Multe e carcere per chi non raccoglie i “ricordini” di Fido!

Quando andiamo a spasso con il nostro animale domestico bisogna ricordare di portare con se paletta e sacchetto per raccogliere i “ricordini” che Fido lascia. E’ importante non solo per il senso civico e per il decoro dei luoghi visitati ma anche per evitare multe e sanzioni. I padroni “distratti” rischiano infatti l’accusa di imbrattamento, reato per cui è prevista persino la reclusione oltre che la sanzione. Chi possiede un animale domestico ne ha la completa responsabilità per cui se Fido sporca il padrone è tenuto a pulire a prescindere da dove avvenga il fatto: per strada, sul marciapiede o nell’androne di un palazzo.

In particolare si identifica il reato qualora si imbrattino cose mobili altrui con la condanna al pagamento di una multa fino a 103 euro. Se l’imbrattamento è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici/ privati la sanzione può salire fino ai 1.000 euro ed in più si rischia il carcere da 1 a 6 mesi. La pena si inasprisce se le feci vengono depositate e non raccolte su beni di interesse storico o artistico: in questi casi la reclusione va da 3 mesi ad 1 anno e la sanzione può salire fino a 3.000 euro. Oltre al Codice Penale anche i singoli comuni possono sanzionare chi non rispetta le regole con delle specifiche ordinanze come accaduto ad esempio a Malnate in provincia di Varese dove si è creata una vera e propria banca dati con il DNA dei cani residenti per smascherare tramite un’analisi dei campioni di escrementi lasciati in giro i padroni indisciplinati. In provincia di Bergamo invece si è tenuti a raccogliere immediatamente dentro un apposito sacchetto le feci di Fido pena 700 euro di multa. A Lecce invece oltre alle multe si può essere sanzionati in caso di non possesso del kit, composto da sacchetto e paletta, per raccogliere gli escrementi del cane.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi