Congedo parentale 2024.

Nell’anno 2024 i genitori potranno usufruire di un ulteriore mese di congedo parentale che sarà retribuito all’60 per cento. La disposizione rientra nell’insieme di misure rivolto alle famiglie all’interno della Legge di Bilancio 2024. Così per la mamma e per il papà ci sarà un ulteriore mese di congedo parentale pagato all’60 per cento. In realtà si prevedeva che il secondo mese retribuito al 60 per cento esclusivamente per il 2024 fosse alzato all’80 per cento, ma poi così non è stato. A questi poi si sommano gli altri 8 mesi al 30 per cento che sono previsti dalla legge. Questo nuovo periodo di congedo parentale può essere richiesto sia dalla mamma, sia dal papà, alternativamente, entro i 12 anni di vita del bambino o della bambina.

E’ bene ricordare come il congedo parentale non spetti ai genitori disoccupati o sospesi, ai genitori lavoratori domestici, ai genitori lavoratori a domicilio. Nel caso in cui il rapporto di lavoro finisca all’inizio o durante il periodo di utilizzo del congedo, il diritto al congedo cessa lo stesso momento in cui è terminato il rapporto di lavoro. Il congedo spetta solo ai lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico. Sono esclusi invece gli autonomi e tutti coloro che sono iscritti alla Gestione Separata. La retribuzione media sulla quale si calcola la percentuale del congedo va determinata in base alla retribuzione del mese precedente l’inizio del periodo di congedo. Essa comprende anche il rateo giornaliero che riguarda la gratifica natalizia o la tredicesima mensilità e comprende anche gli altri premi o mensilità o trattamenti accessori che sono stati eventualmente erogati.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Come si effettua un reclamo ad un fornitore di energia elettrica?

Come si effettua un reclamo ad un fornitore di energia elettrica? Innanzitutto il reclamo deve esser in froma scritta e va inoltrato all’indirizzo indicato dal fornitore come designato per i reclami. Elencando alcune tra le varie compagnie e i loro indirizzi abbiamo:
Enel Energia: enelenergia@pec.enel.it
Eni Plenitude: reclami@eniplenitude.com
Acea Energia: Reclami, informazioni e segnalazioni | Acea Energia
Iberdrola Clienti Italia: servizioclienti@iberdrola.it
Dolomiti Energia: reclami@dolomitienergia.it
Edison Energia: servizioclienti@edison.it

Il reclamo deve contenere alcuni elementi essenziali al fine di rendere lo scritto valido:
Dati identificativi del cliente (nome, cognome, indirizzo postale o e-mail)
La tipologia di utenza( gas o luce o entrambi)
Il codice cliente
Il POD (codice identificativo del punto fisico di consegna luce) o PDR (del gas naturale )
Il venditore ha l’obbligo di rispondere entro 30 giorni solari dal giorno in cui ha ricevuto il reclamo .

Se trascorrono più di 30 giorni solari,il venditore deve pagare al cliente, nella prima bolletta utile, un indennizzo automatico che è pari a:
25 € se la risposta viene inviata dal venditore entro 80 giorni
50 € se la risposta viene inviata dal venditore entro gli 80 e i 120 giorni
75 € se la risposta viene inviata dal venditore dopo più di 120 giorni.
Se la risposta dovesse risultare insoddisfacente ci si può rivolgere a https://www.sportelloperilconsumatore.it/ il servizio gratuito dell’Autorità di regolazione che assiste i consumatori di elettricità, gas e servizi idrici a far valere i propri diritti.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

A gennaio 2024 termina la maggior tutela per i clienti domestici di gas.

A gennaio 2024 terminerà ufficialmente la maggior tutela per i clienti domestici di gas. Ovviamente per rendere meno traumatico il passaggio al mercato libero l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha previsto un percorso graduale in modo da assicurare la continuità della fornitura della materia e dei corrispondenti obblighi informativi gravanti sui venditori, dando la possibilità al consumatore di scegliere la tariffa più adatte alle proprie esigenze domestiche. Il trattamento però distingue tra clienti vulnerabili e non. Per clienti vulnerabili si intendono coloro che si caratterizzano per situazioni  economicamente svantaggiate (ad esempio, coloro che  percepiscono dei  bonus), i soggetti disabili ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92, e infine coloro che possiedono un’utenza in una abitazione di emergenza a seguito di terremoti o i soggetti con un’età superiore ai 75 anni. Per questi soggetti è riconosciuto il diritto a non operare alcuna scelta. Se cosi avvenisse la compagnia erogatrice continuerà ad assicurare la fornitura con il servizio di tutela della vulnerabilità. Il prezzo della componente energia e materia prima di ciascuna offerta verrà liberamente stabilito dal venditore, mentre le condizioni contrattuali sono decise direttamente dall’ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Si configurano infatti le condizioni contrattuali dell’offerta Placet di gas naturale. Alcune delle caratteristiche principali dell’offerta Placet di gas naturale  sono:

  • l prezzo ha validità di 12 mesi
  • la variazione del prezzo dev’essere comunicata al cliente entro tre mesi dalla scadenza
  • il cliente è libero di recedere se non ritiene conveniente la variazione del prezzo
  • i vincoli contrattuali stabilite dall’Autorità non sono derogabili
  • i venditori non possono presentare al cliente una tipologia di offerta congiunta sia per luce che per il gas

 

Se dovesse succedere di non essere riconosciuti come soggetti vulnerabili si può compilare e inviare al proprio fornitore il modulo di autocertificazione della vulnerabilità. E ovvio che anche il cliente riconosciuto come vulnerabile ha la possibilità di scegliere un’offerta del mercato libero.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

La truffa dei falsi biglietti del treno.

Sta facendo notizia l’ultima truffa messa in luce dalla polizia postale ossia quella dai falsi biglietti di Trenitalia. In che cosa consiste? I malviventi informatici hanno messo in piedi dei siti web identici a quelli di Trenitalia dai quali è possibile prenotare i biglietti per il proprio viaggio. In questo periodo tantissimi utenti che sono lontano dal loro paese di origine per motivi di lavoro o per motivi di studio che vogliono rientrare in città si affidano ai siti web per prenotare il loro biglietto. Tren-italia.com; trenitalia-tren.com; treni-italia.com; trenitalia.com sono solo alcuni dei siti falsi sui quali si svolgerebbe il raggiro. Sono davvero difficili da distinguere dal sito originale perché graficamente appaiono praticamente identici. Tutti i passaggi sono simili e indistinguibili.

Nel momento in cui si accede al pagamento del biglietto si apre l’unica schermata che si distingue da quella originale perché scritta in lingua inglese. E’ qui dunque che l’utente dovrebbe sospettare dell’operazione che sta compiendo. Una volta compilati i diversi quadri e inseriti i dati della propria carta la truffa è stata realizzata. L’acquirente attenderà invano il biglietto sulla propria casella mail. Infatti il biglietto non arriverà mai mentre gli autori del phishing utilizzeranno i dati rubati per svuotare il conto della vittima. Bisogna prestare attenzione dunque. Il consiglio è quello di prenotare attraverso una carta prepagata o una carta virtuale usa e getta impossibile da perdere e con nessun rischio di clonazione.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Dal 13 novembre al 15 dicembre 2023 la domanda per il bonus per i dipendenti part-time.

Dal 13 novembre al 15 dicembre 2023 è possibile presentare la domanda per il bonus 550 euro part time ciclico in riferimento al contratto del 2022. Si tratta di un bonus per chi lavora con un contratto part time sia verticale che orizzontale che misto con un rapporto di dipendenza con aziende private. L’elemento essenziale però è che i contratti di lavoro siano caratterizzati da una sospensione ciclica di almeno un mese in via continuativa e compresa tra le 7 e le 20 settimane. Più precisamente, il periodo continuativo di un mese si riferisce a un lasso temporale corrispondente a quattro settimane, alla luce del sistema di accredito contributivo. Le istruzioni amministrative per il riconoscimento di tale indennità sono state esplicitate dall’INPS tramite la circolare n. 115 del 13 ottobre 2022. Ci sono alcuni paramenti che il lavoratore deve rispettare per poter accedere al bonus: non essere titolari di altri rapporti di lavoro dipendente diversi da quelli a tempo parziale ciclico; non beneficiare di un trattamento pensionistico diretto; non percepire la NASpI.

Chi no aveva presentato la domanda per il 2022 (con riferimento all’anno 2021) potrà inserire la richiesta sia per il 2022 che per il 2023. La domanda dovrà essere presentata per via telematica attraverso il sito myInps. In alternativa, è possibile richiedere l’indennità una tantum tramite il Contact Center Multicanale, chiamando il numero verde 803 164 da rete fissa o il numero 06 164164 da rete mobile. Infine è possibile rivolgersi ad un patronato. Dopo aver presentato la domanda, sarà possibile vedere e scaricare le ricevute e i relativi documenti oltre a visualizzare lo stato di lavorazione della richiesta e aggiungere le informazioni mancanti come quelle relative alle modalità di pagamento.

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La truffa del bonifico sbagliato.

Spesso si è sentito parlare nei mezzi di comunicazione della truffa del bonifico sbagliato. Diverse persone hanno sporto denuncia per questa tipologia di truffa. I truffatori agiscono in questa maniera: la vittima si vede accreditato sul proprio conto corrente una somma inaspettata e non dovuta. Subito dopo pero si viene contattati dall’autore della truffa che richiede la restituzione della somma. Cosa c’è di strano? L’iban del riaccredito è diverso dall’iban dal quale è pervenuta la somma. Perché tutto questo? Perché si cerca in questo modo di far perdere le tracce a somme di provenienza illecita attraverso molteplici passaggi di conto corrente. Facciamo un esempio. Un truffatore fa finta di affittare un appartamento estivo e percepisce la somma di 1000 euro da un soggetto che ha intenzione di prendere in affitto l’appartamento (A). A questo punto accredita l’importo sul conto della vittima (B). E’ chiaro che quando il truffatore richiede indietro il denaro la vittima non esita a restituirlo ma lo restituirà ad un terzo conto corrente (C). Il denaro è passato quindi dal conto A al conto B e poi al conto C. Si diventa complici quindi di un flusso illecito di denaro e si dovrà dimostrare, in caso di denuncia di non avere nessun legame con il truffatore.

Già perché quel denaro ha provenienza illecita e farlo circolare sul conto di un soggetto del tutto ignaro ha l’unico scopo di indirizzare i sospetti proprio su di lui rendendo difficoltoso risalire al flusso di denaro (che spesso configura un reato di riciclaggio). Attenzione però a non prendere possesso delle somme. Si configurerebbe il il reato di appropriazione indebita. Quindi in conclusione bisogna restituirlo ma allo stesso iban dal quale sono pervenuti.

Direttore Umberto Buzzoni
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Come individuare un sito e-commerce fasullo.

Come capire se un sito di e-commerce è un falso? A Novembre il Singles’ Day, il Black Friday e il Cyber Monday  sono gli appuntamenti più importanti per lo shopping. Ci sono poi una serie di offerte che aumentano all’avvicinarsi delle festività e tantissime sono le persone che decino di acquistare on-line. E la motivazione è data dai prezzi molto concorrenziali che si possono individuare sul web. Ma la truffa è sempre dietro l’angolo in quanto vengono elaborati dei siti web con lo scopo di sottrarre denaro e dati sensibili. A livello grafico i siti risultano accattivanti e sicuri con l’utilizzo di immagini familiari. In linea generale però esistono cinque punti fondamentali per smascherare i siti fasulli.

  • utilizzo del protocollo HTTPS, con un lucchetto accanto, nell’URL. Questo protocollo significa che il sito utilizza la crittografia SSL, che risulta essere superiore a quella HTTP.
  • presenza d immagini di bassa qualità e risoluzione che sono state copiate da un altro sito
  • Presenza di errori grammaticali e design amatoriale e di una struttura del sito caotica e non adeguatamente categorizzata
  • Prezzi troppo convenienti. I truffatori nella maggior parte dei cassi utilizzano immagini di prodotti molto accattivanti e famosi a prezzi stracciati
  • Metodologie di pagamento non troppo convenzionali come le cripto valute

Quando si incappa in un sito e-commerce fasullo è consigliabile segnalarlo ai dipartimenti antifrode della banca o della società di carte di credito. Bisogna poi presentare un reclamo alla piattaforma dei giganti dell’e-commerce come eBay o Amazon per poter sperare di ottenere un equo rimborso.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano