Con la busta paga di luglio finisce il periodo in cui era possibile ricevere il TFR mensile. Gli importi maturati verranno trattenuti dall’azienda, e non più erogati al dipendente. L’accantonamento porterà ad accumulare la somma che sarà versata al dipendente quando lascerà l’azienda a termine rapporto di lavoro. Ad annunciare lo stop definitivo al TFR in busta paga è la stessa Inps con un comunicato del 10 luglio 2018.
In caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto che si calcola sommando, per ciascun anno di servizio, una quota pari e comunque non superiore all’importo della retribuzione dovuta per l’anno stesso divisa per 13,5. La quota è proporzionalmente ridotta per le frazioni di anno, computandosi come mese intero le frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni. Con l’entrata in vigore di questa nuova normativa il lavoratore potrà accantonare il TFR all’interno dell’azienda stessa, al Fondo di Tesoreria INPS o, ad una forma pensionistica complementare di destinazione.
Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile