Canone Rai con le bollette elettriche anche su seconde, terze case e immobili sfitti

di Umberto Buzzoni

L’idea è quella di riformare il canone Rai per ridurre l’evasione fiscale di circa 450 milioni di euro all’anno e il recupero sarebbe di almeno 300 milioni. Chiunque abbia un’utenza elettrica riceverebbe dunque un bollettino con un importo tra i 60 e gli 80 euro, ridotto quindi rispetto ai 113,50 che si pagano al momento ma la cosa assurda è che in questo modo si dovrà pagare il canone Rai anche sulle seconde e terze case ed infine anche sugli immobili sfitti.

Cambierebbe quindi la filosofia con cui si applica il canone Rai e non si pagherebbe più una tassa legata al possesso del televisore/radio bensì di una apparecchiatura elettronica che riceva il segnale come un computer, uno smartphone o un tablet.

Critiche e perplessità sull’attuabilità di questa idea del governo arrivano sia dal Presidente dell’Autority per l’Energia Guido Bertoni, dal Presidente di Assoelettrica Chicco Testa ed infine anche in ambito politico si assiste ad una forte critica da parte di Forza Italia, Lega e Scelta civica.

Non è inoltre ben chiaro cosa dovrebbe accadere nell’ipotesi in cui un utente che paga correttamente le bollette dell’elettricità ma non quella relativa al canone Rai e se in quel caso il gestore provvederebbe al distacco della corrente elettrica e soprattutto se potrà farlo.

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