La truffa del falso bio!

Anche i prodotti a marchio bio possono diventare una merce di scambio sottoposta a truffe: è quanto emerge da un’indagine della Guardia di Finanza consclusasi di recente che ha portato alla luce una maxi truffa nata in Sicilia. Dal 2015 infatti alcune aziende locali immettevano sul mercato prodotti irregolari, prendendo anche i finanziamenti dell’Unione Europea. La truffa ai danni del consumatore era quindi lo spaccio di prodotti “bio” che in realtà non lo erano affatto. Ben nove le aziende coinvolte, che oltre a vendere con denominazione “bio” dei prodotti normalissimi, hanno incassato milioni di euro dall’Ue come finanziamenti per la Politica Agricola Comune Europea.

Come è stata scoperta la maxi truffa? In Italia nessuno si era accorto di niente: le indagini sono iniziate da una segnalazione proveniente dalla Gran Bretagna. Le autorità britanniche hanno infatti riscontrato da un controllo sulle zucchine biologiche la presenza di valori troppi alti di pesticidi ed hanno avvertito l’Italia dell’accaduto. Sono stati disposti subito dei controlli sul territorio: grazie alla tracciabilità dei prodotti si è arrivati all’amara scoperta. Per evitare una truffa si raccomanda di controllare sempre l’etichetta: diffidate da prodotti che riportano le diciture “bio” o “biologico” in modo generico senza la presenza di una etichettatura chiara in cui sono elencati tutti gli aspetti del prodotto (nome dell’azienda produttrice, modalità di lavorazione, marchi che attestano la qualità certificata del bene).

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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