Oggi vogliamo parlare di successioni e dunque a quanto ammonta la tassa di successione e quali sono i soggetti obbligati al pagamento cosi come i soggetti esclusi al pagamento. Per poter dare avvio al meccanismo della successione bisogna essere in possesso del certificato di morte, del successivo atto di morte, dell’elenco delle disponibilità finanziarie del defunto e dei suoi beni mobili e immobili.
L’imposta sulla successione si applica sulla singola quota trasferita all’erede e viene calcolata al netto di detrazioni ed esclusioni oppure di riduzioni del valore di mercato. Tutto questo porta alla identificazione dell’importo che il legislatore ha cercato di rendere più equo possibile. Inoltre se l’erede non si trova in accordo con l’importo calcolato dall’agenzia delle entrate può produrre documenti al fine di dimostrare la propria posizione. Gli ultimi sei mesi antecedenti il decesso rappresentano un intervallo di tempo molto importante in quanto vi può essere una azione revocatoria degli atti compiuti dal defunto. A titolo di esempio ci può essere una revocatoria sui beni ceduti in donazione. Il compito di occuparsi della liquidazione dell’imposta di successione, di irrogare sanzioni o calcolare interessi spetta alla Agenzia delle Entrate che provvede poi a notificare del l’ avviso di liquidazione.
L’attivo ereditario viene composto dai beni immobili e diritti reali immobiliari dove si considera la media delle quotazioni degli ultimi tre mesi. Da aziende dove sarà necessaria una perizia cosi come per i grandi beni mobili. Da azioni e obbligazioni dove si considera la media delle quotazioni degli ultimi tre mesi. Da crediti, rendite e pensioni. Poi ci sono i gioielli e le opere d’arte. Non rientrano nell’attivo ereditario i Bot e CCI cosi come gli automezzi o motoveicoli del de cuius. I debiti del defunto costituiscono invece il passivo deducibile.
Gli eredi sono solidamente dovuti al pagamento della tassa di successione e cosi il fisco potrà rivalersi su un altro soggetto per le somme mancanti e avrà la possibilità di rivalersi sul soggetto inadempiente. Coniuge e parenti in linea diretta devono pagare una tassa pari al 4% con una franchigia di 1 milione di euro, Fratelli e sorelle devono pagare una tassa pari al 6% con una franchigia sopra 100 mila euro mentre gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado devono pagare una tassa pari al 6% senza franchigia.
Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano