Rimborso canone RAI: attenzione alla truffa via mail!

In un recente comunicato l’Agenzia delle Entrate mette in guardia i cittadini da una mail truffa in circolazione da qualche giorno il cui oggetto riguarda il “rimborso del canone Rai”. Inutile dire che si tratta di una trappola: la parola “rimborso” infatti trae facilmente gli utenti in inganno poiché, in tempi come questi di ristrettezze economiche, ottenere soldi liquidi fa sempre comodo. Secondo le fonti la mail truffa arriva direttamente al mittente a nome dell’Agenzia delle Entrate: l’ente nel comunicato specifica che si tratta di una frode in quanto non esiste alcun rimborso in merito ed invita i cittadini a cestinare la mail senza neanche aprirla.

L’oggetto della mail è  “Rimborso Rai – A8005W”, ma può essere anche più generico ed indicare riferimenti simili. Nel testo del messaggio si comunica il riconoscimento di un parziale rimborso del canone RAI pari a 14,90 euro: per ottenerlo basta inviare una richiesta all’indirizzo web del sito dell’Agenzia che compare in calce ma che, in realtà, nasconde un link fraudolento (www.area-agenzia-en.info). Per questo L’Agenzia raccomanda di cestinare i messaggi e di non cliccare sui contenuti presenti. Inoltre si raccomanda di non fornire i propri dati anagrafici e gli estremi della carta di credito nella pagina web indicata nella mail truffa.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Assegni circolari e truffe: consigli per difendersi.

Secondo uno studio recente sono aumentate le truffe relative agli assegni circolari attraverso la clonazione o l’intercettazione. In particolare si è registrato un aumento pari al 40% delle truffe durante i primi sei mesi del 2017, con circa 60 casi al giorno di clonazione e truffe che hanno gli assegni come oggetto, per un giro d’affari illecito che ha fruttato circa 80 milioni di euro solo nel periodo preso come oggetto di studio. Le truffe più comuni sono la clonazione e l’ intercettazione: con il sistema della clonazione, il truffatore replica fedelmente tutti i dettagli di un assegno, dalla firma all’intestazione della banca. L’assegno clonato sarà poi incassato tramite l’utilizzo di documenti falsi. Il sistema dell’intercettazione riguarda gli assegni spediti che possono essere rubati dai truffatori durante il loro viaggio. Quest’ultimi li incasseranno utilizzando documenti falsi.

La proliferazione di truffe simili è dovuta in parte all’aumentare dei furti di dati personali, necessari alla falsificazione dei documenti. Per tutelarsi è opportuno controllare e difendere i propri dati personali, essenziali per la realizzazione dei documenti falsi utili ad incassare gli assegni contraffatti. Mai lasciare incustoditi i propri dati, come anche le fotocopie dei nostri documenti. Un altro dei luoghi preferiti dai truffatori per reperire le informazioni personali delle vittime sono i social network: il migliore consiglio resta quello di non rendere visibili i propri dati, pena l’ utilizzo improprio come quello di compilare carte di identità vuote facilmente reperibili sul mercato nero.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Case vacanza come evitare le truffe!

Le cronache estive sono ricche di episodi di truffa ai danni dei turisti per l’affitto di case vacanza. In particolare a Pavia sono state arrestate quattro persone complici di aver affittato abitazioni inesistenti all’isola d’Elba, San Teodoro e Marina di Grosseto. Sono ancora molti i turisti che prenotano strutture on line per poi cadere vittime di truffe simili architettate da gente senza scrupoli. Per arginare il problema ecco alcuni consigli: se il prezzo offerto è molto basso state attenti! I truffatori sanno che le richieste dei turisti spesso sono low cost, in questo caso, una verifica è d’obbligo. Se le informazioni fornite dall’annuncio sono troppo poche è bene richiedere maggiori precisazioni all’inserzionista: dalle sue risposte si potranno dedurre molte cose in particolare diffidate di chi vuole concludere l’affare troppo in fretta o propone accordi diversi da quelli descritti nell’annuncio.

In ogni caso è bene contattare di persona il proprietario prima di prenotare sulla sola base di un annuncio e verificare, magari tramite Google Maps, che la sistemazione offerta esista davvero. Un altro consiglio è quello di non fornire i propri dati personali (carte di identità e altri documenti) prima di aver stabilito un contatto di persona. Il furto di identità è dietro l’angolo. Mai fornire a terzi, poi, le proprie credenziali d’accesso ai vari portali per l’affitto di appartamenti o ai siti di compagnie aeree o ferroviarie. Meglio evitare di rispondere ad annunci generici trovati in giro sul web, ma affidarsi a portali che si occupino esclusivamente dell’affitto di immobili, verificando gli annunci anche tramite i feedback di altri utenti. Attenzione, poi, che il portale consultato sia quello ufficiale, e non un sito “clone” che utilizza lo stesso nome di uno più conosciuto ma con tutt’altro indirizzo web. Per versare eventuali caparre è preferibile usare metodi di pagamento tracciabili, evitando, per esempio, ricariche, Postepay o conti esteri. Anche se non è garanzia di serietà si consiglia di preferire accordi scritti e non solo verbali. Verificate infine che il contratto proposto non contenga clausole vessatorie per avere ben chiaro quali servizi sono compresi nel costo dell’affitto.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Call center: AGCOM presenta lo strumento per difendersi dalle truffe

L’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha creato un nuovo strumento che aiuterà i consumatori a difendersi dalle chiamate dei call center truffaldini. Grazie alla creazione di un apposito portale potremo, in maniera preventiva, conoscere tutte le informazioni relative al call center che ci contatta. Il nuovo strumento di AGCOM contro le truffe telefoniche è disponibile online: si tratta di una pagina internet all’interno del sito della stessa Autorità garante nelle Comunicazioni collegata al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione), ovvero un elenco pubblico in cui sono inserite tutte le società italiane che effettuano attività di call center. Grazie a questa pagina potremo sapere cosa vende, che feedback ha e da dove ci contatta un determinato call center e scoprire se l’operatore telefonico sta portando a termine, o meno, un tentativo di truffa ai nostri danni.

Come funziona il portale? Appena riceviamo una chiamata da un venditore basta collegarsi al sito: https://www.agcom.it/numerazionicallcenter dove troveremo una barra di ricerca per inserire il numero del call center che ci ha chiamato. Una premuto invio lo strumento ci fornirà tutta una serie di informazioni legate all’azienda che ci ha contatto. Ovviamente per avere un riscontro completo il call center che ci chiama dovrà essere operante in Italia, altrimenti non avremo notizie al riguardo. Una bella notizia per i consumatori stufi di essere truffati da call center scorretti.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Quando sotto un annuncio si nasconde la truffa!

Scegliere di affittare un appartamento è al giorno d’oggi, con la crisi che corre, una soluzione per tamponare i costi e le spese che, però può essere allo stesso modo fonte di nervosismo e frustrazione. Nelle grandi città spesso è più difficile trovare un appartamento che si adatta alle nostre esigenze, ma questo può accadere anche nei piccoli centri. Quando, dopo numerose ricerche, troviamo l’appartamento ideale e quando il prezzo è un vero affare dobbiamo però stare attenti. Questa notifica è rivolta soprattutto a coloro che per cercare casa utilizzano il web.

Internet infatti fa risparmiare tempo però non dimentichiamo che a volte, sotto annunci vantaggiosi e strepitosi di affitti a basto costo, possono nascondersi delle vere e proprie truffe organizzate ad hoc. La truffa on-line per questa categoria di beni immobili è molto semplice: la casa esiste ed effettivamente è in affitto ad un prezzo ottimo. Sul sito l’appartamento viene mostrato attraverso belle e dettagliate foto. La truffa scatta quando il proprietario, via mail o al massimo via telefono, al momento di vederla, dice che ha avuto brutte esperienze precedenti e chiede, come gesto di  impegno, il versamento di una somma su un conto di money transfert a nome di chi fa il versamento. Sembra una richiesta legittima visto che la modalità di pagamento è apparentemente sicura. Una volta effettuata l’operazione il proprietario chiede di comunicargli i dati per verificare. Subito dopo i soldi ed il proprietario stesso spariscono nel nulla. Come possiamo tutelarci? Basta non fornire mai i nostri dati e soldi in anticipo, non acquistare mai qualcosa a scatola chiusa ma chiedere sempre di vedere la casa completa di tutti gli atti legali.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Attenzione alle due euro false.

Federconsumatori invita tutti i cittadini a fare attenzione alla truffa dei due euro, monete spesso scambiate con altre straniere il cui valore è nettamente inferiore. Bisogna pertanto prestare attenzione alla truffa delle due euro specie quando si riceve il resto in cassa. Attenzione anche ai distributori automatici: le macchinette infatti non riconoscono sempre le monete e potrebbe capitare qualche errore di tale entità. I soldi falsi appaiono molto simili tra loro per lega, colore e composizione: i più utilizzati per tale tipologia di truffa sono i 10 bath thailandesi, la cui forma è molto simile a quella dei due euro ma il cui valore è pari ai 25 centesimi italiani.

Un’altra moneta che si presta a tale tipo di truffa è lo scellino del Kenya: state attenti poiché il suo valore è pari a 20 centesimi! Inoltre, come emerge da un report della Polizia di Stato, sono molto diffuse anche le monete da due euro false. Un trucco per riconoscerle è l’utilizzo di una semplice  calamita: se il magnete attrae le monete, queste sono vere, mentre se ciò non si verifica siamo in presenza di falsi. I  truffatori infatti non riescono a riprodurre il sistema del magnetismo che la Zecca di Stato ottiene utilizzando un iter particolare, un processo che serve anche a far riconoscere le monete dalle macchinette automatiche.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Occhio alle promesse di “guadagni facili”!

Sempre più spesso capita di visionare messaggi quali “vuoi guadagnare 1.000 euro al giorno?”. State attenti poiché si tratta di truffe ai danni del consumatore che nascondono al loro interno collaudati sistemi di vendite piramidali. In Italia tali pratiche sono illegali e vietate dalla legge n. 173 del 2005 che recita: “sono vietate le strutture di vendita finalizzate al reclutamento di persone con la prospettiva di guadagni futuri e con l’incarico di reclutare altri”. Per chi organizza queste attività sono previsti l’arresto da sei mesi a un anno o un’ammenda da 100mila a 600mila euro. Nel 2012 la sentenza n. 37049 della Corte di Cassazione ha esteso l’attuazione del divieto anche alle pratiche pubblicizzate via Internet ma, nonostante tutto, le persone che cadono in trappola sono in aumento. Come riconoscere la truffa?

Picking From The Money Tree — Image by © Images.com/Corbis

Partiamo dal significato di “piramide” un meccanismo al cui vertice vi è una persona che vende ad altre la possibilità di entrare a far parte di livelli sottostanti promettendo lauti guadagni in cambio del pagamento di una quota d’ingresso. La promozione si basa sulla promessa di ottenere un beneficio economico che dipenderà dall’ingresso di altri nel sistema. Colui che occupa il vertice della piramide vive di rendita poiché deve solo riscuotere le quote di chi vuole entrare a far parte della struttura. Reclutare nuove risorse è facile: di solito si organizzano convegni durante i quali vengono prospettate le possibilità di arricchimento grazie al sistema, inoltre vengono proposti dei video accattivanti e testimonianze finte. Negli ultimi tempi il reclutamento avviene anche tramite internet. Una volta entrati nella piramide, gli interessati, dopo aver pagato la quota, dovranno reclutare altri soggetti per ottenere una percentuale su ogni nuovo ingresso. Più il meccanismo va avanti, più è difficile per gli ultimi arrivati, trovare nuove risorse e rientrare dall’investimento iniziale. Solitamente chi ha organizzato il raggiro fa perdere le proprie tracce una volta intascata una determinata somma lasciando tutti gli altri con le tasche vuote. Diffidate quindi dai messaggi promozionali che promettono alte possibilità di guadagno in tempi brevi!

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile