Problemi di condominio… Quando una colonia di gatti vive sul terrazzo…

I proprietari o i semplici detentori, assumendo l’impegno di occuparsi dei gatti, anche randagi, raccolti in una colonia felina, sono responsabili del loro benessere anche per quanto riguarda le condizioni igienico-sanitarie dei luoghi dove si raccolgono e vengono sfamati. Questa la sentenza emessa dall Tribunale Amministrativo della Sicilia chiamato a pronunciarsi sul contenzioso tra l’amministrazione comunale ed il proprietario di un terrazzo dove si raccoglieva una nutrita schiera di gatti. Il TAR Sicilia ha infatti confermato la legittimità dell’ordinanza del sindaco del comune di Siracusa che impegnava il proprietario ad adottare le necessarie misure per la salvaguardia della salute pubblica e degli animali. In particolare, al soggetto definito “tenutario” della colonia, il comune ha imposto di eliminare in breve tempo tutti gli inconvenienti igienico-sanitari generati dalla presenza dei felini sul terrazzo e di provvedere alla sterilizzazione degli stessi.

L’ordinanza sindacale traeva origine dalla denuncia di un vicino di casa a cui è seguito un sopralluogo delle autorità veterinarie competenti. L’esito delle verifiche metteva in evidenza uno stato di forte degrado del terrazzo e delle pessime condizioni igienico-sanitarie in cui versavano gli animali. Il proprietario del terrazzo nel proporre ricorso all’ordinanza sosteneva di non avere legami di affezione con i felini e di fornire loro cibo in maniera del tutto occasionale. Fatto non vero poiché i testimoni avevano notato un comportamento opposto unito alla quotidianeità dei gesti. Pertanto in base ai comportamenti di routine tenuti dal proprietario del terrazzo i gatti avevano l’abitudine di attendere sempre il cibo alla stessa ora ed eventuali ritardi venivano “puniti” con miagolii forti ed insistenti che aumentavano il disappunto dei vicini. La sentenza ha quindi messo in chiaro che gli animali vanno accuditi in quanto “chiunque detiene un animale o accetta di occuparsene é responsabile della sua salute e deve provvedere alla sua sistemazione senza abbandonarlo o maltrattarlo”.


Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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