E’ reato dire al capo “lei non capisce un c….”?

Tenete a bada la lingua se il vostro titolare vi stressa sul lavoro rimproverandovi senza darvi un attimo di tregua! Potrebbe costarvi caro se, al datore di lavoro, dite “lei non capisce un cavolo” ovviamente nella versione più colorita! La Corte di Cassazione, nella sentenza 234/2013, rimette in discussione un verdetto emesso in precedenza che dava ragione al lavoratore. In quel caso un uomo di oltre sessant’anni si rivolse con un linguaggio poco consono al suo titolare ma, la Corte, lo assolse poiché l’espressione “lei non capisce un ….” era di uso comune al punto tale da non potersi considerare ingiuria. Di differente opinione fu però la Procura che presentò ricorso definendo la frase pronunciata in quel contesto “volgare ed altamente offensiva”.

Il nuovo e recente verdetto ha quindi accolto il ricorso alla cui base si legge che “al di là della questione sull’appartenenza o meno al parlare comune del termine volgare riportato, l’espressione stessa va ad assumere carattere ingiurioso laddove vi veniva rimarcata, con particolare asprezza di tono, e nel corso di una discussione di lavoro, l’incompetenza della persona offesa nella materia oggetto di discussione”. In sostanza non si trattò solo di un semplice contrasto di opinioni bensì di un vero e proprio attacco volto a ledere l’onore professionale della parte offesa. Il nostro consiglio? Contate fino a dieci prima di aprire bocca!

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Segnali di ripresa: Cassa Integrazione in calo nelle aziende

indLe aziende nei primi sei mesi del 2016, 4.116 hanno usato ammortizzatori sociali, a fronte delle 6.915 dell’anno scorso (-40,5% in “crisi strutturale”). Lo rivelano i dati forniti all’ANSA dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro. Per la prima volta dopo 4 semestri in costante crescita i dati tornano a diminuire. Fino a giugno, sono stati emanati dal Ministero del Lavoro 2.347 decreti di Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) per 4.116 unità produttive, registrando rispetto al primo semestre del 2015 una flessione del 36,6% del numero di decreti e del 40,5%” della cifra complessiva di aziende. La performance del 2016, quindi, rappresenta una inversione di marcia, perché nel primo semestre del 2014 le unità produttive in difficolta ‘che avevano chiesto il trattamento di integrazione salariale per i dipendenti erano state 4.377, nella metà dell’anno successivo erano salite a 5.003, mentre nel 2015 s’era toccata la punta più alta a giugno. Le ragioni del calo sono riconducibili ad uno stato economico migliore delle aziende italiane e ad una maggiore responsabilità delle imprese nell’utilizzo della cassa integrazione, alla luce delle nuove regole, introdotte a partire dal settembre 2015. Nel primo semestre 2016, in oltre la metà delle imprese (52,1%) sono stati inseriti Contratti di solidarietà (+5,4 punti percentuali rispetto al 2015), e i decreti per crisi aziendali concernevano “il 30% del totale delle unità produttive interessate” (-6% in un anno).

Confronto relazioni sindacali. Nuovo modello contrattuale Confcommercio, CGIL, CISL e UIL

Riuniti il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, per discutere sul futuro della contrattazione collettiva e delle relazioni sindacali. Le parti hanno condiviso la necessità di definire un modello contrattuale coerente alle peculiarità dei diversi settori economici e in particolare hanno ribadito la centralità del contratto nazionale nei vari settori. Evidenziando l’importanza del welfare integrativo, sviluppato dalla contrattazione nazionale grazie ad importanti masse critiche, che le parti intendono valorizzare a beneficio di imprese e dipendenti.
Inoltre i vertici hanno confermato la volontà di proseguire nel percorso avviato con la sottoscrizione dell’accordo sulla rappresentanza condividendo la necessità di avviare una meditazione anche sulla rappresentanza delle organizzazioni datoriali.
La revisione del modello contrattuale, che approfondirà anche ruoli e ambiti della contrattazione aziendale e territoriale, dovrà in tempi brevi arrivare ad un accordo proficuo nell’interesse delle imprese e dei lavoratori di tutte le categorie del Terziario.

 

Lavoro, crescono gli occupati. 242 mila in più su base annua

In crescita, nel primo trimestre, l’occupazione con circa 242 mila occupati in più su base annua +1,1%. L’Istat sottolinea che rispetto al trimestre precedente si denota un “moderato aumento” dello 0,1%. L’istituto di statistica nel report sul Mercato del lavoro spiega che il contributo determinante viene dall’occupazione a tempo indeterminato +340 mila. L’incremento maggiore però si evidenzia per il lavoro a part time.
Oggi il numero degli occupati di età compresa tra 15 e 34 anni CRESCE (+50 mila, +1,0% in un anno) associandosi all’aumento del tasso di occupazione (+0,7 punti) e alla riduzione del tasso di disoccupazione (-2,0 punti); dati statistici confortanti dopo il forte calo dell’occupazione giovanile in tutti gli anni della crisi.
La più evidenziata crescita per il numero di occupati +335 mila è quella per i 50enni, dovuta soprattutto alle minori uscite dal mercato del lavoro per pensionamento a seguito dei cambiamenti delle normative. L’Istat mostra come aspetto più significativo delle dinamiche recenti riguardanti il mercato del lavoro, il calo degli inattivi con una riduzione, nell’ultimo anno, di 168 mila persone dovuta principalmente alla componente maschile.
Secondo gli ultimo rapporti Istat, nel primo trimestre 2016 gran parte degli indicatori sul mercato del lavoro continuano a segnare un miglioramento, complessivamente il sistema economico registra aumenti dallo 0,5% al 2,1% e queste aumento coinvolge tutti i principali settori economici, eccetto le imprese di costruzione.
Secondo Renzi, i dati riportati dall’Istat sui posti di lavoro dovrebbero essere accolti con “sguardo sorridente” e “non vivere con il rancore ideologico”. Da febbraio 2014 ad oggi ci sono 450mila posti in più, di cui più 390mila a tempo indeterminato. Il Presidente del Coniglio afferma che “aver cancellato l’articolo 18 non ha tolto diritti, non ha permesso di licenziare ma di assumere”.

Italia. Incentivi al “rientro dei cervelli”

Agevolazione fiscale per il rientro dei cervelli in Italia potrebbe diventare permanente, ciò lo prevede una bozza del decreto legge competitività che elimina infatti i limiti temporali del bonus inserito nel dl 78/2010, non fissando altri parametri. Il dl precedente presumeva l’esclusione “dalla formazione del reddito di lavoro dipendente o autonomo del 90% degli emolumenti percepiti dai docenti e dai ricercatori” che dopo due anni all’estero tornassero a lavorare in Italia.
In arrivo novità e agevolazioni per le imprese che sponsorizzeranno una start up, le società quotate che investiranno nel capitale di start up con una quota di almeno il 20% e che la deterranno per almeno 3 anni  avranno sconti sconti fiscali  scaricando integralmente le perdite operative per l’avviamento della nuova azienda.
Nuovi incrementi di finanziamento alle imprese riattivandone la capacità di fare prestiti. In pratica, un investitore non bancario che voglia fare credito alle imprese italiane potrà farlo in piena certezza del diritto, acquistando crediti già presenti nel portafoglio delle banche o facendosene creare di nuovi dalle stesse banche per comprarli a sua volta. Le banche potranno quindi cedere crediti anche ad investitori privi di licenza bancaria. Una norma permetterebbe di distribuire il rischio di credito su una platea di investitori più vasta, favorendo la creazione di un mercato secondario.

Conferenza di venerdì 18 marzo 2016 “La Professione Tecnica oggi in Italia, confronti con altri paesi d’Europa”

La FEDERAZIONE TECNICI, riservata ad Architetti, Ingegneri, Geologi e Geometri liberi professionisti, organizza in Avezzano una conferenza presso il Municipio, per discutere della professione Tecnica. Lo scopo dell’incontro è di svolgere un lavoro analitico, di sviluppo e propositivo nella normativa delle professioni tecniche, per giungere a un pacchetto di proposte concrete, poi sottoscritte a livello nazionale, da consegnare ai colleghi presenti in Parlamento.

Desideriamo migliorare la situazione attuale, con l’obiettivo di giungere a un sistema normativo che riconosca più diritti, più tutele e più dignità ai liberi professionisti Tecnici. Come abitudine, nei nostri dibattiti figura sempre un invitato appartenente a un’altra categoria professionale. Ospite in questo incontro sarà l’avv. Leonardo Casciere, il quale ci illustrerà le problematiche professionali, comuni alle nostre, vissute quotidianamente dai legali italiani.

Ordine del giorno:
• Relazione dell’arch. Raffaello Di Domenico: “La professione tecnica in Italia e nel resto d’Europa”
• Intervento dell’arch. Massimo Germani
• Intervento dell’ing. Belisario Fantini
• Intervento dell’avv. Leonardo Casciere: “La professione legale oggi in italia e la Cassa Forense”
• Interventi vari

L’incontro avrà luogo VENERDI 18 MARZO dalle ore 16,30 alle 19,00, presso la sala conferenze del Municipio di Avezzano, in piazza della Repubblica. Gli Architetti, Ingegneri, Geometri e Geologi del territorio sono invitati a partecipare.

Arch. Raffaello Di Domenico
Coordinatore FEDERAZIONE TECNICI

Gruppo Facebook Federazione Tecnici

L’incontro di Azione Tecnici per il ripristino del tariffario professionale e la tutela della professione tecnica

Venerdì 5 febbraio si è svolto presso il Municipio di Avezzano l’incontro di AZIONE TECNICI sullo stato attuale in cui versa la professione tecnica, per discuterne tra colleghi e fare proposte e lanciare idee per un rilancio del settore nel nostro Paese. Il dibattito è stato intenso, anche se l’affluenza è stata di un numero limitato di partecipanti.

Verso le 17:00 sono state illustrate le motivazioni che hanno spinto il sottoscritto a creare il gruppo facebook di AZIONE TECNICI che conta oltre mille membri, con conseguente uscita dal mondo virtuale, per un incontro reale tra professionisti.

Gruppo Facebook AZIONE TECNICI
Per il ripristino del tariffario professionale e tutela della professione tecnica.
Architetti · Ingegneri · Geologo · Sindacato · Geometra

I punti trattati sono stati i seguenti:
– il POS, uno strumento superato di pagamento, è sufficiente un account Paypal per essere pagati dal cliente con carta di credito
– Dieci anni senza il minimo tariffario, proposte per il ripristino del Tariffario
– Rapporti tra progettista e committente, quali modifiche da proporre per la Deontologia
– Consegna del lavoro tecnico al committente anche se non onora la parcella, idee per una revisione delle norme vigenti
Attestato di Prestazione Energetica online, attendibilità del documento e considerazioni obiettive in merito
– Per un pacchetto di proposte per il restyling delle professioni tecniche, si è proposto nel prossimo incontro di fare un confronto, illustrando come nei paesi europei le figure dei professionisti tecnici operano e i tariffari che li riguardano.

Dalla platea alcuni colleghi hanno chiesto di svolgere un incontro di AZIONE TECNICI ogni mese in Municipio, pertanto il prossimo incontro avverrà nella metà di marzo 2016.

Raffaello Di Domenico