Oggi dovrebbe essere il giorno della prima scadenza fissata per chi ha aderito alla rottamazione quater (definizione agevolata delle cartelle) introdotta dalla legge di bilancio 2023. In realtà la legge da la possibilità di usufruire di ulteriori 5 giorni di tolleranza. Dunque saranno ritenuti “in tempo” tutti i pagamenti pervenuti entro il 6 novembre 2023(il 5 novembre risulta essere un giorno festivo e quindi il termine viene spostato al giorno successivo). Le somme devono essere versate attraverso i bollettini allegati alla comunicazione delle somme dovute che L’agenzia di riscossione ha provveduto ad inviare per tempo a tutti coloro che si sono avvalsi di questa misura messa a disposizione dall’Ente di riscossione. Come è indicato nella normativa che ha introdotto la rottamazione quater, in caso di mancato o parziale pagamento e di pagamento effettuato oltre i termini previsti “verranno meno i benefici della definizione agevolata e gli importi già corrisposti saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.”
E’ possibile effettuare i pagamenti in diversi modo:
– presso la banca
– agli sportelli bancomat (Atm) che sono abilitati ai servizi di pagamento Cbill
– attraverso l’internet banking
– presso gli uffici postali
– presso i tabaccai aderenti a Banca 5 SpA
– sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it
– tramite i circuiti Sisal e Lottomatica
– presso gli sportelli dell’agenzia di riscossione
Accedendo nell’area riservata del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it attraverso spid, cns o cie, è sempre possibile scaricare tutti i documenti relativi alla propria rottamazione quater. Inoltre è possibile autorizzare l’attivazione dell’addebito diretto delle rate della rottamazione quater sul proprio conto corrente, sia recandosi allo sportello ma anche accedendo all’area riservata del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it usufruendo del servizio “Attiva/revoca mandato SDD piani di Definizione agevolata” che è presente nella sezione “Definizione agevolata”.
Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano