Lavoro, crescono gli occupati. 242 mila in più su base annua

In crescita, nel primo trimestre, l’occupazione con circa 242 mila occupati in più su base annua +1,1%. L’Istat sottolinea che rispetto al trimestre precedente si denota un “moderato aumento” dello 0,1%. L’istituto di statistica nel report sul Mercato del lavoro spiega che il contributo determinante viene dall’occupazione a tempo indeterminato +340 mila. L’incremento maggiore però si evidenzia per il lavoro a part time.
Oggi il numero degli occupati di età compresa tra 15 e 34 anni CRESCE (+50 mila, +1,0% in un anno) associandosi all’aumento del tasso di occupazione (+0,7 punti) e alla riduzione del tasso di disoccupazione (-2,0 punti); dati statistici confortanti dopo il forte calo dell’occupazione giovanile in tutti gli anni della crisi.
La più evidenziata crescita per il numero di occupati +335 mila è quella per i 50enni, dovuta soprattutto alle minori uscite dal mercato del lavoro per pensionamento a seguito dei cambiamenti delle normative. L’Istat mostra come aspetto più significativo delle dinamiche recenti riguardanti il mercato del lavoro, il calo degli inattivi con una riduzione, nell’ultimo anno, di 168 mila persone dovuta principalmente alla componente maschile.
Secondo gli ultimo rapporti Istat, nel primo trimestre 2016 gran parte degli indicatori sul mercato del lavoro continuano a segnare un miglioramento, complessivamente il sistema economico registra aumenti dallo 0,5% al 2,1% e queste aumento coinvolge tutti i principali settori economici, eccetto le imprese di costruzione.
Secondo Renzi, i dati riportati dall’Istat sui posti di lavoro dovrebbero essere accolti con “sguardo sorridente” e “non vivere con il rancore ideologico”. Da febbraio 2014 ad oggi ci sono 450mila posti in più, di cui più 390mila a tempo indeterminato. Il Presidente del Coniglio afferma che “aver cancellato l’articolo 18 non ha tolto diritti, non ha permesso di licenziare ma di assumere”.

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