Eurostat: In Italia meno diplomati e più abbandoni scolastici

abbandonoda Repubblica.it

l tasso di abbandono scolastico cala in Europa, ma l’Italia è in controtendenza. Il quadro non lusinghiero per il nostro Paese viene descritto da Eurostat. Che, in un rapporto appena diffuso, rileva come la percentuale di studenti che lasciano la scuola in generale sia nel 2012 diminuita, avvicinando gli obiettivi fissati per il 2020 che puntano a limitare il fenomeno sotto la barra del 10% e ad aumentare la quota di diplomati a più del 40%.

La situazione tra i 27 Paesi presenta tuttavia molte differenze. Mentre la media Ue per gli abbandoni scolari nel 2012 si è attestata al 12,8%, l’Italia segue con fatica col 17,6%, e il Belpaese è nettamente fuori media Ue (35,8%) in tema di diplomati (21,7%).

Nell’Unione europea il 36% di giovani tra i 30 ed i 34 anni ha concluso con successo il percorso universitario, il 2% in più rispetto al 2010 e l’8% in più rispetto al 2005, riferisce sempre Eurostat, ricordando che la strategia Europa 2020 prevede che quella percentuale salga al 40% di qui ai prossimi sette anni. Per ora la superano Gran Bretagna 47,1%, la Francia col 43,6% e la Spagna col 43,1%. La Polonia è vicina col 39,1%, mentre la Germania è al 31,9%. A guidare la classifica invece è l’Irlanda con il 51,1% di laureati in quella fascia d’età.

L’Italia, fra i 27, si colloca all’ultimo posto della classifica: nel 2012 appena il 21,7% di chi comincia l’università ha completato gli studi e si è laureato entro i 34 anni. Ci è riuscito il 26,3% delle donne e solo il 17,2% degli uomini.
Il dato italiano – in leggero miglioramento rispetto a 2010 e 2011 – è il peggiore dell’intera Ue, dove la media di chi compie il ciclo di istruzione terziaria è del 35,8%. La Romania, maglia nera nel 2010 col 18,1%, ci ha superati nel 2012 col 21.8%.

RC AUTO: in Italia le polizze costano il doppio rispetto alla media europea

di Maurizio Caprino
fonte: sole24ore.it

I premi Rc Auto in Italia sono in media più elevati e crescono più velocemente rispetto a quelli dei principali paesi europei. Lo rileva l’Antitrust che ha condotto un’indagine conoscitiva sul settore evidenziando una serie di rimedi possibili per tagliare i costi delle polizze. «Il premio medio – scrive l’Authority – è più del doppio di quelli di Francia e Portogallo, supera quello tedesco dell’80% circa e quello olandese di quasi il 70%. La crescita dei prezzi per l’assicurazione sul periodo 2006-2010 è stata quasi il doppio di quella della zona Euro e quasi il triplo di quella registrata in Francia. Parallelamente l’Italia si caratterizza per la frequenza sinistri e il costo medio dei sinistri più elevati tra i principali paesi europei: «In particolare, la frequenza sinistri è quasi il doppio di quella in Francia e in Olanda e supera di circa il 30% quella in Germania; il costo medio dei sinistri in Italia supera quello della Francia di circa il 13%, quello della Germania di oltre il 20% ed è più del doppio di quello del Portogallo. Tuttavia il numero delle frodi accertate ai danni delle compagnie in Italia appare quattro volte inferiore a quello accertato dalle compagnie nel Regno Unito e la metà di quello accertato in Francia», aggiunge l’Antitrust.