Cosa succede se, in caso di controllo su strada, l’etilometro per l’alcol test è inaffidabile?

Questo curioso caso vede protagonista un uomo indagato per guida in stato di ebbrezza. Il tasso alcolemico, nel primo e nel secondo rilevamento, risulta essere pari a 2,62 g/l e a 2,53 g/l. QDurante il dibattito in tribunale però il legale dell’uomo emette delle prove mirate a porre alcuni dubbi circa l’effettivo stato del suo cliente al momento del fatto. In particolare, la perizia del medico legale evidenzia che l’imputato era stato sottoposto al primo test con etilometro a quasi due ore di distanza dall’incidente e che, alla seconda prova, il tasso risultava decrescente.

Ciò vuol dire che la prima prova indicava il picco massimo dell’assorbimento intestinale e quindi, al momento del sinistro il valore di alcol nel corpo poteva essere pari a 1,30 g/l. Oltre questo dato di fatto emerge anchel’ inaffidabilità dell’apparecchio utilizzato per eseguire il test. Analizzando il libretto metrologico erano emerse diverse anomalie circa le verifiche periodiche dell’apparecchio, in alcuni casi omesse, in altri effettuate con ritardo e prive di timbro. Lo strumento, inoltre, era esente da certificazione CE e non presentava l’ omologazione del software obbligatoria. A causa di questi motivi i risultati del test sono stati considerati inaffidabili per condannare il conducente. Il giudice ha quindi decretato l’assoluzione dal reato di guida in stato di ebbrezza per la mancata sussistenza del fatto.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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