Consigli per acquisti in sicurezza durante le televendite.

Prestate attenzione alle televendite di monili: anelli, collane, bracciali, orecchini, pietre spacciati per preziosi durante alcune trasmissioni televisive, che in realtà sono però falsi. La truffa ha permesso a molte aziende di ottenere notevoli profitti in pochi mesi a danno soprattutto di persone anziane. Il raggiro consiste nel vendere merce diversa da quella mostrata in tv: oggetti che, una volta arrivati ai destinatari, risultano essere di basso valore. Quindi, per evitare l’inganno, e fare acquisti in sicurezza, c’è bisogno di qualche accortezza in particolare la conoscenza delle regole base sui contratti a distanza e sulle garanzie post-vendita. Evitate i prezzi “stracciati”: un gioiello non può costare poche centinaia di euro, il rischio è dietro l’angolo. Per essere certi è bene fare una ricerca sul valore di mercato di ciò che si vorrebbe acquistare e, se la cifra proposta è inferiore del 40% o più, è bene farsi qualche domanda.

Verificate inoltre che il costo della spedizione sia indicato in modo chiaro: un generico “più spese di consegna” può riservare delle sorprese all’arrivo del pacco. Se la somma precisa non è indicata durante la televendita, è bene chiedere informazioni al riguardo parlandone al centralino. Esaminate sempre le condizioni di acquisto: se le scritte scorrono sullo schermo in modo rapido e per giunta con caratteri piccoli è meglio evitare quell’offerta. Assicuratevi sempre che il venditore sia rintracciabile: per lo shopping in tv scegliete canali che occupano sempre le stesse frequenze e, prima di acquistare, verificate che esista un sito internet con tutti i riferimenti utili per individuare la sede “fisica” del negozio. Infine il cliente può esercitare il diritto di recesso: anche se il prodotto risponde alla descrizione e non è danneggiato il cliente dispone di 14 giorni per il reso.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Cosa succede se, in caso di controllo su strada, l’etilometro per l’alcol test è inaffidabile?

Questo curioso caso vede protagonista un uomo indagato per guida in stato di ebbrezza. Il tasso alcolemico, nel primo e nel secondo rilevamento, risulta essere pari a 2,62 g/l e a 2,53 g/l. QDurante il dibattito in tribunale però il legale dell’uomo emette delle prove mirate a porre alcuni dubbi circa l’effettivo stato del suo cliente al momento del fatto. In particolare, la perizia del medico legale evidenzia che l’imputato era stato sottoposto al primo test con etilometro a quasi due ore di distanza dall’incidente e che, alla seconda prova, il tasso risultava decrescente.

Ciò vuol dire che la prima prova indicava il picco massimo dell’assorbimento intestinale e quindi, al momento del sinistro il valore di alcol nel corpo poteva essere pari a 1,30 g/l. Oltre questo dato di fatto emerge anchel’ inaffidabilità dell’apparecchio utilizzato per eseguire il test. Analizzando il libretto metrologico erano emerse diverse anomalie circa le verifiche periodiche dell’apparecchio, in alcuni casi omesse, in altri effettuate con ritardo e prive di timbro. Lo strumento, inoltre, era esente da certificazione CE e non presentava l’ omologazione del software obbligatoria. A causa di questi motivi i risultati del test sono stati considerati inaffidabili per condannare il conducente. Il giudice ha quindi decretato l’assoluzione dal reato di guida in stato di ebbrezza per la mancata sussistenza del fatto.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Bonus mobili prorogato anche nel 2018.

Anche nel 2018, grazie alla proroga contenuta nella nuova Legge di Bilancio, sarà possibile usufruire del bonus mobili. Come funziona? Il beneficio fondamentale è la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobilio e grandi elettrodomestici di classe A+ destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L’agevolazione è valida, in attesa dei nuovi termini della manovra 2018, per gli acquisti effettuati lungo il 2017 e potrà essere richiesta solo da chi ha avviato una ristrutturazione a partire da gennaio 2016. Per usufruire del bonus le linee guida vengono messe in chiaro da un comunicato dell’Agenzia delle Entrate, in cui si legge che “la ristrutturazione edilizia può interessare sia singole unità immobiliari residenziali che parti comuni di edifici residenziali per un importo massimo di spesa ammessa in detrazione pari a 10.000 euro”.

Per ottenere il bonus quindi la data d’inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere precedente a quella in cui si acquistano i beni. Inoltre, la detrazione del 50% è calcolata su un importo massimo di 10.000 euro e deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Quali sono quindi i beni che rientrano nel bonus? Mobili nuovi quali letti, armadi, cassettiere librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, materassi e apparecchi di illuminazione. Sono inoltre compresi gli elettrodomestici nuovi di classe energetica A+come frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, stufe elettriche, forni a microonde, ventilatori e condizionatori. Sono esclusi dal bonus: l’acquisto di porte, pavimentazioni, tende, tendaggi ed altri componenti di arredo. Per usufruire del bonus occorre effettuare i pagamenti in modo tracciato con bonifico, bancomat o carta di credito. Non è consentito l’uso di assegni, contanti o altri mezzi. Tra i documenti da conservare ci sono infine le ricevuta del bonifico o quelle di avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito, la documentazione di addebito sul conto corrente e le fatture di acquisto.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Come difendersi dalla truffe nel settore dell’arredamento.

Il settore dell’arredamento negli ultimi tempi ha incrementato le offerte rivolte ai propri clienti. Tuttavia ci sono state truffe, come ad esempio il fallimento aziendale e la mancata consegna di mobili già pagati, per cui è necessario tutelarsi. Per aiutare i consumatori a non commettere errori durante gli acquisti è bene distinguere, tra le infinite offerte sul mercato, quelle sospette. Un indizio può essere una campagna pubblicitaria aggressiva. Ad esempio tappezzare la città con cartelloni allettanti e volantini con scritte quali “vendita sottoscosto”, “finanziamenti agevolati”, “elettrodomestici in regalo”. Non sempre tali promesse vengono poi mantenute: l’operatore infatti mette fretta al potenziale acquirente spiegando che tali vantaggi sono disponibili solo per un tempo limitato.

Un altro indizio che può destare sospetti è la richiesta di versare una caparra troppo alta, ad esempio oltre il 30% del totale dell’ordine. In ogni caso è sempre meglio che tale pagamento sia indicato come “caparra”, e non come “acconto”, così da poter richiedere indietro il doppio in caso di inadempimento del venditore. E‘ importante, in questa circostanza, pagare con bonifico, carta di credito o assegno anche se, le più ampie garanzie sono offerte dalla stipula di un finanziamento. In questo caso, qualora ad esempio il venditore dichiari fallimento, il consumatore potrà interrompere il pagamento delle rate e recuperare quelle già versate. Un ultimo consiglio: una volta individuato il venditore sarà bene consultare la camera di commercio per verificare da quanto tempo la società è operante sul mercato. Si possono anche fare ricerche on line per scoprire eventuali lamentele pregresse. Infine all’atto del contratto è bene indicare un termine essenziale per la consegna degli arredi, specificando che oltre tale data il contratto si intenderà risolto.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Conto online: alcune dritte per evitare le truffe

Spesso capita di temere che la sicurezza del conto corrente online possa essere minata: ecco alcuni consigli per stare tranquilli. Innanzitutto per assicurarci che le operazioni effettuate sul nostro conto siano quelle realmente effettuate basterà visionare spesso l’estratto conto. Da quel report potremmo infatti capire se ci sono anomalie e, in caso di movimenti sospetti, ottenere un riscontro immediato parlandone con la nostra banca. Per prevenire truffe è bene anche avvalersi del servizio di “notifica movimenti” che consiste in un avviso immediato ogni volta che effettuiamo operazioni con il bancomat o la carta di credito.

Un’altra protezione è l’installazione di software antivirus e antispyware sui dispositivi che utilizziamo per accedere all’Internet Banking: in caso di eccessiva lentezza del pc possiamo avviare una scansione e capire se siamo sotto attacco haker. E’ bene anche cambiare con una certa frequenza le password di accesso al servizio di internet banking. Quando entriamo in un social network, facciamo attenzione a non rendere pubblici i nostri dati sensibili, nello specifico indirizzi, password o codici. Valutiamo inoltre con attenzione le richieste di dati personali da parte di chi non conosciamo, soprattutto offerte di lavoro, proposte di facili investimenti o vincite di un premi. Teniamo infine in continuo aggiornamento le informazioni personali comunicate alla banca: sono gli elementi di riconoscimento per l’accesso ai servizi che abbiamo sottoscritto.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Cambio gomme: tutto ciò che bisogna sapere al riguardo.

E’ in arrivo la stagione invernale ed è tempo di cambiare le gomme della nostra auto. Un comportamento giusto che si rivela utile per la sicurezza su strada, per evitare multe e decurtazioni di punti sulla patente. Innanzitutto c’è tempo fino al 15 novembre per effettuare il cambio: le gomme invernali andranno poi sostituite dopo il 15 aprile del 2018. Cosa accade se durante questi cinque mesi andiamo incontro ad un controllo stradale? Siamo in multa e, per essere più precisi, gli importi delle sanzioni sono: 41 euro, se stiamo circolando in centro abitato, 84 euro a salire, se siamo fuori dai centri abitati, da 80 a 318 euro, se circoliamo in autostrada. A tali importi bisognerà aggiungere anche tre punti in meno sulla patente.

L’obbligo del cambio gomme è quindi una regola da non sottovalutare: è stata istituita dal Ministero dei Trasporti per garantire la sicurezza sulle strade in caso si guidi con temperature inferiori ai 7°. Le gomme termiche permettono all’auto una maggiore aderenza sull’asfalto, aumentano la tenuta ed agevolano la frenata su un manto stradale bagnato, ghiacciato o innevato. Prestate attenzione anche all’obbligo di portare le catene a bordo: l’ente proprietario della strada può infatti prescrivere che i veicoli siano muniti di mezzi antisdrucciolevoli. Per questo, prima di mettervi in viaggio, tenete d’occhio le disposizioni regionali sulla materia per rimanere in sicurezza ed evitare esose multe .

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Dal 2018 anche il caffè si potrà pagare tramite pos!

A partire dal 2018 anche un semplice caffè potrà essere pagato tramite il bancomat: una manovra voluta dal Governo per favorire i micropagamenti. Persino i titolari di un qualsiasi bar dovranno munirsi di pos per permettere ai clienti di utilizzarlo anche in caso di importi irrisori. Coloro che non si adegueranno a tale normativa saranno multati con trenta euro di sanzione. I commercianti saranno quindi obbligati ad accettare pagamenti elettronici anche al di sotto della soglia dei cinque euro.

In pratica, sarà possibile pagare un caffè al bar o comprare il giornale con il bancomat. Il commerciante, il professionista e l’artigiano che non accetteranno il denaro elettronico saranno multati con una sanzione di trenta euro per ogni pagamento rifiutato.Dal canto loro le categorie interessate lamentano gli alti costi per offrire il servizio ai propri clienti: in particolare per attivare un Pos ci vogliono in media oltre i 2mila euro l’anno, per un peso medio del 2% sui ricavi. Si dovrebbe trovare un compromesso con le banche per ridurre le commissioni. Staremo a vedere cosa succederà!

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile