Quando scatta la prescrizione per un debito verso l’agenzia delle entrate?

Innanzitutto bisogna precisare come sia  necessario che i controlli dell’Agenzia delle Entrate siano condotti entro termini di decadenza chiari, altrimenti ogni atto di accertamento e richiesta di pagamento sarà nullo. In particolare, il termine per l’accertamento è di sette anni se l’Agenzia delle Entrate contesta l’omissione della dichiarazione dei redditi del contribuente. È valido dal 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è stata presentata questa dichiarazione; Il termine di cinque anni è concesso per l’accertamento se un contribuente presenta una dichiarazione dei redditi che presenta errori, come mancate dichiarazioni o costi gonfiati. È valido dal 31 dicembre dell’anno in cui è stata inviata questa dichiarazione. La prescrizione è un termine diverso dalla decadenza. E’ i termine entro cui il governo può riscuotere il pagamento dei crediti . Questo termine cambia in base al tipo di imposta. In particolare, le tasse e le imposte hanno tre termini distinti di prescrizione:
10 anni per le imposte allo Stato; 5 anni per le imposte agli enti locali;
3 anni: il bollo dell’auto.
l bollo auto per le regioni del Friuli Venezia Giulia e della Sardegna è escluso. Quest’ultimo, a differenza degli altri casi, è gestito dalle Regioni. La sua prescrizione è di tre anni, iniziando l’anno successivo al versamento del bollo.

Ecco l’elenco delle imposte che si prescrivono in dieci anni:

  • Irpef;
  • Iva;
  • imposta sulle successioni;
  • Irap;
  • Ires;
  • imposta catastale;
  • canone Rai
  • imposta di bollo;
  • imposta ipotecaria;
  • imposta di registro;
  • imposta sulle donazioni;
  • contributi dovuti alla Camera di Commercio;

Ecco invece l’elenco delle imposte che si prescrivono in cinque anni:

  • Imu;
  • contributi Inps;
  • interessi sui debiti fiscali;
  • Tari;
  • Tosap;
  • addizionali Irpef;
  • imposta di soggiorno;
  • sanzioni tributarie, ossia sui debiti fiscali;
  • sanzioni amministrative come le multe stradali;
  • contributi Inail.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

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