Il fenomeno delle estorsioni giovanili.

Il fenomeno sempre più ricorrente dei reati gravi tra gli adolescenti sta attirando l’attenzione delle istituzioni e della società civile. Nei tribunali per minorenni sono sempre più presenti  procedimenti per estorsioni ai danni di ragazzi o ragazze, e spesso si tratta di piccole somme che difficilmente superano la cinquantina di euro. La preoccupazione per la situazione è amplificata dalle azioni violente che spesso accompagnano le estorsioni e che vengono  documentate dai telefoni cellulari dei colpevoli. La storia si ripete seguendo più o meno sempre lo stesso schema. Il bullo di turno  costringe un ragazzo o ragazza della stessa età più vulnerabile e a volte più ricco a dare denaro o altri beni. Il rifiuto dell’aggredito provoca una violenza che porta a una situazione critica fatta di violenza verbale e fisica. Vengono coinvolti poi una serie di soggetti che spalleggiano colui che delinque aiutandolo nelle sue azioni. Durante il processo gli imputati cercano di sminuire il reato commesso e le loro responsabilità.

La criminalità minorile in Italia è in forte crescita, secondo un’indagine della Polizia di Stato dell’ottobre 2023. Il rapporto afferma che, oltre ai reati commessi dalle cosiddette baby gang, vi è anche un aumento significativo dei gruppi criminali di età giovanile che possono essere considerati nuove leve della criminalità organizzata. La Polizia di Stato ritiene che questa sia una situazione di emergenza che necessita un intervento che porti a una significativa riduzione dei casi di criminalità giovanile nel medio lungo termine. La descolarizzazione, la mancanza di punti di riferimento, la mancanza di comunicazione e la carenza dei buoni modelli familiari, spesso a causa dell’assenza dei genitori, sono sicuramente le principali cause della di questi fenomeni di delinquenza giovanile.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi