di Umberto Buzzoni
La nuova protesi biorobotica è stata ideata e realizzata a Pisa nell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, dal docente di BioRobotica Christian Cipriani ed il suo team di ricercatori, nel progetto ‘My Hand’ finanziato con oltre 400 milioni di euro dal Ministero dell’Istruzione.
Realizzata in lega di alluminio, dotata di sensori tattili e con un peso di soli 500 grammi, non necessita di intervento chirurgico per l’impianto e consente a chi la indossa ben sette movimenti. Dopo una serie di primi test di funzionamento è pronta per essere testata sui pazienti.
L’ingegnere Marco Controzzi ha spiegato che “La mano utilizza tre motori elettrici e un pollice opponibile, per afferrare oggetti di varia forma e peso differente” e grazie all’altra novità tecnologica, con brevetto internazionale, sarà possibile effettuare tutte le prese con un solo motore che permette la rotazione del pollice o la flessione dell’indice in maniera alternata. Nel dorso della mano è presente l’elettronica di controllo e per la chiusura completa delle dita la protesi impiega meno di 1 secondo.
Questa innovativa protesi dall’aspetto antropomorfo a 5 dita verrà messa in vendita ad un prezzo economico che si aggirerà intorno a quello di uno smartphone di ultima generazione, elemento importante se si pensa che si stima che in Europa ogni anno si contano oltre duemila nuovi casi di amputazione della mano.