Servitù di passaggio e caratteristiche.

La servitù di passaggio è una concessione che permette a qualcuno di transitare su un terreno di proprietà altrui pertanto è regolata da diritti e doveri che riguardano le parti in causa. L’oggetto di servitù è un fondo, un terreno privo di accesso alla pubblica via, poiché circondato da fondi appartenenti ad altri. Le  servitù di passaggio  possono essere regolate in maniera volontarie, con un contratto scritto stipulato tra le parti, oppure possono essere coattive. Quest’ultima modalità implica che i titolari di due fondi vicini non si sono accordati in modo autonomo pertanto l’intervento del giudice si è reso necessario. Se il vicino realizza una strada privata per andare nella sua proprietà e la stessa è a sua volta l’unico punto di passaggio per raggiungere le nostre terre o abitazioni, tale strada può essere assoggettata a servitù pubblica di passaggio. Tuttavia il titolare di un fondo con servitù è libero di chiudere il passaggio con recinzione o cancello, così da rendere più sicura la sua proprietà, ma a condizione di non ostacolare il transito al titolare del fondo limitrofo non solo a piedi ma anche con veicoli.

Inoltre il proprietario del fondo servente non può piantare alberi, siepi o piante, depositare materiale edile, oggetti o rami d’albero, installare dispositivi elettronici  quali allarmi, telecamere, sensori ottici che possano inibire l’uso del passaggio al proprietario del fondo dominante. Ricordiamo che in alcuni casi il diritto il passaggio di servitù può decadere: ciò accade quando il diritto di passaggio è stato sancito tramite contratto con scadenza fissa, quando il proprietario del fondo dominante rinuncia di sua volontà al proprio diritto di passaggio, quando il proprietario del fondo servente rinuncia alla proprietà del fondo. Altri casi sono determinati da una sentenza in cui si accerta che la servitù di passaggio non è più necessaria oppure nel momento in cui, la stessa persona diventi proprietaria sia del fondo dominante che di quello servente. Infine il diritto di passaggio può decadere quando non viene più esercitato per almeno venti anni.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Multe auto, una nuova sentenza rivoluziona gli eventi.

Una nuova sentenza emessa dalla Cassazione chiarisce un nodo cruciale in fatto di multe. Si tratta di individuare il soggetto a cui spetta provare la notifica in caso di sanzione che la Corte identifica nell’amministrazione. Il caso arrivato davanti ai giudici vede protagonista un automobilista che aveva contestato la ricezione di una cartella emessa da Equitalia. I giudici, che in merito di opposizioni e cartelle esattoriali su sanzioni amministrative inerenti la violazione del Codice della Strada, indicano che la prova di notifica deve essere prodotta dall’ente dal quale dipende l’organo accertatore.

Infatti l’avvenuta notifica del verbale e la mancata opposizionenel termine di 60 giorni dalla stessa costituiscono requisito perché il verbale acquisisca efficacia di titolo esecutivo, esigibile mediante la cartella esattoriale. Quindi per evitare piccoli abusi se tale soggetto non riesce a dimostrare le colpe di chi ha compiuto l’illecito la sanzione cade e la cartella esattoriale che richiede il pagamento della multa, con interessi e oneri aggiuntivi, viene annullata.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Passaporto: in caso di scadenza oppure ex novo la procedura è la stessa.

Il passaporto è un vero e proprio documento d’identità la cui validità è pari a dieci anni terminati i quali bisogna richiederne uno nuovo. Prima di presentare la documentazione necessaria è bene essere in regola con il pagamento delle multe, contrariamente non si potrà provvedere al rilascio del documento. La richiesta può essere effettuata presso gli uffici postali, la questura, l’ufficio comunale, la stazione dei Carabinieri e l’ufficio passaporto del commissariato di Pubblica Sicurezza. Generalmente i tempi per il rilascio sono più brevi in Questura dove basteranno un paio di giorni per concludere l’iter  mentre presso gli altri uffici la tempistica è di circa due settimane.

Per il rinnovo o il primo rilascio del passaporto i documenti da presentare sono gli stessi: il modulo stampato di richiesta del passaporto dovrà essere accompagnato da un documento di riconoscimento originale e una fotocopia dello stesso, dalla richiesta firmata dall’interessato, oppure dalla firma dei genitori in caso il richiedente sia minorenne, e le ricevute di pagamento. Una volta effettuati tutti i controlli il passaporto verrà inviato a domicilio a mezzo di Posta Assicurata, mentre, se la richiesta è stata presentata alle Poste, ci si potrà recare nello stesso ufficio postale per il ritiro. Quali sono i costi? Poco meno di €  120, così ripartiti: il primo versamento pari a 42,50€ verrà effettuato tramite bollettino di conto corrente intestato a: “Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del tesoro” accompagnato da un contrassegno telematico pari a 73,50€ disponibile presso i tabaccai.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Concessioni vantaggiose per gli artisti.

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha lanciato un’iniziativa particolare per gli artisti che consentirà agli stessi di occupare a prezzi vantaggiosi spazi pubblici. Il progetto mira a valorizzare sette edifici sparsi in tutta Italia che saranno gestiti da giovani artisti al modico prezzo di 150 euro al mese.

Gli edifici che saranno dati in concessione sono: Vico Pisano (PI) – Palazzo Ducale – ex “Casello Idraulico”; Livorno, “Torre di Calafuria”; Firenze, “Villa Carducci Pandolfini” ; Trieste, Fabbricato “TSB0448”, in via Bramante n. 5; Trieste, Fabbricato “TSB0514”, in via Belpoggio n. 28; Ancona, “Rifugio Antiaereo”; Bari, Fabbricato “La Torretta”.

Si tratta di ampi spazi, ville e fabbricati, che saranno allestiti come nuovi punti nevralgici della produzione artistica in tutte le sue forme: danza, musica e teatro. L’iniziativa statale mira quindi a creare nuovi occasioni per promuovere le differenti forme di manifestazione culturale. La concessione di tali spazi avrà una durata pari a dieci anni. A breve sarà resa nota la pubblicazione dei bandi per l’assegnazione degli immobili da parte degli Enti gestori.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

 

Vai in bicicletta? Ecco quali sono i comportamenti a rischio sanzione!

Amanti delle due ruote state in guardia poiché sono previste multe salate per comportamenti considerati scorretti dal Codice della Strada. In particolare la circolazione sul marciapiede, o nei sottoportici, in sella alla bici può costarvi una sanzione di 41 €.  La stessa cifra, in termini di multa, si applica anche in caso di circolazione contromano. Se invece vi trovate in prossimità delle strisce pedonali dovete ricordare di scendere dalla bicicletta e percorrere il tratto trascinando il mezzo a mano: in caso  di mancato rispetto di tale norma è prevista una sanzione pari a 25 €. Cosa succede invece se al semaforo passate con il rosso?

Vi aspetta una salatissima multa pari a 163 €. Poco meno se utilizzate il cellulare o gli auricolari per ascoltare musica: la sanzione prevista è di 161 €. Se invece percorrete le strade durante le ore notturne senza adeguati dispositivi di illuminazione vi aspetta una multa pari ad € 24: tali dispositivi sono obbligatori per legge. Infine ricordiamo che è assolutamente vietato il trasporto di bambini (solo fino ad otto anni) pena una multa di € 25 ed è assolutamente vietato farsi trainare o condurre da animali: la sanzione prevista in caso di reato è pari a € 25.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Fondi UE 2014-2020: lotta alla burocrazia e piani di sviluppo nazionale

fondi-europei

È stato sottoscritto a Bruxelles lo scorso 29 ottobre l’Accordo di Partenariato sui fondi strutturali 2014-2020, con assegnazione all’Italia di 42 miliardi di euro, dei quali 22,2 da destinarsi alle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), 7,6 alle più avanzate (Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto e province di Trento e Bolzano), 1,3 alle regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna), 1,1 alla Cooperazione territoriale europea, 10,4 per i programmi per lo sviluppo rurale ed infine 567,5 milioni di euro per Garanzia Giovani europea.

In occasione della formalizzazione, la Commissione ha richiesto la presentazione non solo delle procedure per la attuazione dei progetti da finanziare, ma soprattutto dei programmi di rafforzamento amministrativo (PRA), quale strumento di superamento agli ostacoli burocratici e condizione alla automatica erogazione dei fondi.

Nel ciclo di programmazione nazionale 2007-2013, infatti, la farraginosità burocratica e l’inefficienza amministrativa hanno rallentato il cammino dei progetti verso l’attuazione, sommando le lungaggini ai ritardi strutturali ed il mancato impiego al rischio di restituzione delle somme.

E proprio il basso tasso di avanzamento finanziario, ovvero il rapporto tra la spesa operata e certificata, ha evidenziato la necessità di un migliore adeguamento programmatico soprattutto al Sud.

«Le Regioni del Sud non sono le peggiori, ma sono solo più fragili, per questo esistono politiche di sviluppo orientate proprio per loro», – ha dichiarato a Lettera43.it  Lucio Paderi della Direzione generale europea Politica regionale, segnalando la difficoltà di impiego di risorse più ingenti nel Meridione.

“Su queste Regioni vengono indirizzati molti più soldi che al Nord, ma le misure sono più stringenti” – ha precisato – “e il combinato crea problemi anche solo nel presentare i progetti per ottenere i fondi».

Nel Sud, inoltre, la minore capacità di dinamismo e di innovazione amplifica le difficoltà strutturali, imbattendosi in una classe imprenditoriale frenata dal limitato accesso al credito e dalla miope rappresentanza politica; e nel corto circuito culturale tra l’utopia del posto fisso e l’urgenza lavorativa fino all’emigrazione.

E, qualora non bastasse, a violare le aspirazioni di crescita ecco l’ombra della illegalità, tanto più pervadente nelle regioni ritardatarie nella consegna dei programmi e tale da indurre la Commissione ad esigere dalle amministrazioni un programma di misure anticorruzione ed antifrode.

Infine, la babelica articolazione di livelli tra direzioni e di criteri tra uffici, piuttosto dell’auspicabile contenimento di stazioni appaltanti, non può ignorare i vincoli di spesa delle amministrazioni: infatti, a fronte del 75% di cofinanziamento europeo, il 25% dovrà essere stanziato a livello nazionale, con il rischio del singolo Comune di limitare la partecipazione con proprie risorse, in obbligo al Patto di Stabilità.

La questione è già nota agli addetti ai lavori: dal 2011 l’esecuzione dei fondi UE è passata dal 30% al 60% e proprio lo scorporamento dal Patto di Stabilità potrebbe ridurre i ritardi sul territorio ed incrementare la soglia di attuazione.

Fonte: lettera 43.it

3 novembre 2014

Petula Brafa

ANAGRAFE: NUOVE REGOLE IN VIGORE DAL 10 MAGGIO PER CAMBIARE RESIDENZA

da Adiconsum

Procedure più veloci per variare città o lo stato di famiglia. Per cambiare residenza domanda entro 20 giorni

Molte le novità introdotte nel Dl semplificazioni. La prima è costituita dal termine di 20 giorni entro cui i cittadini devono presentare la domanda di trasferimento della residenza o di variazione dello stato di famiglia. Le domande potranno essere inviate anche attraverso posta certificata, allegando un documento di identità. La seconda novità è costituita dall’assegnazione del termine di due giorni lavorativi per l’esame delle domande e per l’effettuazione dell’iscrizione anagrafica. In caso contrario gli effetti giuridici decorrono dalla data della presentazione.

Dopo 45 giorni dalla presentazione o dall’invio della dichiarazione matura il silenzio assenso.