Quanto costa mandare i figli a scuola quest’ anno

scuolada Codacons

Ancora aumenti per il corredo scolastico. Alla vigilia della riapertura delle scuole il Codacons denuncia l’ ennesima crescita dei prezzi per le necessità scolastiche degli alunni, e quindi delle famiglie. Racconta il Messaggero: Il Codacons si è affrettato a fa- re il primo monitoraggio sulle spese, valutando un aumento del corredo scolastico attorno al 3,5% rispetto all’ anno scorso, mentre per l’ acquisto dei libri il costo sale del 5%. Più prudente, invece, la valutazione della Fe- derconsumatori, che ha stimato un rincaro del 2,4%, sostenendo che ad aumentare in misura maggiore sono i prezzi di zaini e astucci e le borse a tracolla (sem- pre più di moda, soprattutto tra gli alunni più grandi). La Feder- consumatori ha anche provato a stimare la spesa complessiva per il corredo scolastico di ciascun ragazzo, “ricambi” compresi. Si passerà da 488 euro dello scorso anno ai quasi cinquecento (499,5) di quest’ anno. Rimango- no pressoché invariati i prezzi di matite e quaderni. LEGGI ANCHE: Libri di scuola: la nuova stangata per le famiglie L’ infografica di Centimetri: E c’ è anche un altro problema: Secondo il Codacons, il vero problema tuttavia “è il rischio stan- gata atteso a partire dal 1 settembre, dato che hanno pensato bene, con la legge n. 221/2012, di eli- minare l’ unica cosa positiva di questi ultimi anni, ossia la nor- ma che obbligava le scuole ad adottare solo libri per i quali gli editori si erano impegnati a man- tenere invariato il contenuto per un quinquennio”. Libri che non cambiano e si possono acquista- re anche sul mercato dell’ usato, mentre la corsa alle modifiche da parte di molti editori ha l’ in- tento evidente di far ritenere in- dispensabile il testo nuovo.

Bolletta: zero consumi al prezzo di 31 €

gasda Aduc – di Primo Mastrantoi

Consumi zero? Paghi 31 euro.

E’ la sorpresa della bolletta del gas di un nostro associato inviata dall’Enel.

Sono i costi dovuti, indipendentemente dal consumo, ci dicono al numero verde dell’Enel. Insomma, e’ l’equivalente del canone (tassa) televisiva, anche se non guardi la televisione paghi il canone (tassa) alla RAI, o del canone telefonico, anche se non telefoni il canone ti aspetta a fine bimestre. Alla fine il cerino rimane in mano al contribuente. Nulla di nuovo all’orizzonte!

RC AUTO: in Italia le polizze costano il doppio rispetto alla media europea

di Maurizio Caprino
fonte: sole24ore.it

I premi Rc Auto in Italia sono in media più elevati e crescono più velocemente rispetto a quelli dei principali paesi europei. Lo rileva l’Antitrust che ha condotto un’indagine conoscitiva sul settore evidenziando una serie di rimedi possibili per tagliare i costi delle polizze. «Il premio medio – scrive l’Authority – è più del doppio di quelli di Francia e Portogallo, supera quello tedesco dell’80% circa e quello olandese di quasi il 70%. La crescita dei prezzi per l’assicurazione sul periodo 2006-2010 è stata quasi il doppio di quella della zona Euro e quasi il triplo di quella registrata in Francia. Parallelamente l’Italia si caratterizza per la frequenza sinistri e il costo medio dei sinistri più elevati tra i principali paesi europei: «In particolare, la frequenza sinistri è quasi il doppio di quella in Francia e in Olanda e supera di circa il 30% quella in Germania; il costo medio dei sinistri in Italia supera quello della Francia di circa il 13%, quello della Germania di oltre il 20% ed è più del doppio di quello del Portogallo. Tuttavia il numero delle frodi accertate ai danni delle compagnie in Italia appare quattro volte inferiore a quello accertato dalle compagnie nel Regno Unito e la metà di quello accertato in Francia», aggiunge l’Antitrust.

 

Guerre di cifre sull’Imu. «Costerà 200 euro a famiglia»

da avvenire.it

Tre miliardi in più ai Comuni dall’Imu, nel 2012, rispetto a quanto incassato nel 2011 dall’Ici. È il sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani a fare i calcoli numeri alla mano: nel 2012 dei 21 miliardi di gettito previsto dall’Imu 9 miliardi andranno allo Stato e 12 ai Comuni, mentre nel 2011 questi ultimi dall’Ici ne avevano incassati 9. Dalla nuova imposta sulla casa, dunque, il ‘guadagnò è di circa 3 mld mentre “la carenza di risorse” lamentata dai Comuni deriva dai trasferimenti dello Stato che hanno subito “in effetti un taglio forte”. Per quanto attiene l’ammanco equivalente a 2,5 mld che emerge da uno studio dell’Ifel, l’istituto di ricerca dell’Anci, Ceriani ne contesta la validità.

L’attendibilità della cifra emersa dallo studio “è assolutamente dubbia e indimostrabile”, spiega il sottosegretario rilevando che, come affermato dallo stesso Ifel, “il campione non è casuale” ma basato sui Comuni che hanno deciso di rispondere al questionario e che il 70% del campione “ha fatto riferimento a stime del Mef non ancora ufficiali”. La realtà è che “anche i Comuni non hanno certezze”.

“L’impatto dell’Imu sulle famiglie italiane è di circa 200 euro. È la media nazionale”. Il sottosegretario all’economia, Vieri Ceriani conferma le proiezioni di spesa delle famiglie per il pagamento dell’Imu, replicando così alle diverse critiche rivolte al governo. “La banca dati del catasto – spiega Ceriani nel corso di un incontro con la stampa – ci dà quell’importo. Il 30% non paga per le deduzioni e per i carichi familiari, per la restante la spesa media è 200 euro a famiglia”.

L’ANCI: RISCHIO DI TENSIONE SOCIALE

“Rischiamo un grande stato di tensione sociale dopo il pagamento della prima rata dell’Imu”. È l’allarme lanciato dal presidente dell’Anci, Graziano Delrio, nel corso della conferenza stampa al termine dell’ufficio di presidenza.

BENZINA: NUOVI RECORD NEL WEEK-END, VERDE A 1,827

da Codacons

CODACONS:  STANGATA DA 13,65  EURO A PIENO E DA 327 EURO ALL’ANNO

IL GOVERNO CON L’IVA GUADAGNA 69 EURO IN PIU’ AD AUTOMOBILISTA
Ennesimo fine settimana di aumenti sulla rete carburanti con la verde che ha raggiunto il nuovo record di 1,827 euro al litro.
Per il Codacons oggi un pieno di benzina costa 13,65 euro in più rispetto allo scorso anno. Nel 2011, infatti, ai primi di marzo la verde con servizio si pagava 1,554 €/l, ossia  27,3 centesimi in meno al litro. Considerando due pieni di carburante al mese, si tratta di una stangata mensile aggiuntiva  pari a 27,3 euro e di una stangata annua pari a 327 euro e 60 centesimi.
Un guadagno miliardario anche per il Governo che, di sola Iva, senza considerare le accise, guadagna per ogni litro di verde 31,70 centesimi di euro al litro contro i 25,90 centesimi che guadagnava lo scorso anno, ossia 2 euro e 90 centesimi in più a pieno ed oltre 69 euro in più all’anno per ogni automobilista italiano.
Che sia per questo che il Governo non muove un dito per bloccare queste ingiustificate speculazioni sui prezzi dei carburanti?