Latte artificiale più caro d’Europa. L’Antitrust interviene sui prezzi

Margherita De Bac
fonte: corriere.it

Latte artificiale i più caro d’Europa secondo il ministro per la cooperazione internazionale con delega alla Famiglia, Andrea Riccardi, che in un esposto inviato al presidente dell’Antitrust ha segnalato un fenomeno ricorrente, il caro-bebè: «Il comparto dei prodotti per la prima infanzia risulta caratterizzato da alcune specificità che incidono sulla formazione dei prezzi e sulla struttura della catena distributiva», denuncia il ministro. La conseguenza è che «il consumatore si trova obbligato ad acquistare il prodotto di una particolare marca su indicazione del pediatra. Tra l’altro la sostituibilità con prodotti equivalenti, alternativi è piuttosto limitata».

I principali canali di vendita secondo Riccardi sono farmacia e parafarmacia «dove i prezzi sono in media più elevati», fino ad arrivare a rincari che, per prodotti analoghi paragonati con altri paesi europei, lievitano del 40 per cento. In supermercati e ipermercati l’offerta è più conveniente. Conclusione: «Un grave danno per le famiglie costrette a sostenere un impegno economico esagerato. Negli ultimi anni sembra cresciuta la tendenza a organizzare gruppi di acquisto solidali per ottenere un risparmio». Ecco allora il pendolarismo in Paesi confinanti come Austria, Slovenia. Una situazione di «non trasparenza» soprattutto per quanto riguarda il meccanismo della determinazione dei prezzi.
Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Antitrust, la scorsa settimana ha risposto annunciando l’apertura di una pratica. Perché, riconosce, «i prezzi sono mediamente superiori a quelli praticati nel resto d’Europa. In modo ingiustificato». Non è la prima volta che l’Autorità interviene nel settore dell’infanzia. Nel 2004 una quindicina di aziende di latte artificiale vennero multate perché i loro listini risultarono esageratamente cari. Altre iniziative hanno in quegli anni calmierato i prezzi, in particolare del latte artificiale che, secondo una ricognizione di Altroconsumo, si sono abbassati del 25%. Ma ancora i più alti restano. E in un periodo di grandi difficoltà per le famiglie alcune decine di euro sono un risparmio importante. Dice Riccardi: «Quando le risorse scarseggiano bisogna trovare nuove idee. L’abbattimento dei prezzi è a costo zero per lo Stato ma può portare sollievo agli italiani. Da noi la famiglia da sempre rappresenta un grande ammortizzatore sociale».
Una delle iniziative correttive potrebbe consistere in una sorta di patto, di accordo con le farmacie comunali arrivando così ad un abbassamento dei listini. La Federazione degli ordini dei farmacisti respinge l’accusa di speculare sul latte formulato: «Noi dal 2004 vendiamo il Neolatte, polvere equivalente, 10 euro e 90 al chilo. Più competitivi di così. E anche i pannolini li teniamo per spirito di servizio visto che non possiamo competere con la grande distribuzione». Anche le aziende replicano: «Da noi come in Francia sono in commercio anche latti liquidi, più sicuri sul pianto della sterilità, ma più cari. E la presenza di questi prodotti incide sul prezzo medio. Presi singolarmente i latti italiani sono competitivi col resto d’Europa». Secondo i dati riportati dall’istituto Ims che rileva a livello internazionale le vendite dei medicinali, i prodotti artificiali di tipo 1 e 2 danno un fatturato annuo di 155 milioni in Italia, prezzo medio 20 euro a chilogrammo, spesa media per bambino 276 euro.

La società, multata dall’Antitrust, continua a inviare solleciti di pagamento. NON PAGATE!!!

da Casa del Consumatore

Ancora tantissimi i consumatori, vittime di Italia-programmi.net, che continuano a ricevere solleciti di pagamento e minacce di recupero crediti e azioni legali se non pagheranno quanto dovuto entro i tempi richiesti.

Cosa fare, allora?

NON PAGATE!

L’Antitrust, infatti, a conclusione dell’istruttoria avviata a seguito delle migliaia di segnalazioni pervenute sia da singoli consumatori, che dalle Associazioni, ha disposto una multa record alla società, per un ammontare di 1.500.000 euro, così suddiviso:

 

500.000 euro per l’omissione ingannevole che ha indotto i consumatori a ritenere gratuiti servizi in realtà offerti a pagamento;

500.000 euro per aver ostacolato l’esercizio legittimo del diritto di recesso nel termine di 10 giorni previsto dal Codice del Consumo per i contratti negoziati a distanza;

500.000 euro per l’aggressività delle minacce rivolte ai consumatori di ricorre ad azioni legali, con maggiori oneri, in caso di mancato pagamento della somma richiesta.

Quindi alla luce di ciò, e del fatto che la società non si è neppure presentata di fronte all’AGCM per difendersi, il nostro consiglio è sempre quello di non cedere alle loro minacce e alle loro richieste di pagamento, le quali vengono trasmesse o tramite mail o tramite lettere ordinarie, non aventi quindi nessun valore legale.

Per maggiori informazioni, leggi anche gli altri nostri articoli pubblicati sulla vicenda:

Multa di un milione e mezzo di euro per Italia-Programmi.net

Perché non pagare Italia-Programmi.net

Italia-Programmi.net: occhio ai solleciti di pagamento illegittimi!

RAI. Ma dov'e' il Contratto di Servizio?

RAI. Ma dov’e’ il Contratto di Servizio?

da Aduc – di Primo Mastrantoni

Ma dov’e’ il Contratto di Servizio della RAI, cioe’ quel documento che dovrebbe essere sottoscritto dal ministero dello Sviluppo Economico e dalla RAI per ottenere la concessione? Siamo andati sul sito della RAI e lo abbiamo cercato. Cliccando su “Contratto di servizio”, nella pagina “Corporate Governance” appare il bilancio 2009!!!. Come mai? Eppure a gennaio dovremo pagare il cosiddetto canone, ovvero la tassa RAI aumentata a 112 euro. L’informazione dovrebbe essere il compito dei media e, in particolare, quello della RAI visto che dovrebbe esplicare un servizio pubblico pagato dall’utente. Ma se gli utenti non possono sapere neanche i termini di un contratto tra lo Stato, cioe’ noi, e una societa’ per azioni, cioe’ la RAI, come e’ possibile garantire la qualita’ dell’informazione?
Sul nostro portale c’e’ una petizione per abolire il canone RAI. Piu’ che mai indispensabile sottoscriverla.

 

Divorzio. Cassazione: sempre necessario l’avvocato

  1. divorzio. cassazione: sempre necessario l'avvocatoAnche per l’istanza di divorzio presentata congiuntamente e’ necessario l’avvocato. Lo precisa la Corte di Cassazione con la sentenza n.26365 del 7 dicembre 2011.  Respinta la tesi secondo cui la difesa di un avvocato non sarebbe necessaria perche’ la domanda congiunta di scioglimento degli effetti civili del matrimonio darebbe origine ad un procedimento camerale di volontaria giurisdizione. ma la domanda congiunta non implica la consensualita’ dello scioglimento: e’ il tribunale che decide dopo aver verificatro l’esistenza dei presupposti di legge, per cui la difesa e’ sempre necessaria. Il provvedimento del giudice che scioglie il matrimonio ha carattere decisorio e incide sullo status delle parti e l’obbligo di difesa tecnica sussiste anche in procedimenti di natura volontaria.

Avvocati: se il cliente non paga, il fascicolo va restituito?

Avvocati: se il cliente non paga, il fascicolo va restituito?

da Casa del Consumatore

Non eravate soddisfatti del vostro avvocato ed avete cambiato difensore?
In casi come questi sappiate che dovete pagare tutti i compensi dovuti al vostro precedente avvocato.

Cosa capita peró se ci sono contestazioni sulla sua parcella o non siete in grado di pagare subito il dovuto? Può il “vecchio” difensore rifiutarsi di consegnarvi il fascicolo con i vostri documenti e gli atti di causa se non gli avete pagato integralmente la parcella?
Con una recente sentenza le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno detto no, l’avvocato vi deve consegnare subito tutto, anche se i suoi onorari non sono stati ancora pagati.

Se non lo fa, incorre in un illecito disciplinare, che deve essere sanzionato dal Consiglio dell’Ordine di appartenenza.

Nel caso sottoposto alla Corte l’avvocato, ricevuta la revoca del mandato, si era di fatto sottratto dal restituire al cliente la sua documentazione e persino la sentenza, impedendogli di poter agire contro la parte che aveva perso la causa.

Il cliente a quel punto aveva presentato un esposto contro l’avvocato e il Consiglio dell’ordine gli aveva applicato una sanzione disciplinare.

La Cassazione, nel dar ragione al Consiglio Nazionale Forense, ha confermato che l’avvocato, anche se non ė stato ancora pagato per le sue prestazioni, ė obbligato a restituire tutta la documentazione al cliente, senza perdite di tempo e ostacoli di sorta.

martedì, 20 dicembre 2011

Blu Express, multa di 80.000 euro per ostacoli ai rimborsi

Blu Express, multa di 80.000 euro per ostacoli ai rimborsiL’Antitrust ha inflitto una multa di 80.000 euro alla Blu Express, la compagnia aerea low-cost della Blu Panorama, per pratica commerciale scorretta.

La compagnia aerea, infatti, ha imposto il pagamento di 15 euro (una cifra considerevole, secondo l’Autorità) per attivare la procedura di rimborso di un biglietto non utilizzato. Si tratta di costi amministrativi oggettivamente non giustificabili e che di fatto rendono inutile l’esercizio del diritto al rimborso.