Multe e ricorsi.

Si può far ricorso contro le multe per infrazione al Codice della Strada tramite il giudice di pace. Il ricorso deve essere presentato all’ufficio cancelleria del giudice di zona ovvero presso il territorio dove è stata inflitta la sanzione entro trenta giorni dalla data di notifica. L’alternativa è inviare una raccomandata A/R. E’ preferibile evitare l’invio dei documenti con fax o con e mail perché non sarebbero presi in considerazione. Bisogna inoltre allegare alla pratica il verbale originale: attenzione il ricorso deve riguardare tutto il verbale non solo una parte come ad esempio la decurtazione dei punti sulla patente o la sospensione della stessa. Se non si è certi di avere ragione meglio pensarci poiché, in caso di pratica respinta, il giudice potrebbe addebitare tutte le spese al richiedente compresa la parcella dell’avvocato della controparte.

Un altro aspetto da considerare è quello relativo ai costi: il ricorso infatti non è gratuito, c’è un contributo di 43 euro da pagare, valido per multe fino ai 1033 euro, che sale in base all’aumentare del valore della causa. Nel dettaglio: per multe da 1.033,01 a 1.100 contributo di 70€; per multe da1.100,01 a 5.200 € contributo di 125€; per multe da 5.200,01 € a 15.493,71 contributo di € 264. Si può presentare il ricorso contro verbali, cartelle esattoriali, ordinanze del prefetto a seguito di violazione delle norme del Codice della Strada ed anche ordinanze del prefetto per emissione di assegni a vuoto. La modulistica è reperibile su internet: si può visionare il sito specifico della regione coinvolta e cliccare sulla sezione “compila il ricorso”.

Molti uffici hanno attivato una corsia preferenziale, un vero e proprio servizio on line (http://gdp.giustizia.it) che consente all’utente di accedere ad informazioni relative allo stato di lavorazione della pratica ovvero chi sarà il giudice che si occuperà del caso e la data fissata per la prima udienza. Una vera e propria comodità visto che in passato tali informazioni erano disponibili solo in ufficio. Novità anche per la sentenza: non ci sarà  più bisogno di andare in cancelleria poiché l’esito della causa si potrà vedere direttamente on line.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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