Ciclisti e pedoni.

Anche i ciclisti devono rispettare le regole del codice della strada prestando attenzione alle macchine e ad i pedoni. Forse non tutti sanno che il ciclista non può, ad esempio, tagliare la strada ad un’auto o ad un motorino, non può circolare su un marciapiede destinato ai pedoni, non può passare con il semaforo rosso e non può superare la velocità indicata dai cartelli stradali.

Molti però si chiederanno: cosa succede se un ciclista investe un pedone? Pensiamo ad un ciclista che pedala lungo il margine della corsia di marcia e non si accorge di un pedone che sta per attraversare la strada. Benché il ciclista stesso stia rispettando i limiti di velocità, il suo sguardo è distratto da un’ auto che minaccia di tagliargli la strada: distrazione che costa cara poiché il pedone viene investito e cade a terra. Quest’ultimo riporta una serie di ferite e lussazioni: al pronto soccorso dove gli viene concessa una prognosi di due settimane. Appena rimessosi, l’uomo pretende un risarcimento: fa scrivere dal proprio legale una lettera indirizzata al ciclista in cui chiede i danni ed il rimborso di spese mediche, analisi e medicine acquistate. Il ciclista si difende sostenendo che sia stato il pedone a non guardare prima di attraversare e che, comunque, non ci sono prove del fatto che egli andasse veloce o fosse distratto. Chi ha ragione?

Il codice della strada stabilisce che per tutelare chi circola a piedi è sempre necessario comportarsi in modo da non costituire pericolo. L’utente della strada ha infatti l’obbligo di guardarsi intorno di continuo adeguando la propria velocità alle condizioni del traffico in modo da potersi arrestare in sicurezza di fronte ad un ostacolo. Quindi spetta a chi investe dimostrare che l’impatto col passante è stato determinato da colpa di quest’ultimo, per essersi posto improvvisamente e imprevedibilmente nella altrui traiettoria di marcia. Difatti, nel caso di investimento di un pedone, la giurisprudenza esclude la colpa dell’investitore solo nel caso in cui risulti la condizione oggettiva dell’impossibilità di avvistamento del pedone. Se il ciclista non fornisce queste prove, dovrà risarcire i danni. C’è poi la possibilità che il ciclista che ha investito un pedone venga denunciato per il reato di lesioni personali colpose, il che gli costerà un procedimento penale, all’esito del quale il giudice lo condannerà a pagare una sorta di acconto sul risarcimento che solo il giudice civile potrà quantificare in modo appropriato.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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