di Umberto Buzzoni
Dal XVII rapporto di Almalaurea emerge l’importanza di un titolo accademico dato che rispetto a chi non ha lo conseguito, i laureati hanno diversi vantaggi in ambito lavorativo in particolare in periodi di crisi.
In questa analisi sono state considerate le condizioni occupazionali di 490 mila laureati di 65 università italiane ed il tasso di occupazione a distanza di un anno dal conseguimento del titolo si differenzia: con un 66% per i laureati triennali, 70% per i laureati magistrali biennali e 49% per i magistrali a ciclo unico (architettura, medicina, veterinaria, etc).
A cinque anni dal conseguimento del titolo 9 laureati su dieci lavorano, anche se la percentuale è diminuita rispetto al passato e nel lungo periodo aumenta anche la stabilità del lavoro con un 73% dei laureati triennali, circa 78% dei magistrali a ciclo unico e 70% per i magistrali biennali.
I dati relativi alle retribuzioni a un anno registrano un lieve aumento e superano i 1.000 euro netti mensili: 1.013 per i laureati triennali, 1.065 per i laureati magistrali biennali e 1.024 per i magistrali a ciclo unico.