La truffa scatta in vacanza: attenzione alla clonazione del bancomat.

Roma, Napoli e Firenze sono le principali città italiane protagoniste di numerosi casi di clonazione di bancomat ai danni di turisti in vacanza. Le tecniche sono divenute sempre più raffinate: si va dall’installazione di uno skimmer sul dispositivo che legge le carte, all’invio di mail contenenti malware. In entrambe le situazioni i truffatori agiscono indisturbati, come anche in caso di registrazione del codice pin mediante l’utilizzo di una piccola telecamera nascosta. Accorgersi della clonazione è molto difficile: è bene insospettirsi in caso di problemi specie se si è in vacanza ed i prelievi avvengono da una banca non conosciuta. Un consiglio utile ai turisti è quello di utilizzare una prepagata con importi minimi oppure chiedere al proprio istituto di credito l’invio di un sms ad ogni prelievo così da monitorare la situazione in tempo reale. Spesso infatti i truffatori eseguono prelievi con importi minimi per non destare sospetti nell’immediato.

Nel momento in cui si è certi di essere incappati in una truffa bisogna bloccare la carta e denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine indicando lo sportello dove è avvenuto il prelievo. E’ bene conservare la lista movimenti per dimostrare l’esistenza di pagamenti inusuali, ad esempio avvenuti in un altro stato, online, o per acquistare beni “sospetti”. Con tale documentazione è possibile chiedere il rimborso entro 60 giorni: la banca infatti è tenuta a risarcire il cliente.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

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