In arrivo le multe digitali!

Dal 2019 grazie alla riforma Madia si potrà dare un taglio alla burocrazia ed a milioni di tonnellate di carta poiché le multe arriveranno via web tramite mail. La riforma nasce con l’approvazione del decreto legislativo del codice dell’amministrazione digitale che prevede l’invio delle multe non più ad un indirizzo di casa ma ad un indirizzo mail.

Per poter comunicare con la pubblica amministrazione non sarà più necessario avere la PEC: l’indirizzo potrà essere anche una classica casella postale elettronica che rispetti però le norme europee in materia di sicurezza digitale. A breve gli utenti potranno attivarla in quanto, entro dicembre, verrà realizzata una banca dati con il suo specifico portale di riferimento, a seguire sarà disponibile la consultazione evoluta dei dati e, entro il 2019, è prevista l’entrata in vigore del sistema.

L’operazione costerà all’incirca 200 mila euro ma i risparmi saranno altissimi: si elimineranno infatti i costi di spedizione, della carta e dell’archiviazione: niente più carta, toner e buste! Una grande rivoluzione digitale che strizza l’occhio anche all’ambiente!

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Cosa succede se ci fermano i carabinieri e rifiutiamo di esibire i documenti?

La mancata esibizione dei documenti d’identità alle forze dell’ordine, siano esse carabinieri o polizia, non è un reato. In realtà è vietato solo non fornire indicazioni sulla propria identità: se ad esempio un cittadino passeggia ed una pubblica autorità lo ferma chiedendogli i documenti la persona in questione può rifiutarsi di esibirli. Lo dice anche una sentenza della Cassazione in cui si legge che “il codice penale punisce solo il rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità ma non la mancata esibizione di un documento”.

E’ importante però precisare che la condotta di chi rifiuta di esibire un documento alle autorità può violare un’altra norma relativa a questioni di pubblica sicurezza, ma solo se si tratta di persona pericolosa o sospetta. Se quindi non esistono motivazioni reali che la persona fermata possa aver commesso, o stia per commettere, un illecito non la si può costringere a fornire i documenti, ma le si possono chiedere le generalità come nome, cognome, indirizzo di residenza, lo stato familiare. Non c’è alcun obbligo, anche se richiesto dalle autorità, di mostrare carta di identità, codice fiscale, tessera sanitaria, passaporto o patente salvo, in quest’ultimo caso, se si è al volante di un mezzo di trasporto.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Come ottenere lo sconto sulla bolletta dell’elettricità.

Anche quest’anno è possibile usufruire del bonus elettrico che consentirà alle famiglie con difficoltà economiche di risparmiare sulla bolletta dell’energia. Rispetto agli scorsi anni il bonus ha migliorato le sue potenzialità in quanto consente di ottenere maggiori benefici tra cui un notevole risparmio sui costi. In particolare la compensazione di spesa per la fornitura di energia è salita dal 1° gennaio 2017, per l’utente medio, al lordo delle imposte, al 30%.

L’altra novità riguarda il tetto ISEE che, rispetto all’anno scorso, è più alto: il bonus verrà concesso per forniture di energia elettrica ad uso domestico di titolarità di uno dei componenti di un nucleo familiare con ISEE fino a 8.107,5 euro. Il bonus elettrico, oltre che alle famiglie numerose o disagiate, spetta anche in caso di grave malattia tale da costringere l’utente all’utilizzo di apparecchiature indispensabili per il mantenimento in vita. Per ottenere il bonus è possibile inviare la domanda via internet con le modalità stabilite dall’autorità per l’energia elettrica, in accordo con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

I moduli di domanda del bonus elettrico sono stati aggiornati lo scorso luglio, determinandone la disponibilità sul sito dell’Autorità (www.autorita.energia.it), di SGAte (www.sgate.anci.it) e dello Sportello per il consumatore di Energia (www.sportelloperilconsumatore.it). Per scaricare i moduli consultate la pagina dedicata al bonus sociale elettrico sul sito dell’Authority.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Compagnie telefoniche: stop alle bollette emesse ogni 28 giorni.

E’ stato deciso di intervenire sulle fatturazioni delle compagnie telefoniche che dovranno tornare ad avere cadenza mensile. Vodafone, Wind, Tre, Tim e Fastweb saranno sanzionate nel caso in cui non rispettino la nuova normativa. La decisione è stata presa dall’Autorità per le Comunicazioni al fine di garantire la trasparenza di ogni singola operazione nell’arco mensile. In particolare nella delibera si legge che: “il consumatore ha diritto al controllo di spese e consumi telefonici in relazione ad una precisa unità di misura, il mese.

Tale controllo sarà gestito con una fatturazione trasparente a cadenza mensile: ciò significa che lo stesso rinnovo delle offerte non sarà quindi più di 28 giorni”. Il Garante ha annunciato sanzioni per gli operatori di telefonia che adottano fatturazioni a cadenza settimanale, cioè una bolletta ogni quattro settimane, invece che mensile. Le compagnie telefoniche ad oggi ancora non si adeguano alla normativa che è stata emessa lo scorso marzo e continuano imperterrite a violarla. Per questo le associazioni dei consumatori hanno presentato un esposto all’Antitrust per denunciare il reiterato comportamento degli operatori che si ostinano a fatturare a 28 giorni anche per la telefonia fissa.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Commissioni in ribasso per i consumatori che usano il bancomat.

L’Unione Europea ha stabilito di recente la diminuzione delle commissioni bancarie relative alle transazioni via bancomat. La riforma tutela maggiormente i consumatori che saranno agevolati soprattutto nei pagamenti di piccoli importi. I consumatori in sostanza avranno responsabilità limitate in caso di pagamenti non autorizzati grazie alla riduzione della franchigia massima da 150 a 50 euro. Inoltre, per promuovere l’uso di strumenti elettronici, le commissioni di importo saranno ridotte per i pagamenti fino a cinque euro per tutti i tipi di carte.Dal 10 dicembre 2020, invece, per i pagamenti tramite carta la commissione potrà essere applicata per operazioni non superiori ai 5 centesimi di euro e non dovrà essere superiore allo 0,2 % del valore di ciascuna operazione.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

 

Motociclisti in autostrada: con Telepass c’é il 30% di sconto!

Amanti delle due ruote e dei lunghi viaggi è in arrivo per voi una bella novità relativa ai percorsi in autostrada. Sottoscrivendo un abbonamento Telepass usufruirete di molti vantaggi tra cui, quello più importante, uno sconto del 30% sui tratti percorsi. La normativa entrata in vigore da pochi giorni, farà quindi pagare i centauri meno degli automobilisti. Per ottenere i vantaggi è necessario munirsi di Telepass e dotarsi dell’apparecchio elettronico che monitora il percorso al costo di soli 1,26 € al mese.

L’apparecchio inoltre, essendo poco ingombrante, occupa poco spazio e può essere riposto in un marsupio o in una borsa per svolgere le proprie funzioni al meglio senza dare fastidio al conducente. Al casello basterà rallentare e transitare nell’apposita corsia Telepass senza urtare la sbarra in modo che il segnale radio del trasmettitore comunicherà alla società autostrade i dati per il pagamento ed il relativo sconto.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Le pagelle fiscali: il nuovo volto degli studi di settore.

Il 2017 è l’anno della svolta per quanto riguarda i famosi “studi di settore” che interessano aziende, professionisti ed imprenditori. Dopo una breve pausa estiva sono ripartite le riforme che vedranno comparire dei nuovi indicatori per monitorare la situazione economica.

Ci saranno delle novità tra cui gli “I.S.A.”, Indicatori Sintetici di Affidabilità, che sostituiranno progressivamente gli attuali193 studi di settore. In questi giorni si stanno definendo i paramentri per fiorai all’ingrosso, cartolerie all’ingrosso e venditori al dettaglio di animali domestici. In seguito toccherà ad apparecchi elettronici, manifatture, lavoratori di plastica, aziende di porte e finestre per l’edilizia e riparazione di prodotti di gomma.

Entro la fine di settembre gli indicatori aumenteranno: ce ne saranno 13 ad ottobre ed i restanti 21 saranno convalidati entro la fine di novembre. Per l’anno d’imposta 2017 saranno dunque 17 le nuove “pagelle fiscali” riferite al comparto servizi. L’obiettivo è quello di eliminare i vecchi studi di settore in tre anni. Cosa cambierà? I nuovi indicatori consentiranno in poco tempo a circa 4 milioni di partite Iva di avere un riscontro trasparente della correttezza dei propri comportamenti fiscali, con un “voto” di affidabilità su una scala da 1 a 10. Chi otterrà una valutazione alta sarà premiato. Il nuovo sistema si baserà sugli incentivi a rispettare le regole: chi sarà in linea potrà ottenere subito l’esclusione o la riduzione dei termini per gli accertamenti fiscali.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile