Gluten Free Museum, la grande arte senza glutine!

Il Museo del Gluten Free è un’iniziativa simpatica che mette a nudo le opere artistiche i film e gli spot, moderni e non, privandoli di tutti gli alimenti che contengono il glutine. La sigla “gluten free” si riferisce ai cibi che non contengono tracce del complesso proteico del glutine normalmente presente nel frumento, il farro, l’orzo e altri cereali. Una dieta gluten-free è quindi obbligatoria per chi soffre di celiachia, malattia autoimmune dell’intestino che in Italia colpisce un individuo su cento. Provate quindi ad immaginare come sarebbe la scena del cartone animato “Lilli e il vagabondo” senza gli spaghetti al pomodoro:  con la scomparsa del cibo va via anche tutto il romanticismo di una cenetta per due. E da qui tanti spunti divertenti ed ironici da Caravaggio a Vermeer fino ad arrivare a Quentin Tarantino: i foto-ritocchi creativi e ironici del progetto “Gluten Free Museum” sono uno spunto di riflessione sulla scomparsa del glutine dalle nostre tavole e, soprattutto, dalla nostra cultura. Niente più pagnotta sul tavolo della famosa “Cena in Emmaus” di Caravaggio conservata alla National Gallery di Londra.

Dalla celebre tela “La Lattaia” di Jan Vermeer, opera del 1658-60, scompare il pane appoggiato sul tavolo e contenuto nel cestino di vimini. Niente più spighe di grano nei ritratti di Giuseppe Arcimboldo). Nel caso di “Harvesters”, opera del 1905 di Anna Ancher, il glutine viene rimosso all’origine: al posto del campo di grano c’è una distesa di erba verde. Anche l’arte contemporanea non resiste al movimento gluten-free: via il pan di spagna, resta solo la glassa sulla “Cake” di Jeff Koons. Nella versione gluten free, scompaiono i due pezzi di pane presenti nel celebre ritratto “Le pains de Picasso” realizzato da Robert Doisneau. Il Gluten Free Museum mescola arte alta con cultura pop: ecco Clancy Winchester, poliziotto della serie I Simpson, senza più donuts in mano. Come sa bene chi è celiaco, la birra è una fonte di glutine. Ecco quindi scomparire la pinta da questa pubblicità vintage della Guinness. Il sandwich viene rimosso anche dalla mano di Jules Winnfield, noto personaggio di Pulp Fiction di Quentin Tarantino, interpretato d Samuel Lee Jackson.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

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