Canone Rai e partite iva: multe salate per chi non è in regola con i pagamenti.

I titolari di partita iva sono tenuti a pagare annualmente il canone speciale Rai, tassa legata al possesso di radio o televisione siti all’interno della propria attività commerciale. I soggetti interessati vengono avvisati tramite una comunicazione a cui è allegato il bollettino postale con il relativo importo. Il pagamento può essere effettuato versando l’intera quota entro il 31 gennaio oppure dilazionando in rate trimestrali (il 31 gennaio, il 30 aprile e il 31 luglio), semestrali (il 31 gennaio e il 31 luglio). 

Il canone speciale Rai deve essere corrisposto quando gli apparecchi sono muniti di sintonizzatore per ricevere il segnale terrestre e satellitare di radiodiffusione dell’antenna televisiva. Dunque il canone va pagato anche in caso di non utilizzo ed anche per la sola presenza di dispositivi con le caratteristiche sopra descritte. Per evitare il pagamento del canone speciale Rai il titolare di partita Iva può effettuare una disdetta inviando il modulo di autocertificazione per il non possesso di dispositivi muniti di sintonizzatore alla sede Rai di competenza. Chi invece pagava questa imposta, ma non è più detentore di un apparecchio tv o radio, può inviare la comunicazione per la disdetta alla propria sede regionale Rai.

Ricordiamo infine che coloro che non pagano il canone speciale Rai sono gli enti culturali no-profit pubblici, gli istituti scolastici, i centri sociali diurni per anziani e gli enti di assistenza. In caso di controlli da parte della Guardia di Finanza che indichino il mancato pagamento della tassa il titolare di partita iva viene obbligato a versare l’intera quota a cui si aggiungono gli interessi ed una salata multa compresa tra i 103,29€ e i 516,45€.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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