I cibi ultra processati e il loro impatto sulla salute.

I ritmi della nostra vita sono diventati sempre più frenetici. Lavoro, impegni vari, famiglia ci lasciano poco tempo per cucinare e metterci ai fornelli per preparare piatti gustosi. Ecco che quindi spopolano i cibi ultra processati(cibi pronti da mangiare o da scaldare) che nell’occidente rappresentano il 50% dei cibi acquistati e consumati. Sono quegli alimenti confezionati dopo diversi processi industriali. Sono considerati dei consumatori molto gustosi e soprattutto molto rapidi da cucinare oltre ad avere confezioni con grafiche accattivanti che spingono all’acquisto.

I cibi che compriamo si possono infatti dividere in tre macro categorie:
1) i cibi non processati cioè quelli che non hanno subito alterazioni (frutta e verdura fresca, carne, pesce, uova, farine, latte o caffè)
2) i cibi trasformati cioè quelli che derivano dall’unione di due o tre alimenti (tipo il pesce in scatola)
3) i cibi ultra processati cioè quelli che hanno subito diverse lavorazioni e ai quali sono stati aggiunti additivi chimici(come ad esempio addensanti, edulcoranti), amidi, zuccheri (prendiamo ad esempio le merendine)

Diversi studi hanno dimostrato come il consumo assiduo dei cibi appartenenti alla terza categoria incida sulla comparsa di malattie, soprattutto cardiovascolari. In genere infatti contengono ingenti  quantità di zuccheri e di grassi e carenti di importanti sostanze per il nostro corpo come sono le fibre o vitamine. E’ importante sottolineare come non tutti i soggetti reagiscono in egual maniera al consumo di cibi lavorati e soprattutto non tutti i cibi lavorati creano problemi alla nostra salute.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

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