Sono sempre di più le truffe nell’ambito della ricerca di lavoro.

Il numero di persone che cercano lavoro aumenta significativamente nei mesi di gennaio e febbraio. In questo periodo proliferano le truffe legate alla ricerca di lavoro che sono particolarmente pericolose perché cavalcano l’onda del desiderio di guadagni facili e redditizi, che spesso richiedono qualifiche o esperienze minime e aggirano processi di assunzione convenzionali come colloqui. Ci sono annunci per esempio che offrono un salario accettabile per un lavoro piuttosto facile (prendiamo ad esempio lavori di raccolta e inserimento dati o di call center). Non viene richiesta alcuna esperienza precedente e la procedura di assunzione  risulta eccezionalmente rapida, senza colloqui. L’assunzione dunque  avviene molto velocemente e senza alcun intoppo. Le aziende però scompaiono improvvisamente e con loro tutti i dati sensibili dei candidati. Il passo successivo è il furto di identità che viene utilizzato per compiere truffe e raggiri.

Bisogna sempre verificare che l’azienda che offre il lavoro sia legittima. Verificare che ci sia un sito web ufficiale, una sede fisica e ben conosciuta e magari recensioni autentiche dei dipendenti. Se possibile, bisogna contattare il personale che ci lavora per estrapolare informazioni. Insomma un vero e proprio lavoro investigativo che però purtroppo di questi tempi è divenuto fondamentale per evitare truffe. Sebbene le email di reclutamento false possano sembrare attraenti, bisogna riflettere un attimo prima di cliccare su di esse. Nell’incertezza meglio aspettare e indagare. Il phishing è un metodo comune per rubare dati personali. Se viene chiesto di fornire in maniera frettoloso i propri dati sensibili al 90% siamo difronte ad un raggiro vero e proprio.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi