla finta fioraia per avvisarla. A quel punto anche lei esce di scena, con una scusa.

La vittima si accorge di essere stata imbrogliata solo quando ormai è troppo tardi. La riuscita di questa truffa fa leva sulla solitudine delle persone e sui modi cordiali e affabili dei malviventi. Molto spesso infatti le vittime sono anziani soli che, pur di avere un pò di compagnia, si fidano senza insospettirsi. Il consiglio utile in situazioni simili è quello di non far accomodare in casa persone sconosciute al fine di evitare spiacevoli episodi.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Blocchi di cemento in mezzo alla strada: nuova truffa contro gli automobilisti.

Sono tante le segnalazioni che arrivano da tutta Italia da parte di automobilisti che ci mettono in guardia contro una nuova truffa meditata da criminali senza scrupoli.  Dalle indagini delle forze dell’ordine è emerso che la circolazione regolare dei veicoli viene messa in pericolo da blocchi di cemento posizionati nelle strade nazionali più trafficate, una scelta che, a dirla tutta, non è per nulla casuale.

Questi blocchi di cemento infatti provocano incidenti e, secondo alcune testimonianze, le vittime degli stessi sarebbero state avvicinate,  in seguito all’incidente, da camionisti privati che si offrivano di spostare, a pagamento, l’auto danneggiata con un carro attrezzi stranamente parcheggiato in zona. Per questa serie di strane coincidenze i sospetti hanno cominciato ad essere forti arrivando alla conclusione che, dietro questi casi strani, possa nascondersi una ben organizzata gang di truffatori abile nel mettere a punto piani criminali. L’avvertimento che danno le forze dell’ ordine a coloro che viaggiano in auto è quello di prestare la massima attenzione e, prima di aderire alle richieste di rimozione del proprio mezzo di trasporto, è bene attendere l’arrivo di una squadra sul posto per far luce sul caso.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Quando sotto un annuncio si nasconde la truffa!

Scegliere di affittare un appartamento è al giorno d’oggi, con la crisi che corre, una soluzione per tamponare i costi e le spese che, però può essere allo stesso modo fonte di nervosismo e frustrazione. Nelle grandi città spesso è più difficile trovare un appartamento che si adatta alle nostre esigenze, ma questo può accadere anche nei piccoli centri. Quando, dopo numerose ricerche, troviamo la casa ideale e quando il prezzo è di vero affare dobbiamo però stare attenti.

Questa notifica è rivolta soprattutto a coloro che per ricercare la casa utilizzano il web. Internet infatti fa risparmiare tempo però non dimentichiamo che a volte, sotto annunci vantaggiosi e strepitosi di affitti a basto costo, possono nascondersi delle vere e proprie truffe organizzate ad hoc. La truffa on-line per questa categoria di beni immobili è molto semplice: la casa esiste ed effettivamente è in affitto ad un prezzo è molto buono. Sul sito l’appartamento viene mostrato attraverso belle e dettagliate foto. La truffa scatta quando il proprietario, via mail o al massimo via telefono, al momento di vederla, dice che ha avuto brutte esperienze precedenti e chiede, come gesto di impegno, il versamento di una somma su un conto di money transfert a nome di chi fa il versamento. Sembra una richiesta legittima visto che anche la modalità di pagamento è apparentemente sicura.

Una volta effettuata l’operazione il proprietario chiede ci comunicargli i dati per verificare. Subito dopo i soldi ed il proprietario stesso spariscono nel nulla. Come possiamo tutelarci? Basta non fornire mai i nostri dati e i soldi in anticipo, e, non acquistare mai qualcosa a scatola chiusa, ma chiedere sempre di vedere la casa completa di tutti gli atti legali.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Quando sotto un annuncio si nasconde la truffa!

Scegliere di affittare un appartamento è al giorno d’oggi, con la crisi che corre, una soluzione per tamponare i costi e le spese che, però può essere allo stesso modo fonte di nervosismo e frustrazione. Nelle grandi città spesso è più difficile trovare un appartamento che si adatta alle nostre esigenze, ma questo può accadere anche nei piccoli centri. Quando, dopo numerose ricerche, troviamo la casa ideale e quando il prezzo è di vero affare dobbiamo però stare attenti. truffe_immobiliari

Questa notifica è rivolta soprattutto a coloro che per ricercare la casa utilizzano il web. Internet infatti fa risparmiare tempo però non dimentichiamo che a volte, sotto annunci vantaggiosi e strepitosi di affitti a basto costo, possono nascondersi delle vere e proprie truffe organizzate ad hoc. La truffa on-line per questa categoria di beni immobili è molto semplice: la casa esiste ed effettivamente è in affitto ad un prezzo è molto buono. Sul sito l’appartamento viene mostrato attraverso belle e dettagliate foto. La truffa scatta quando il proprietario, via mail o al massimo via telefono, al momento di vederla, dice che ha avuto brutte esperienze precedenti e chiede, come gesto di impegno, il versamento di una somma su un conto di money transfert a nome di chi fa il versamento. Sembra una richiesta legittima visto che anche la modalità di pagamento è apparentemente sicura.

Una volta effettuata l’operazione il proprietario chiede ci comunicargli i dati per verificare. Subito dopo i soldi ed il proprietario stesso spariscono nel nulla. Come possiamo tutelarci? Basta non fornire mai i nostri dati e i soldi in anticipo, e, non acquistare mai qualcosa a scatola chiusa, ma chiedere sempre di vedere la casa completa di tutti gli atti legali.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Facebook: Truffe e Inganni da conoscere

di Umberto Buzzoni

Truffe e inganni si celano in App, video e post creati appositamente dagli hacker proprio per carpire i dati dei malcapitati che possono inoltre diventare ignari propagatori di spam con la il sistema del “likejacking” che fa circolare i like all’insaputa e senza il consenso di chi clicca.

Passiamo in rassegna le tecniche più famose e potenzialmente pericolose.

Chi ha visitato il tuo profilo?

Fantomatica App che permette di sbirciare in modo anonimo e segreto nel profilo altrui e scoprire chi è, invece, a visitare il nostro. Seppure sia chiaramente impossibile secondo una ricerca condotta dagli esperti di Bitdefender rappresenta il 30 per cento degli inganni da Facebook.

Cambia colore a Facebook – Facebook color changer

In apparenza è un’app che permette di cambiare colore al social network ma in realtà chi la installa cede tutti i dati del proprio profilo ai creatori del finto servizio e se si scarica la videoguida si infetta anche il proprio computer o smartphone con del malware.

I video sexy di Rihanna

I video falsi della cantante americana Rihanna, sempre con un partner diverso, vengono utilizzati per catturare i dati di chi clicca e attivare il clickjacking cioè quel meccanismo che ripubblica e propaga automaticamente quel click tra le nostre cerchie.

Altri inganni sono il link per ottenere la t-shirt ufficiale Facebook, l’App Ri-cambia colore a Facebook, i finti video virali e al settimo posto l’App “Scopri chi ti ha cancellato da Facebook” che in realtà è impossibile proprio perché violerebbe la privacy online.

Infine l’App fraudolenta, che ha fatto registrare più danni, che induce a pensare si possa sapere chi ha visitato il nostro profilo con frasi “Il/la tuo/a ex visita sempre il tuo profilo!”.

Dalla Polizia Postale l’allarme per un nuovo virus su Facebook

di Umberto Buzzoni

La Polizia Postale ha comunicato l’allarme per un nuovo virus che si sta propagando su Facebook, il social con un miliardo e 390 milioni iscritti. Non sono stati forniti dettagli sul tipo di virus e sul funzionamento ma è un pericolo per tutti in quanto sembra possa colpire sia Windows, Mac, smartphone e tablet, perché è attivo all’interno del social e non nel sistema operativo del computer.

Nel caso in cui si riceve una notifica per un tag su una foto più o meno esplicita o si riceve un link sospetto la Polizia Postale esorta a non cliccare poiché potrebbe nascondere un programma malevolo che si insinua nel computer per carpire i dati sensibili.

Nel profilo Facebook della Polizia di Stato creato come “l’Agente Lisa” vi sono indicazioni in merito «Se risultate taggati in un video o in una foto, in genere con contenuti pornografici, da un vostro amico e per curiosità, cliccate sul link, potreste infettare il vostro pc. Non per colpa del vostro amico, che è sicuramente ignaro di tutto, ma per un programma malevolo che si insinua nel computer per carpire i dati sensibili». «Questo virus, inoltre, si può trasmettere da contatto a contatto, quindi se chattate con un amico infetto, potreste essere infettati anche voi. Fate attenzione poi anche agli smartphone, perché si può diffondere pure sui telefonini». Il post ha già superato le 45 mila condivisioni e quasi 4 milioni di visualizzazioni.

Inoltre si consiglia di «evitate di cliccare su link che vi sembrano strani, installate un buon antivirus aggiornato e poi usate il passaparola con i vostri contatti di Facebook. Una buona idea è quella di scrivere un post sulla vostra bacheca dicendo a tutti gli amici che non avete taggato nessuno e di non aprire link inviati a vostro nome perché si tratta di un virus».