Occhio alle “telefonate-truffa”.

I dati sulle “telefonate-truffa” in Italia sono allarmanti: grazie però alle campagne di sensibilizzazione, che mirano a rendere noti tali raggiri, le segnalazioni dei consumatori sono aumentate. E così si scopre che nel mirino dei malviventi ci sono soprattutto anziani che vivono soli in casa e vengono contattati da persone che si spacciano per carabinieri, poliziotti o avvocati appartenenti a studi legali. A queste ignare vittime vengono chiesti soldi per risolvere problemi dovuti a presunti incidenti in cui sarebbero coinvolti parenti o familiari.  Prestate quindi molta attenzione poiché tali telefonate celano inganni da parte degli interlocutori.

Il consiglio in questi casi è quello di non dare fiducia: chi si presenta telefonicamente come avvocato o persona facente parte delle forze dell’ordine chiedendo soldi non va ascoltato soprattutto se si presenta successivamente alla porta di casa  per ottenere i contanti.  Bisogna invece, prima di tutto, verificare le ragioni della richiesta chiamando i propri familiari per sapere se sono coinvolti o meno in una situazione spiacevole. In caso di truffa telefonica bisogna segnalare l’accaduto a chi di dovere chiamando il 112 o il 113: solo così facendo le “vere” forze dell’ordine potranno avviare le dovute indagini e risalire ai truffatori.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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