Cosa succede se la multa dell’autovelox ha la data sbagliata?

Ecco un articolo dedicato agli automobilisti che tratta un tema delicato: quello relativo alle multe. Cosa succede se la data indicata nella sanzione è sbagliata? Esiste un modo per tutelarsi dagli errori compiuti da terzi? La legge, in questa circostanza, da ragione agli automobilisti in quanto la multa per eccesso di velocità si può fare annullare se la data e l’orario riportati sullo scontrino dell’autovelox sono sbagliati.

Andiamo nello specifico prendendo il codice della strada che nell’art. 142 (ai rispettivi I commi 6 e 6bis) stabilisce che “per la AUTOVELOXdeterminazione dell’osservanza dei limiti sono considerate prove le risultanze di apparecchiature omologate”, anche per il calcolo della velocità media di percorrenza. Si legge inoltre che le postazioni di controllo sulla rete stradale “devono essere preventivamente segnalate e ben visibili” (dunque possono essere annullate le multe conseguenti alla rilevazione di eccesso di velocità da parte di un autovelox nascosto o non segnalato). Si legge inoltre all’art. 345 del regolamento di esecuzione e di attuazione del codice che le apparecchiature per il controllo dei limiti di velocità “devono essere costruite in modo da raggiungere detto scopo fissando la velocità del veicolo in un dato momento in modo chiaro ed accertabile, tutelando la riservatezza dell’utente”.

La legge, dunque, stabilisce che autovelox e telelaser sono la fonte di prova principale per la determinazione dell’eccesso di velocità e devono essere in grado di fornire valutazioni “chiare ed accertabili”. La sentenza emessa dal giudice di La Spezia vedeva vincere l’automobilista in questione poiché il Giudice annullò la multa per due ragioni ben precise che si appellavano a due sentenze precedenti, quella n. 13887 del 9 giugno 2010, in cui veniva stabilito che in caso di sanzione contestata è importante stabilire il “buon funzionamento dell’apparecchiatura che ha rilevato la velocità del veicolo” e che “un apparecchio che rilascia un documento con data diversa da quella reale è portatore di una anomalia”.

Pertanto è Impossibile giudicare valida una multa emessa in seguito alla rilevazione di alta velocità da parte di un apparecchio del genere.
La seconda sentenza in esame, la num. 22883 del 29 ottobre 2014, ha giudicato contraddittoria un’analoga decisione del tribunale che aveva condannato un’automobilista, stabilendo che il giudice aveva prima “attribuito fede privilegiata al verbale di accertamento” e poi “corretto tale valutazione”, anche se solo per quanto riguarda la registrazione dell’orario. Anche in questo caso, dunque, la multa doveva essere annullata. Automobilisti state in guardia: se arriva una multa guardate bene il modo in cui è compilata poiché se riscontrate anomalie in merito ad orari e date potete contestarle!

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile del Consumatore

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