State attenti alla truffa della “multa dalla Croazia”.

Adiconsum, da sempre impegnata nelle campagne a difesa dei diritti del consumatore, avvisa i cittadini di un nuovo raggiro che si sta diffondendo rapidamente ai danni degli automobilisti. Si tratta di una finta multa proveniente dalla Croazia che ha visto arrivare alle Forze dell’Ordine numerose segnalazioni. Il raggiro funziona in questo modo: una raccomandata viene recapitata a casa e, una volta aperta, si legge in una lettera, che l’utente in questione è stato multato per non aver esposto il tagliando del parcheggio sulle strisce blu. L’utente viene quindi accusato di non aver pagato il biglietto e pertanto dovrà pagare 250 euro di sanzione. Il documento sembra avere carattere di ufficialità poiché è arricchito da elementi, quali bolli e timbri, che possono far pensare che sia stato stilato da un’autorità competente. Nella lettera si legge inoltre che, in caso di mancato pagamento, verrà avviata una procedura di pignoramento. Come non cadere nella trappola?

Ci sono alcuni indizi per smascherare il raggiro: il primo riguarda il metodo di pagamento. Solitamente, in allegato alle raccomandate di tale tipologia, c’è un bollettino postale precompilato da pagare, in questo caso, invece, compare un IBAN su cui effettuare un bonifico, IBAN che appartiene ad un conto corrente italiano e non croato. Il secondo indizio riguarda la targa del veicolo che non corrisponde a quella di proprietà dell’utente coinvolto, a differenza, invece del modello e del colore che corrispondono alle reali condizioni della vettura. Il terzo indizio riguarda il luogo in cui è stata rilevata l’infrazione: magari l’utente in quel posto non è mai andato! L’ultimo indizio è la provenienza della lettera: una città della Croazia precisamente Pola.  Quindi, se avete ricevuto una richiesta di pagamento per una multa dopo un viaggio in Croazia, verificate attentamente la data della presunta inadempienza. Alcuni automobilisti hanno scoperto il raggiro poiché la data della multa non coincideva con il periodo nel quale si trovavano in vacanza. In caso di dubbi, prima di pagare, avvisate chi di dovere.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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