Effetto Crisi: Solo un’impresa italiana su tre paga a scadenza

Dal rapporto sui pagamenti di Cribis D&B (gruppo Crif) è emerso che solo il 36,3% delle imprese italiane è puntuale nei pagamenti e ciò rappresenta il peggior risultato degli ultimi cinque anni (-4,6% rispetto ad un anno fa e -18% rispetto al 2012).

Il sistema dei pagamenti commerciali delle imprese italiane è cambiato radicalmente con il perdurare della crisi e ad esserne maggiormente interessato è il commercio al dettaglio in cui solo un quarto (25,4%) delle imprese del settore ha rispettato i termini di pagamento alla scadenza, mentre un altro quarto (24,6%) ha saldato le fatture con oltre il mese di ritardo. In termini geografici in Emilia-Romagna troviamo le imprese più virtuose (46,6% puntuali) ed in coda la Sicilia con il 18,9%. Il Nord-Est è la macro-area più affidabile, con il 45,6% di pagamenti regolari; nel Nord-Ovest il 43% delle imprese è puntuale, mentre nel Centro solo il 31,5% paga a scadenza e nel Sud il 22,4%, con il 27,3% di ritardi significativi.ù

Il 48% delle imprese italiane paga con 30 giorni al massimo di ritardo, stabile al 15,7% chi salda le fatture oltre un mese dopo la scadenza, un valore che però è quasi tre volte (+185,5%) il dato di fine 2010 e non si prevedono a breve inversioni di rotta.

Il paragone con i dati di fine 2010 è sintomatico delle difficoltà che stanno vivendo 1,2 milioni di imprese commerciali, pari a circa un quinto delle aziende del Paese: la percentuale di ritardi gravi è cresciuta del 232,4%, dato che rischia di condizionare l’intero sistema economico nazionale.

Dominio più vecchio .com ha compiuto 30 anni

Il più vecchio dominio .com ha compiuto 30 anni il 15 marzo. Si parla del primo dominio .com, registrato nel 1985 dalla Symbolics, un’azienda statunitense che si occupava di informatica ora non più in attività e che cedette il dominio nel 2009 per un importo non reso noto. L’acquisto è stato oneroso ma il primato di dominio più costoso della storia spetta a sex.com che è stato comprato nel 2010 per 13 milioni di dollari.

Il 15 marzo 1985 è una vera e propria data storica infatti solo nell’anno successivo, nel 1986, aziende del calibro di Ibm e At&T registrarono il loro dominio. L’azienda Apple registrò il proprio dominio nel 1987 mentre per il dominio Microsoft bisognerà attendere il 1991, anno importante in cui nacque il World Wide Web grazie all’intuizione di Tim Berners Lee, ricercatore del Cern di Ginevra.

Quando venne registrato il dominio Symbolics.com ancora non esisteva l’Icann cioè l’organismo che regola i domini che fu creato nel 1998 in sostituzione allo Iana. Precedentemente era un singolo ricercatore di Arpanet (rete di computer creata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti), Jon Postel, ad occuparsi della regolamentazione dei domini.

Col passare degli anni, grazie ad un’apertura dell’Icann, oltre ai domini di primo livello come .com e .it si è potuto registrare anche domini nuovi e di secondo livello come .money e ad oggi si contano 120 milioni di domini registrati (91 milioni di domini nel 2010).

Cyberlegs per tornare a camminare con le gambe bioniche

Secondo quanto stimato, in Europa ogni anno si registrano 30 mila casi di amputazioni transfemorali (al di sopra del ginocchio) e grazie al progetto Cyberlegs chi ha subito l’amputazione dell’arto inferiore potrà tornare a muoversi camminando in autonomia.

Il progetto europeo triennale Cyberlegs (CYBERnetic LowEr-Limb CoGnitive Ortho-prosthesis) è stato finanziato dalla Commissione Europea con 2,5 milioni di euro suddivisi tra 5 istituzioni riunite in consorzio, con il coordinamento dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

I sistemi robotici, sviluppati nell’ambito del progetto, sono leggeri, indossabili e riducono il rischio di cadute. Grazie alla combinazione di una protesi robotica e un tutore robotico si potrà inoltre riacquistare fluidità nei movimenti ottenendo una falcata ritmica e sicura.

Active Pelvis Orthosis è un’ortesi bilaterale di bacino, in pratica un tutore robotizzato capace di assistere il movimento che permette di flettere e di estendere l’anca. Contenuto in una specie di zainetto ha un’autonomia di tre ore e permette agli amputati di camminare tanto all’interno quanto all’esterno.

La Protesi Transfemorale robotica permette di camminare, sedersi, salire e scendere le scale in completa autonomia grazie all’impiego di elementi elastici passivi, uniti ad attuatori elettromagnetici che permettono il movimento sia per il giunto del ginocchio sia della caviglia. L’interfaccia con la protesi è ottenuta attraverso sensori che possono essere indossati, costituiti da scarpe “intelligenti”, equipaggiate con sensori che permettono di riconoscere il movimento desiderato dalla persona amputata e tradurre tale intenzione in comandi di movimento che si trasmettono ai motori della protesi.

I risultati ottenuti da Cyberlegs, che hanno già dimostrato la loro funzionalità nelle settimane di test pre-clinici condotti a Firenze, saranno illustrati nel meeting conclusivo con i rappresentanti della Commissione Europea e con i revisori tecnici, in programma martedì 17 marzo alla Fondazione Don Carlo Gnocchi a Firenze.

Tasse, Fisco e Agenzia delle Entrate: cosa è cambiato rispetto al 2014

Quali sono i cambiamenti fiscali del 2015? Quali sono le imposte da pagare e vi sono novità sulle agevolazioni? In una breve rassegna partiamo dagli aumenti previsti sin dal primo gennaio come i pedaggi autostradali in media + 1,3% fino ad un massimo dell’1,5% e i contestati nuovi requisiti minimi per le partite IVA con 15.000 euro come soglia di reddito (da 30.000) e 15% di imposta mista (dal 5%) oltre a contributi extra.

Entrano in vigore anche la rivalutazione del Trattamento di fine rapporto con l’aliquota che passa dall’11 al 17% e sui fondi pensione l’imposta sul risultato netto maturato dai fondi di previdenza dall’11 al 20%. Per quanto riguarda le pensioni per congedarsi dal 2016 ci vorranno 4 mesi in più: 66 anni e 7 mesi di età per uomini e le statali, 65 anni e 7 mesi per le donne del privato, 66 anni e un mese per le autonome.

In risalto sull’entrata in vigore del modello 730 precompilato la responsabilità diretta degli intermediari con annessa sanzione nel caso in cui dai controlli dovessero emergere delle “infedeltà” dopo la modifica della dichiarazione precompilata dall’Agenzia. La dichiarazione sarà disponibile telematicamente entro il 15 aprile per 20 milioni di cittadini che potranno accettarla o correggerla trasmettendola poi alle Entrate entro il 7 luglio direttamente, tramite il proprio datore di lavoro, i Caf o i commercialisti.